Dal mio punto di vista la trasmissione ha purtroppo dovuto condensare in 90 minuti quello che è un tema di ampiezza inaudita circa gli argomenti e le situazioni connesse da trattare che poi in molti casi hanno una differente connotazione da caso a caso. E' senza ombra di dubbio che vi siano troppi aeroporti ed il fenomeno del campanile da sempre condannato negli anni '70 ancora rimane tutt'oggi un effetto di importanza strategica. Cioè avere dei voli più dell'altro, oppure averli, ma anche cercare di sottrarli al vicino. Gli aeroporti sia sull'aspetto del traffico che del commercio (ancillary revenues) sono delle strutture che comunque a prescindere dalle strategie di marketing attuate (voli low cost inclusi) debbono avere alla fine dell'anno un pareggio di bilancio (non fasullo) oppure un utile. Chi prolungatamente chiude in rosso, oppure si procrastina di anno in anno lo sport del ripianamento di bilancio in particolare con soldi pubblici deve terminare, cioè deve chiudere. Non importa se faccia 700000 pax come Forlì, ma se da anni non ha infilato un utile, ma bensì perdite da svariati milioni di €, indipendentemente dal numero di pax gestuiti, quell'aeroporto DEVE CHIUDERE!, perchè non è utile alla collettività , ma sottrae invece risorse per la collettività destinabili in altro modo. Gli investimenti sia sulla parte aviation, che su quella land side come detto da rickg78 vanno fatti nell'ottica di ritorno e sopratutto come apporto e sviluppo per il futuro, sempre che lo scalo indirizzatario degli investimenti sia un aeroporto che poi sempre e comunque abbia la possibilità di camminare con le proprie gambe. Che ci sia Ryanair o meno, ognuno ha un proprio business plan. Ryanair chiede, ma se sei in grado ti garantisce una cosa importante e cioè i passeggeri. Indipendentemente da quello che chiede, che sarà in relazione a chi sei..parlo di che tipo di size di aeroporto, comunque se vorrai fare business con loro devi essere sicuro che tu riesca a coprire l'investimento iniziale, se cio' sarà pari ad un pari o un +1 io credo che la cosa e la strada possa essere percorsa. Lo scempio non è Ryanair e invece chi crede nell'oblio o nel sogno di avere il grande aeroporto quando prima c'era un campo di patate credendo che solo pagando si ottiene traffico dal cielo. Questo in realtà è lo scenario che deve sparire, perchè il traffico non si crea dal nulla, il traffico in parte si può creare , ma uno zoccolo duro di esso ci deve comunque essere e su quello si deve lavorare per sviluppare eventualmente un qualcosa che diventi maggiore. Invece credere in possibilità di incremento e sviluppo non fattibili è pura follia eche deve essere solamente ricondotta ad una chiusura e non realizzazione del business. Non ci sono altre storie, credenze o possibilità di altro tipo da poter perseguire. Tutto il resto è fuffa e fantasia. Purtroppo siamo in Italia e la dispersione è tanta proprio perchè ognuno crede di poter fare un business, che spesso non c'è e non si riesce a creare. Nell'aviation come aeroporti dove convivono spesso politicanti parcheggiati, specie nelle strutture più piccole, a scapito di gente con piglio manageriale che facciano funzionare la cosa, spesso accade che poi si ricada solo sul nesso di politica locale e quindi a tutti i costi si deve avere l'aeroporto aperto con tanti voli, una volta bastava il volo obbligatorio per Roma, ora chiunque vuole avere Londra, Madrid, Barcllona, Berlino solo per soddisfare una fantasia globale che poi porta solo a debiti su debiti e non riuscire quindi a capire quali sono i limiti possibili e strutturali della cosa...vedremo un cambiamento un giorno??..speriamo...il caro carburante oltre alla saturazione della capacità sicuramenhte aiuteranno e presto si inizieranno a vedersi i frutti e le disgrazie economiche.
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