VolaBologna Forum

Supponiamo che Alitalia finisca tra le braccia di AF KLM. Pensate che questo possa comportare qualche variazione, magari nel lungo termine, sui collegamenti verso CDG o AMS. Mi spiego meglio. Se l'alleanza funzionera', penso che AF KLM avra' tutte le intenzione di sviluppare un buon network intercontinentale anche da Roma; non credo cioè alla teoria aspiratutto verso CDG dei passeggeri italiani. Questo in qualche modo potra' influire sulle frequenze dei collegamenti verso CDG o AMS che attualmente sono importanti hub per i "bolognesi" con destinazioni intercontinentali?
Grazie per l'attenzione, vi seguo sempre con piacere.
Ciao a tutti.

Ehi ciao!Tivogliamo più spesso quì con noi!!!

Comunque se confermato il fatto che i voli per varese smettono,può essere che i due Hub delle compagnie possono venire incrementati!

Vedremo.......

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Vi leggo regolarmente, anche se non intervengo vi seguo con attenzione.
Comunque cercherò di intervenire più di frequente.
Speriamo che sia vero, che incrementeranno i voli verso CDG e AMS. In effetti pensavo che AMS potrebbe passare a 4 daily..

Più che 4 daily potrebbe iniziare incrementando i posti sui voli già esistenti...In inverno ci hanno downgradato a 1 F100 e 2 F70...

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Dal mio punto di vista penso che:
potrebbe esserci la possibilità di una quarta frequenza su AMS, come era presente nel passato ai tempi di AZ/KL, anche se potrebbe essere più remota di un sesto AF per CDG.
Roma, più che quattro ondate non credo che vi sia la possibilità per un aumento.
Un acquisizione di AZ da parte di Ap aprirebbe la possibilità di un competitor sulla BLQ-FCO che dovrebbe essere attivata dalla fine di Marzo '08.
Ma la cosa di AZ mi sembra una calenda greca ed è già da tempo che a domanda, specie dall'estero, rispondo sempre... no comment, we will se...

Mi associo anch'io all'invito di Zanfo di vedere di più cityhopper in questa zona...

beh', la notiza sembra confermata...

ALITALIA SCEGLIE AIR FRANCE
(di Stefania De Francesco)

Alitalia ha scelto Air France. Per uscire da una situazione 'pre-fallimentare' e assicurarsi il risanamento, il consiglio di amministrazione della compagnia italiana ha deciso all'unanimità di trattare con il colosso del trasporto aereo la vendita della quota del 49,9% nelle mani del Tesoro. Una decisione arrivata ad un anno dall'avvio della gara indetta dal ministero dell'Economia, fallita nel luglio scorso, a cui Air France non aveva partecipato e l'oggi esclusa AirOne era rimasta da sola sino in fondo.

Una notizia che, pur in assenza di commenti ufficiali, non può che essere stata accolta con soddisfazione dal premier Romano Prodi e dal ministro dell' Economia, Tommaso Padoa-Schioppa, che - pur non avendolo mai detto esplicitamente - hanno sempre avuto come obiettivo la cessione in mani franco-olandesi. Un obiettivo a cui aveva cominciato a lavorare nel 2001 l'amministratore delegato dell' epoca Francesco Mengozzi. Che aveva lavorato all'ingresso di Alitalia nell'alleanza commerciale Sky Team (dove c'é anche Air France-Klm) e allo scambio azionario del 2% con Air France ed è oggi managing director e responsabile per le infrastrutture in Italia della banca d'investimento Lehman Brothers, advisor finanziario per Air France-Klm assieme a Lazard, mentre advisor industriale è ATKearney. Ma l'avversaria diretta AirOne non si arrende. La seconda compagnia aerea italiana, dell'imprenditore abruzzese Carlo Toto, (che ha partecipato con la propria finanziaria Ap Holding e il sostegno di Intesa SanPaolo, Nomura, Morgan Stanley e Goldman Sachs), ha fatto sapere dopo aver appreso di essere stato escluso, che "a valutare le indicazioni espresse dal cda sarà il governo, che siamo certi garantirà la soluzione più rispondente ai bisogni del Paese, dei cittadini, delle imprese italiane e di Alitalia stessa".

L'Esecutivo, infatti, valuterà entro metà gennaio, la decisione degli amministratori di Alitalia". E per quella data, Air France ha chiesto al ministero dell'Economia di non discostarsi troppo da questa tempistica viste le "criticità finanziarie" di Alitalia "e di quelle di scenario via via sempre più impegnative". E uno spiraglio potrebbe aprirsi per AirOne. Il dossier Alitalia non è stato affrontato nel consiglio dei ministri di oggi ma a margine, secondo quanto riferito da diversi ministri che hanno vi partecipato, sarebbero state fatte delle valutazioni su come coinvolgere nella partita il secondo vettore italiano. Ci sarebbe la disponibilità a ragionare, entro metà gennaio, a quali segmenti di Alitalia (probabilmente le attività di terra, a partire dalla manutenzione) far eventualmente partecipare Toto. D'oltralpe, il numero uno di Air France-Klm, Jean Cyril Spinetta, si è detto "molto onorato che il nostro piano è stato riconosciuto come il più adatto ad assicurare il futuro di Alitalia. La nostra ambizione è che Alitalia possa beneficiare della strategia di crescita redditizia già perseguita con successo da Air France-Klm", che hanno fatto la fusione nel 2003. Il manager ha voluto rassicurare coloro che temono il numero uno mondiale per fatturato e il primo in Europa per quota di mercato, affermando che "la nostra intenzione non é mai stata quella di fare di Alitalia una compagnia regionale, ma al contrario di consentirle di consolidare il suo posizionamento di vettore nazionale italiano e di riconquistare le sue naturali quote di mercato".

Un piano, quello di Air France-Klm, che il cda di Alitalia ha ritenuto in grado di "risolvere le criticità di tipo strategico, industriale e finanziario" e "la più conveniente" con "un significativo piano di investimenti (6,5 miliardi di euro nel lungo termine) con il rinnovo, tra l'altro, della flotta di medio e lungo raggio e significativi interventi sull'allestimento e sul servizio di bordo". Numerosi i commenti a caldo all'opzione francese: si va dall'appoggio sempre manifestato da piloti (Anpac) e assistenti di volo, alle riserve da parte sindacale (i confederali) che insistono sulla necessità di conoscere i contenuti del piano Air France, mentre il presidente della Regione Lombardia Formigoni accoglie la decisione come "un pessimo segnale".
([email protected])

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Eh si..ormai sembra deciso...Bella batosta in quel di Varese

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Ammesso e non concesso che AZ sia venduta ad AF, riguardo alle "altre" compagnie dell'alleanza "SkyTeam"......Pensate Voi che per motivi di sinergia vi potrà essere una ridistribuzione delle tratte nella rete "Europea" con riduzioni o incrementi di frequenze a spese di AZ, visto il ventilato sviluppo che avrebbe Fiumicino a scapito di Malpensa.

L'americana DELTA, presente a Malpensa e Venezia per quanto riguarda il "Nord Italia" con i suoi voli i per gli Stati Uniti......Che farà?

Se DELTA incrementerà gli Stati Uniti da Roma ne potrebbe risentire il Pisa-New York!
E qui al Marconi......chissà se sul NYC riusciremo a vedere qualcuno di diverso da Eurofly?

Che ne dite, potrebbe essere ......mi piacerebbe sentire qualche parere in proposito......

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L'ignorante parla a vanvera
L'intelligente parla poco, o' fesso parla sempre !!!

Totò

Intanto aspettiamo che tutto sia definitivo, in Italia di ribaltoni se ne sono visti tanti....