...devo dire che alcuni SemiTR delle settimane scorse hanno acceso le mie fantasie.
Certi tragitti suburbani in treno o certe foto a vischiosi muri di umidità arancione resteranno per sempre scolpiti nell'angolo "indimenticabili" della mia memoria di forumista volabolognese.
Conscio di non essere all'altezza di certe vette narrative, provo tuttavia a partecipare con un piccolo contributo che spero possa modificare in meglio l'esistenza di qualche fortunato lettore.
Ecco a voi: il tragitto automobilistico che compio quotidianamente per recarmi al lavoro, tappa per il
depisitobimbaalnido compresa.
Mi auguro di battere il record nazionale di commenti positivi, altrimenti vuol dire che non ho capito un caRRo (cit.)
Ed ora, Zanfo, mantieni la tua promessa!
12 km, circa 15 minuti in assenza di traffico.
Appena esco dal garage, una parte di Sopramonte si stende sotto di me: in primo piano i tetti della scuola elementare. Purtroppo, la mattina presto, in controsole
Scendendo verso la provinciale Trento-Monte Bondone, di fronte a me si staglia la Paganella
Ancora più in basso, di fronte al noto salumificio Segata, la frazione di Càdine
Appena imboccata la Statale Trento-Riva del Garda (45bis) si entra in due gallerie, la prima, molto breve
La seconda - come potete vedere - decisamente più lunga. Vi prego di notare la mia mostruosa abilità nel rispetto dei liviti di velocità: non sgarro di neanche 1km/h!!!
Giunti in città si passa davanti a S. Apollinare duecentesca chiesa romanica, la più antica della città
e poi davanti al campo sportivo che i trentini chiamano curiosamente: "stadio"
Rapida deviazione in centro per depositare la bimba al nido, bacino alla pupa e poi via verso il mio destino di (im)piegato
Ed eccoci finalmente arrivati, Yu-huuu!
Al ritorno, poiché è la stessa genitrice in persona ad occuparsi del recupero dell'infanta, tutto il percorso si svolge in tangenziale.
Il palazzo dello sport (questo sì che è roba seria) dove gioca l'ITAS Diatec Betclick campione d'Italia, d'Europa e del Mondo per club (ma niente Coppa Italia, quella no)
La tangenziale si svoltola allegramente a fianco del noto fiume Adige attraversandolo anche in un paio di punti
L'imbocco della galleria di Piedicastello: la curva all'interno è talmente scivolosa che la Kostner d'estate la usa per allenarsi (mentre il suo fidanzato si diletta con le merendine). Sulla destra un residuato di archeologia industriale. Non si riesce a buttarla giù perché la proprietà ogni sei mesi manda un operaio ad aprire il cancello dimostrando in tal modo che la fabbrica è operativa.
E' ora di salire per tornare tra i monti i boschi e gli orsi (con ciò intendo alcuni vicini di casa)
Il viadottone alto 750 metri slm scavalca l'autobahn
Tre gallerie ed una stretta gola ("Il bus de Vela" dove bus non sta per pullmann). La strada è a senso unico ma le corsie sono assai strette.
In un momento di euforia automobilistica sfido le sante leggi del Codice della Strada
Per fortuna passa subito
L'ultima galleria, al termine della quale c'è l'uscita per Sopramonte. Sulla sinistra la corsia in discesa che abbiamo percorso insieme all'inizio di questo meraviglioso viaggio.
Eccola, che emozione!
Siamo ormai arrivati. In questo tratto di strada, d'inverno il sole non si vede quasi mai e si formano dei geloni inquietanti lungo le rocce.
Grazie a tutti, è stato un onore ed un piacere mostrarvi la mia Strada.
A presto con un nuovo TR che si intitolerà: Quanti passi devo fare per andare al cesso dal mio ufficio.