CAPITOLO 8: L'AMENA CITTA' DI TOKYO E IL RITORNO VERSO CASATornati da Kawaguchi arriviamo a Shinjuku che è già buio e ci accolgono le luci della città e qualche buffa giapponesata
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Godzilla ci scruta dall’alto

Dopo la cena nanna per recuperare le forze in vista degli ultimi giorni in Giappone interamente dedicati ad esplorare Tokyo.
Come avrete visto sinora non ci sono mai state foto “piovose”. Come meteo siamo stati fortunati e la pioggia ci ha graziato in tutte le giornate in cui eravamo più in giro. Ecco che il 23 Aprile, il primo giorno completamente passato a Tokyo, il meteo si presente bagnato con momenti di discreto diluvio. Poco male, la pioggia in città non è un grosso problema tra negozi, tunnel, metropolitane etc..
Prima meta è l’Arimaston Builing, l’edificio più storto del mondo
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Passiamo vicino alla Tokyo Tower, molto simile a qualcos’altro che ci spiegherà Ciso
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Un’altra cosa carina che vediamo è l’orologio realizzato da Miyazaki in funzione con tante parti meccaniche e luci che regalano tre minuti di spettacolo sotto la pioggia
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Ovviamente non poteva mancare un salto al Pokemon Center
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Per il resto la cosa più suggestiva dal punto di vista dei panorami sono i palazzi che a volte spariscono nelle nuvole.
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In una giornata del genere ci si dedica anche allo shopping e per questo il gruppo si divide a seconda della “lista della spesa”. Alcuni del gruppo si muovono verso la zona di Jimbocho, il quartiere delle librerie. Lungo la via principale librerie una dietro l’altro di tutti i tipi, dalle piccoline a palazzi con ogni piano dedicato a un settore diverso. In una di quest’ultime io e Rod semplicemente andiamo giù di testa nel vedere che esiste un piano dedicato SOLO a cose inerenti ai treni. Dai dvd delle linee ai cd dei jingle delle stazioni, dai carrelli del cibo alle posate a forma di treno… c’è di tutto: anche le maniglie della metro comodamente acquistabili
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Con l’arrivare della sera ci godiamo due cose che almeno una volta sono da fare a Tokyo in orario serale. La prima è ammirare dall’alto il celeberrimo Shibuya Crossing

Statua di Hachiko a Shibuya

L’altra è godersi le luci della metropoli dall’alto. Ci sono tantissimi palazzi su cui salire, noi andiamo nel palazzo del governo metropolitano che è di fronte al nostro hotel in quanto gratuito. La vista è mozzafiato, la città non sembra avere confini!



Penultimo giorno: di prima mattina andiamo al mercato del pesce di Tsukiji

Pesce, crostacei e frutti di mare in ogni dove. Ma la cosa più bella è la preparazione del sashimi o del sushi in diretta. Alcune foto sono “rubate”, non tutti i venditori avevano piacere ad essere ripresi.
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Da qui ci spostiamo poi nel cuore di Kyoto. Attraversiamo l’Hibiya Park

Subito a fianco attraversiamo il grande fossato che.. circonda il Palazzo Imperiale


Ovviamente si può vedere solo da fuori

I nostri omaggi all’imperatore.
Da sx verso dx in piedi: Silvia, Ivano, Tiziana, Davidino (in diagonale), Alessia, Rod, Anna, Muscolo (Andrea), Marco; in ginocchio il sottoscritto, Greta, Leo, Luisa, Samu e Deb!

Nuovamente il gruppo si divide in base ai propri interessi. Io e Rod, in modo consapevole, e Davidino, non del tutto, dedichiamo il pomeriggio al mondo dei trasporti (strano vero?). Se non abbiamo molta fortuna cercando di chiedere uno slot sulla rotta BLQ-HND nel palazzo dell’ente civile per l’aviazione giapponese ci rifacciamo visitando l’enorme negozio di modellismo ferroviario Hobby Center Kato. Tra le piccole case ecco apparire un treno
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Dentro il negozio non si vendono solo modellini ma ci sono anche grandi plastici con treni gironzolanti. Uno di questi plastici è però “vuoto”. Scopriamo poi che è una pista per chi vuole noleggiare un trenino da provare oppure portare i suoi da casa. Noi dopo un paio di acquisti veniamo omaggiati da 25 minuti di prova sul tracciato. Rod è talmente carico che si fa cazziare cercando di agganciare i carri dello Shinkansen modellino che abbiamo testato.


Dai trenini modellino a quelli veri. Ci spostiamo nel famoso quartiere di Akihabara per cercare di cogliere dal ponte Shohei o dal ponte Hijiri una “tripletta”. Tre treni di tre linee diverse contemporaneamente. Ci riusciamo da entrambi i ponti… la cosa bella è che non siamo i soli ad appostarci per fare qualche foto da questi punti!

Recuperiamo le consorti e torniamo, per cena e karaoke, verso Shibuya.
La mattina successiva è l’ultima, check out e si esce per l’ultimo giorno in città. Anzi, escono per l’ultimo giorno in città. Vi lascio qualche foto di Debora che testimonia alcune delle cose che gli altri hanno visto come il tempio Senso-Ji



Bè io l’ultimo giorno sono andato ad Haneda a fare qualche foto eccheccavolo… non potevo non gustarmi qualche ora nell’aeroporto più trafficato del Giappone. Meteo bruttino ma ne vale la pena comunque!
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Un paio di foto come testimonianza anche da qui


La sera arrivano anche gli altri al terminal 3. Vediamo anche questa terrazza in versione serale prima di scendere poi per tornare verso casa con Emirates.
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Finisce qui questo racconto. Pensavamo che il Giappone fosse stupendo ma non così piacevole da vivere! Ci ha anche già colpito la nostalgia e non vediamo l’ora di tornarci!
P.S. Chissà se qualcuno dei miei compagni di viaggio vorrà arricchire questo TR con qualche altra nozione o foto, non sarà facile convincerli ma mai dire mai!