Bologna, 25 gennaio 2011 - Dopo l'attentato shock di ieri all'aeroporto Domodedovo di Mosca, lo scalo russo è tornato alla normalità. Il primo volo partito per l'Italia era diretto al Marconi di Bologna. Era un volo 'Meridiana' con arrivo previsto per le 14.20. A bordo 77 persone.
C'e' chi fa il parallelo con la strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980, ''sono brutte cose''. Chi dice di aver sentito ancora oggi l'odore del fumo e del sangue, aspettando l'aereo. Qualcuno ha la faccia sbattuta, ''ma non e' la paura, semmai la stanchezza del viaggio''. Qualcuno si sente un po' un vip, con giornalisti in partenza e all'arrivo.
"Volevo tornare ieri o il 23 in Italia, ma non c’erano voli. Meno male". Racconta con sollievo Alexei Ilin, appena atterrato a Bologna. Sulla quarantina, di lavoro fa il ristoratore nel parmense. Era tornato in patria per qualche giorno per partecipare ad una trasmissione televisiva sulla cucina. "Ieri ho saputo dell’attentato mentre ero nell’appartamento che mi avevano fornito, guardando la televisione, su un canale russo".
Il viaggio sul volo della Meridiana, un airbus 320 condiviso con altri 76 passeggeri, "e’ andato bene". E dice la sua su quanto accaduto: "Di certo e’ stata una matrice politica, la verita’ su quello che e’ successo, la sanno solo i politici".
Ilin, prima di partire per l’Italia ha anche scattato alcune fotografie con il telefonino, all’aeroporto moscovita, ancora scosso dopo l’esplosione. Ha documentato cosi’ i controlli serrati da parte della Polizia, la ressa di telecamere e macchine fotografiche della stampa. ‘’I giornalisti erano di meno rispetto a qua. A parte questo era tutto abbastanza normale. Avevano gia’ riaperto la zona arrivi, l’hanno spostata piu’ avanti. Con la sicurezza raddoppiata. Era tutto sotto controllo’’.
Sul volo c'era anche una donna russa che fa l'imprenditrice a Prato, dove vive. "Sapevo di dover partire oggi - dice la donna che è in Italia da tempo -. Ma ieri, quando ho avuto la notizia dell’esplosione ero li’, davanti alla televisione. Tenevo il biglietto dell’aereo in mano. Stavo preparando le cose per il viaggio, e mi sono guardata le mani. Mi sono accorta che tremavano, mentre pensavo a tutte quelle persone morte".
"Non capisco come mai ci sia tutta questa gente. Ora non ho piu’ paura, sono solo molto stanca per il viaggio", dice, commentando sorpresa il nuvolo di fotografi e cronisti. Per il resto, come anche altri hanno raccontato, spiega che la situazione a Mosca si sta normalizzando. "C’e’ molta polizia, fanno controlli con piu’ attenzione del solito. Ma a parte questo oggi e’ gia’ tutto pulito. Mi e’ sembrato che fosse tutto a posto, non c’era da preoccuparsi. Ora voglio solo tornarmene a casa", dice, prima di uscire dall’aeroporto.
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