Qualche settimana fa sono andato a fare un escursione sul Monte Pasubio, tra i vari percorsi per raggiungere le cima c'è la famosa "Strada delle 52 Gallerie" costruita durante la grande guerra per portare in sicurezza i viveri al fronte, strada che quest'anno compie 100 anni.
Inizialmente i viveri venivano portati al fornte mediante la strada degli Scarubbi, ma questo era soggetto agli attacchi del nemico, il genio militare costrui quindi una strada sul versante opposto a riparo dalle munizioni, un opera straordinaria.
La sua realizzazione fu definita:
"impresa di giganti, che nessun'altra opera eguaglia su tutta la fronte europea", "miracolo di ardimento e lavoro di incomparabile grandiozità", "vera e propria meraviglia nei fasti dell'ingegneria militare". Fu certamente il risultato di "tenaci volontà, di lavoro esemplare, di sacrificio e abnegazione, di commovente spirito di emulazione fra le squadre dei genieri minatori addetti alla costruzione" A causa della manutenzione della strada stessa, all'andata, siamo costretti a fare la strada degli Scarubbi, strada ampia e percorsa dai fuoristrada che salgono al rifugio
man mano che si sale lo spettacolo naturale aumenta
facilmente s'incontrano delle marmotte, non troppo impaurite dalla presenza dell'uomo
arrivati al rifugio Achille Papa ci troviamo un muro di nuvole che da sulla vallata, dopo una bella birretta decidiamo di continuare lungo la strada.
poco più avanti troviamo l'arco romano che svetta sul cimitero mumentale ai caduti della Brigata Liguria
proseguendo poco oltre arriviamo alla trincea italiana, line del fronte contro l'impero austroungarico
poco dietro la trincea si trova un ricovero
alcune parti di trincea sono percorribili
altre sono solo visibili dall'alto
camminando tra le trincee e nei prati limitrofi si trovano tantissimi bossoli, latte di metallo arrugginito e talvolta anche ossa...
...intanto il muro di nuovle trovato al rifugio Papa è salito ed ha inghiottito tutta la cima, decidiamo quindi di tornare al rifugio per pranzare
durante la sosta pranzo le nuvole salgono e liberano la visuale, si può procedere alla strada delle 52 gallerie, lasciamo quindi rifugio Papa
il passaggio nelle gallerie necessita di torce e molta attenzione al suolo scivoloso
fuori dalle gallerie invece bisogna porre attensione ai precipizi...
nei tratti pià esposti si trovano delle corde d'acciaio a cui ci si può legare per stare maggiormente in sicurezza
le gallerie si susseguno una dopo l'altra
e la discesa è bella ripida in alcuni tratti
le gallerie hanno una lunghezza variabile da 10 a 320 mt, questa ad esempio è la galleria 19, galleria Re, scende formando una chiocciola di 4 piani, una vera opera d'ingegneria
siamo quasi giunti alla fine
fino a giungere alla galleria numero 1
e all'ingresso del percorso
ogni galleria è dedicata a qualcuno o città italiane, la galleria 24 è quella dedicata a Bologna.
Nel mio caso questa è stata una gita di piacere in una bella gironata estiva, pensare però che 100 anni prima c'erano persone che dovevano farla tutti i giorni non sapendo se sarebbero tornati a valli o sapendo di dover passare 6 mesi tra neve e ghiaccio non doveva essere una gran bella esperienza.
L'escursione nel compesso è stata fantastica, posti stupendi che le foto non rendono appieno. Senza trascurare la fatica della salita ripagata sempre da un buon pranzo con birra.
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Io non corro...Volo basso... Vorsprung Durch Techink OOOO