Meridana, Gentile all'addio (con 25 milioni di euro?). Pronto Scaramella
Creato Martedì, 15 Gennaio 2013 10:15
Tra poche ore Giuseppe Gentile potrebbe non essere più l'amministratore delegato di Meridiana fly. Il cda straordinario della compagnia aerea sarda (convocato per le 11 di oggi) dovrebbe sancire quella rottura tra il comandante di Air Italy e il proprietario di Meridiana, il principe Karim Aga Khan, della quale si parla ormai da mesi.
Secondo indiscrezioni in queste ore l’ad Gentile e l’Aga Khan avrebbero trovato un accordo. Il contestato manager lascerebbe la guida di Meridiana e la sua compagnia aerea Air Italy portando a casa la buonuscita pattuita al suo ingresso, 25 milioni di euro. La guida della compagnia aerea passerebbe a Roberto Scaramella, referente del fondo Akfed (la cassaforte dell'Aga Khan per lo sviluppo economico in Africa che controlla 90 società, fattura 2,5 miliardi di dollari e occupa 30mila persone) all’interno del cda e uomo di fiducia del principale azionista. In questo modo si risolverebbe lo scontro che in questi giorni ha infuocato le rotte della seconda compagnia aerea italiana con il sequestro di 5 aerei, due Boeing 737 Air Italy, 1 Airbus 319 e due Airbus 320 Meridiana fly e la sospensione della licenza di volo per Meridiana fly da parte dell'Enac.
La rottura tra Gentile e il Principe.
All'origine della rottura tra Gentile e l'Aga Khan ci sarebbe proprio la strategia per uscire dalla crisi. Gentile avrebbe voluto utilizzare una sorta di concordato preventivo con i creditori, tecnicamente chiamato "Chapter 11" , che permette alle imprese che lo utilizzano una ristrutturazione a seguito di un grave dissesto finanziario. Il principe Aga Khan, invece, spinge per una ricapitalizzazione, una nuova iniezione di soldi freschi in cassaforte per respingere le fibrillazioni finanziarie ma anche, secondo rumors insistenti nella palazzina di Olbia, liberarsi proprio di Gentile, un socio che avrebbe dovuto accompagnare il taglio del costo del lavoro con una coerente strategia industriale per rilanciare sul mercato la compagnia aerea sarda. E che non sarebbe riuscito nella sua "mission". Ieri Gentile è arrivato a Olbia e non aveva molta voglia di parlare. Ha annullato un'intervista già programmata con l'inviato della trasmissione di Rai Tre “L'ultima parola”, condotta da Gianluigi Paragone, che venerdì si occuperà proprio della crisi di Meridiana fly. Ore concitate per il quasi ex ad della compagnia, che starebbe limando i termini dell'accordo con il Principe. Se Gentile prenderà i 25 milioni di euro per il suo conferimento azionario e lascerà Air Italy a Meridiana, l'obiettivo è quello di fondare una nuova compagnia aerea con sede a Cagliari.
Il futuro e il ruolo del Qatar.
Sembrano essere sempre più frequenti i contatti con la compagnia aerea Qatar Airways, di proprietà del fondo del Qatar che ha già acquistato il primo gioiello sardo dell'Aga Khan: la Costa Smeralda. Da tempo il Principe cerca un partner di livello internazionale da affiancare a Meridiana per comporre quella “massa critica” sul mercato aereo globalizzato che consenta alla sua compagnia di sopravvivere. La compagnia aerea di proprietà del fondo sovrano del Qatar, da parte sua, potrebbe replicare il modello da cui era nata, più di 40 anni fa, l'Alisarda: avere una compagnia aerea funzionale alla Costa Smeralda, nell'ottica di un masterplan che prevede ingenti investimenti immobiliari.
In quest'ottica, come ipotizzato questa mattina nella pagine de L'Unione Sarda, potrebbe diventare strategico proprio l'aeroporto Costa Smeralda, per il quale la Regione ha appena deliberato il progetto di allungamento della pista, proprio per ospitare gli aerei della compagnia qatariota. Dunque lo scenario sarebbe questo: il Qatar potrebbe disporre dell'Aviazione Generale, la parte del “Costa Smeralda” riservata ai voli privati, e della Geasar, la società di gestione controllata da Meridiana che, nonostante la crisi, sarebbe finanziariamente sana. Secondo questo scenario, il fondo del Qatar entrerebbe nel capitale di Meridiana spa (e non nella compagine sociale quotata in Borsa) che ha in pancia Meridiana fly, la Geasar e Meridiana Maintenance. Resta però un punto interrogativo: l'Aga Khan è disposto a sacrificare il controllo del suo gioiello? Sarà disposto a mettere altri soldi (in sei anni ha versato quasi 400 milioni di euro) o avrà bisogno dei soldi del Qatar? Domande che tra poche ore potrebbero avere le prime risposte.
Giacomo Legato
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