La Basilica del Sepolcro
Interno della Chiesa del Santo Sepolcro ricostruzione del sepolcro di San Petronio by
alberto cisotto, su Flickr
[Interno della Chiesa del Santo Sepolcro, ricostruzione del sepolcro di San Petronio]
Questa Chiesa del V secolo è stata costruita dal vescovo Petronio come riproduzione del Santo Sepolcro di Gerusalemme, in seguito ricostruito dai monaci benedettini dopo le invasioni ungare del X secolo.
La Chiesa è costruita su un perimetro a base ottagonale con al centro una cupola dodecagonale, al suo interno ci sono dodici colonne in marmo e laterizio, mentre al centro c’è un’edicola che custodiva le reliquie di San Petronio. La porta del Sepolcro viene aperta una settimana all’anno, dopo la messa di mezzanotte di Pasqua, alla presenza dei Cavalieri del Santo Sepolcro. La mattina di Pasqua le prostitute di Bologna, in memoria di Maria Maddalena, si recavano in questo luogo per una preghiera. Le donne incinte di Bologna, per tradizione, camminavano trentatré volte (anni di Cristo) attorno al Sepolcro, ad ogni giro entravano per pregare.
Il corpo di San Petronio è stato poi spostato nella Basilica di San Petronio.
Nella Chiesa c’è una fonte d’acqua che nel campo religioso rappresenta le acque del Giordano, nel campo archeologico rimanda alla sacra fonte del complesso isiaco.
Colonna Chiesa Santo Stefano by
alberto cisotto, su Flickr
[Colonna di marmo nero]
Una colonna di marmo nero, di origine africana e di epoca romana, spostata rispetto le altre, simboleggia la colonna dove Cristo venne flagellato e garantiva duecento anni di indulgenza a coloro che visitavano quel luogo.