Kennedy jr viene a girare in città: «Film sulla mia vita da fuorisede»Il primo ciak il 30 agosto. Il nipote di Bob racconterà gli anni da studente a Scienze politiche: tra i protagonisti anche Alec Baldwin. E Dalla farà le musicheIl primo ciak il 30 agosto in piazza Maggiore. Parte dunque dal cuore della città l’avventura cinematografica di Robert Kennedy III, detto Bobby, nipote del senatore Robert F. Kennedy assassinato a Los Angeles nel ’68, che per tutto il mese di settembre girerà sotto le Due Torri il suo «AmeriQua», un road movie imperniato sulla ferrea storia d’amicizia fra un giovane studente americano sbarcato in Italia con il più classico dei fuorisede «bolognesi», il salentino Lele, autodefinitosi «The King of Bologna» (night).
IL FILM - Un ponte tra realtà e fiction, un ponte tra Usa e Italia. La pellicola, che toccherà anche Roma, le colline toscane, Napoli e New York, si soffermerà per tre quarti sui nostri sfondi universitari, offrendo al pubblico internazionale per il quale è stato scritto il film una gigantesca cartolina di Bologna, quella vissuta da Bobby dal 2005 al 2006, ben integrato nel meccanismo studio/divertimento dei suoi coetanei. «Il periodo più felice della mia vita», dice il 26enne statunitense, che ora fisserà sul grande schermo.
LA CITTA' - Dai grattacieli di NY alle torri di Bologna. A produrre la teen comedy, che arriverà in sala nel 2011, sarà l’inventore di Ticket One, Marco Gualtieri, con la neonata casa di produzione Jabadoo. «Ho accettato la sfida quando Bob me ne ha parlato a Washington a casa di sua nonna. Bologna sarà la vera protagonista del film. Ho già fatto i sopralluoghi e incontrato molte persone, dal professor Fabio Roversi Monaco ad Angelo Varni (Fondazioni bancarie, ndr), da Gian Luca Farinelli (Cineteca, ndr) all’Università, riscontrando interesse e disponibilità al progetto: la Film Commission Comunale si è già attivata, avremo gli uffici di produzione a Villa Aldini». L’assordante assenza è della Film Commission Regionale, priva di fondi: chissà se, come promesso, il neo assessore alla cultura regionale, Massimo Mezzetti, riuscirà a colmare in tempo questa lacuna. L’opportunità promozionale (oltre all’indotto della troupe) per Bologna è enorme. «Venendo a studiare in Italia (Scienze politiche) potevo scegliere fra Firenze, Roma e Bologna e tutti mi dissero "vai a Bologna". Per fortuna li ho ascoltati. Bologna è stupenda e unica, grazie ai suoi studenti: senza di loro sarebbe una delle tante. E questo voglio far vedere al pubblico, oltre alle bellezze artistiche. È qui che porto i miei amici, non al Colosseo, agli Uffizi o in piazza San Marco».
GLI STUDENTI - Mega spot a stelle e strisce. «Tornando in città ho notato una crescente insofferenza verso la vita degli universitari e dei giovani, eppure sono loro la ricchezza e il futuro della città. Capisco i residenti, ma tutti dovrebbero stare più tranquilli». Racconterà anche questo Bob K., che appena arrivato in città subì il furto della sua bici, un classico. Sceneggiatura realistica, firmata con lo scrittore Matteo Bortolotti e Caterina Mazzucato della bolognese Story First. Qui ha conosciuto un sacco di gente, fra cui Cesare Cremonini e Ballo («Nel primo giorno bolognese il mio language partner mi portò sui colli in vespa...»), ma a curare la colonna sonora del film, anche con musiche originali, sarà Lucio Dalla, che letta la sceneggiatura l’ha sposata in pieno. E un po’ di Dallamerica è già stato girato la sera del 18 giugno in piazza Santo Stefano («Dove ho vissuto le mie nottate: sì c’ero anche io a far baldoria. Qui si chiuderà il film») durante lo spettacolo «Luci sulla Bologna Medievale».
IL CAST - Non sarà un regista statunitense a dirigere il film, ma due giovani videomaker milanesi, Marco Bellone e Giovanni Consonni, 32 e 35 anni. Nel cast, oltre a Bob K. alias Charlie e Lele alias Lele («Ci siamo conosciuti al Cassero»), ci saranno Alec Baldwin (papà di Charlie) e un’attrice americana premio Oscar (la madre). Poi le italiane Eva Amurri (figlia di Susan Sarandon), Alessandra Mastronardi (Romanzo Criminale e Cesaroni) e tanti amici bolognesi a far da comparse. «Il 90% dei caratteri del film sono i miei amici veri, con i loro nomi e i loro tic». Nel mese di riprese cittadine Bobby porterà la troupe sui suoi luoghi, «l’Osteria dell’Orsa, Corto Maltese, il mercato, via Paglietta, lo chalet dei giardini Margherita, i colli», e via dicendo. «In famiglia sono contenti, ma i miei genitori non mi raggiungeranno. Forse viene mia zia a trovarmi», racconta Bob, che quando può evita di aggiungere il cognome, «se no poi la gente non è più naturale con me», e che negli Usa è un attivista dell’associazione ambientalista «Water Keeper Alliance» e tra i fondatori di «Ameritocracy», un sito che sottopone al vaglio dei lettori le dichiarazioni dei principali uomini politici: un sito che in Italia avrebbe di che scrivere.
CORRIERE DI BOLOGNA
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