Rickg78 ha scritto:
La sfiga di Forlì è che si trova in mezzo ai due aeroporti di Bologna e Rimini.
C'è da dire però che d'investimenti fatti per attirare un certo tipo di clientela non è mai stata fatta. L'unica cosa di tangibile che ho visto dal '92 ad oggi è stata la risistemazione alla meglio dell'aerostazione.
Se l'interesse della Seaf è quella di attirare le compagnie cargo, allora dovrà investire soldi per avere una struttura all'avanguardia che consenta di movimentare le merci.
Altrimenti, se riterrà più sensato puntare sui voli a basso costo, sarà bene ristrutturare l'aerostazione, creando degli spazi commerciali che possano attirare non solo i viaggiatori, ma anche le persone che in aeroporto ci capitano giusto per farci un giro.
Si dice che a Bologna verrà la Ryanair? Bene, io sono un pò come San Tommaso: se non vedo non credo.
Il problema di Forlì è che non è uno scalo che può produrre massa critica propria, cioè pax in parole povere e se non sei in grado di farlo come credi di sostenere certe cose!!??
Ci si è mai chiesti perchè all'aumentare dei passeggeri, aumentano anche i debiti. Se ci fosse economia di scala si ridurrebbero, invece crescono, perchè sostanzialmente il costo della struttura proporzionalmente tra prodotto e costi è più alto di quello che effettivamente di controtendenza guadagno con le ancillaries. Quindi continua a fare passeggeri, ma se il tuo costo è alto perchè sei costretto a lavorare in dumping..ancora continuerai a perdere.
Per quanto concerne le compagnie cargo, sono come le leggi di mercato, cioè sono loro a dettare le regole, se non ci sono ancora andate a Forlì significa che non è strategico, a suotempo TNT ci andava solo perchè aveva condizioni prettamente concorrenziali.
Peraltro per il cargo basta prendere una mappa e guardare come è conformata su quello che c'è e dove fanno cargo i courier e le altre c'è la ragione del perchè lo fanno da determinati aeroporti. Inventarsi un qualcosa nel cargo e come nel passeggeri, o si fanno utili o grosse perdite.
Per Ryanair vedremo...è meglio avere e parlare quando la cosa è definita.