Firmato l'accordo per il potenziamento del nodo tangenziale/A14 di Bologna Firmato l'accordo per il potenziamento del noto tangenziale/A14 di Bologna. Firmato da Matteo Renzi, presidente del Consiglio dei ministri, Graziano Delrio, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Virginio Merola, sindaco di Bologna, Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna, Irene Priolo, consigliere delegato alle Infrastrutture, Mobilità e viabilitàdella della Città Metropolitana di Bologna, Società Autostrade.
L'ipotesi di accorso prevede, oltre al potenziamento del noto tangenziale-autostradale anche diverse mitigazioni ambientali.
“Con la firma di oggi - ha affermato il Sindaco di Bologna, Virginio Merola- diamo la svolta a una vicenda ferma da anni e diamo avvio alla risoluzione dei problemi di viabilità del nodo bolognese. Ora metteremo tutto il nostro impegno sul tracciato, sulle opere di mitigazione e di inserimento paesaggistico: risparmieremo parti di terreno agricolo che sarebbero state cementificate e realizzeremo 130 ettari di nuovo verde, tra cui un bosco urbano e fasce boscate, attorno al sistema della tangenziale. Un progetto di levatura europea che si sblocca definitivamente. Ringrazio i sindaci della Città metropolitana che hanno saputo fare squadra per il bene comune, la Regione e il Governo”.
Nella Relazione preliminare allegata all’Accordo per il potenziamento del sistema autostradale/tangenziale nodo di Bologna sono delineate tre linee di intervento: ampliamento in sede, mitigazione e completamento della rete viaria di adduzione.
La sede del sistema autostradale e tangenziale di Bologna sarà dunque ampliata, con la realizzazione di tre corsie più quella di emergenza per senso di marcia sull’A14, di tre corsie più quella di emergenza per senso di marcia sul tratto delle complanari che va dallo svincolo 3 allo svincolo 6 e dallo svincolo 8 allo svincolo 13 e di quattro corsie più quella di emergenza sul tratto che collega lo svincolo 6 allo svincolo 8. Si prevede di potenziare e riqualificare gli svincoli con la viabilità locale e di fare interventi di “ricucitura” urbana (sovrappassi, sottovia).
Individuate inoltre soluzioni per la mitigazione ambientale e per migliorare l’inserimento, nel paesaggio circostante, del sistema tangenziale/A14 attraverso un sistema diffuso e articolato di protezione acustica (barriere e galleria), la realizzazione di fasce arboree lungo l’infrastruttura e nuove piantumazioni nei parchi urbani. Tutti gli interventi di ampliamento in sede e mitigazione saranno realizzati da Autostrade, che provvederà anche alla gestione e manutenzione.
Per quanto riguarda il completamento della rete viaria di adduzione, è previsto il potenziamento e completamento dell’intermedia di Pianura tra Calderara di Reno e Granarolo, con il nuovo ponte sul Reno; la realizzazione del lotto 3 dell’asse Lungo Savena, con superamento della San Vitale e della ferrovia; la sistemazione del nodo di Funo per migliorare l’accessibilità all’Interporto e al Centergross; il secondo lotto del nodo di Rastignano. Questi interventi saranno realizzati da Autostrade e successivamente gestiti a cura e spese della Città metropolitana di Bologna.
Sulla base del nuovo assetto infrastrutturale che si verrà a definire, il ministero, d’intesa con Autostrade, si impegna a rivedere parzialmente l’intervento di ampliamento alla quarta corsia dell’A14 nel tratto Bologna San Lazzaro-diramazione di Ravenna, prevedendo la realizzazione della complanare Nord all’A14.
Autostrade svilupperà inoltre entro giugno 2016 il progetto preliminare per gli interventi di ampliamento in sede e mitigazione al fine di attivare un confronto pubblico, che prevede la presentazione al territorio della proposta di intervento. Saranno coinvolti i cittadini e le istituzioni tecnico-scientifiche (Università, ordini professionali, e altri) in modo da raccogliere contributi per individuare i possibili miglioramenti al progetto.
Sarà costituito un Comitato di monitoraggio tecnico-scientifico, coordinato dal ministero, che dovrà valutare i contributi frutto del confronto pubblico. Sulla base di quanto emergerà e delle indicazioni fornite dal Comitato, Autostrade elaborerà il progetto definitivo e lo studio di impatto ambientale entro sette mesi dall’Accordo di oggi. Entro lo stesso termine Autostrade realizzerà il progetto definitivo per le opere di adduzione. Seguiranno, in base al cronoprogramma, le approvazioni e le progettazioni esecutive. Per i lavori di ampliamento del sistema tangenziale/A14 e di mitigazione si ipotizza come data per l’affidamento dei lavori novembre 2017, e per la fine lavori il 2021.
“Con questa firma si fa un passo in avanti, perché si risolve un problema che sembrava dovesse tenerci bloccati - ha sottolineato il Premier, Matteo Renzi -. Contemporaneamente, si dà un messaggio all’intero Paese: voi, amministratori e sindaci dell’Emilia-Romagna, con la vostra responsabilità, i valori che avete e il vostro modo di lavorare, siete un punto di riferimento per l’Italia”.
“L’Accordo di oggi rappresenta una svolta storica - ha dichiarato il Presidente della Regione, Stefano Bonaccini - Sono davvero molto soddisfatto perché avevamo promesso, appena insediati, che opere infrastrutturali che da troppi anni erano in discussione, in questa legislatura le avremmo sbloccate. Di più, avremmo voluto vedere aperti i cantieri. In questo caso da un lato si darà una soluzione al problema del congestionamento di traffico nell’attraversamento del nodo bolognese, uno dei principali a livello nazionale, ma dall’altro si salvaguardano anche 40 km di suolo vergine”.
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