Presentato il mega centro d'intrattenimento che nascerà a Casalecchio di Reno. Sarà la più grande "Arena d'Italia" e per i concerti gareggerà in numeri con Roma e Milano. Poi la parte sportiva, i musei e i negozi... Oggi firmato l'accordo territoriale, i lavori potrebbero cominciare in autunno Futurshow station
Come sarà la nuova Futurshow station di Casalecchio di Reno? Un maxi-contenitore per eventi sportivi, spettacoli, concerti, congressi che rivaleggi nei numeri con l'O2 di Londra, la più prestigiosa arena europea. Per i concerti avrà una capienza superiore a quella di Roma e Milano, diventando quindi la più grande arena d'Italia. Spazio anche per musei, aree commerciali e parcheggi. Si prevede uno stanziamento di fondi privati di 73 milioni di euro. Ecco nel dettaglio i costi, i tempi e le caratteristiche del progetto.
Spettacoli, sport e negozi. La struttura potrà ospitare 15mila persone per i concerti (Roma e Milano si fermano tra i 10mila e gli 11mila posti) e 9.600 per le partite di basket. Ci saranno poi tre musei di cui uno sarà quello, già esistente, della Virtus, 14.500 metri quadrati di aree commerciali, un parcheggio interrato di due piani e una ricaduta sul territorio stimata da Nomisma in oltre 34 milioni di euro una volta a regime. Sul progetto la firma di un architetto di fama internazionale, Michele De Lucchi. "L'intervento - ha spiegato il patron della Virtus Sabatini - inizierà dalla stazione ferroviaria della Futurshow Station, che verrà completamente riqualificata, sarà al coperto e dalla quale si accederà direttamente "al più grande teatro d'Italia". In effetti, l'ex Palamalaguti già oggi macina numeri consistenti. Sabatini ricorda i 10 milioni di euro di biglietti venduti nell'ultimo anno. E solo il 15% viene da eventi sportivi. La struttura sarà ovviamente in bianco e nero, i colori della Virtus.
73 milioni di euro. Il piano di investimenti prevede lo stanziamento di 11 milioni di euro per le opere infrastrutturali e viarie e 62 milioni di euro per le strutture da costruire. Tutte risorse private, ma non manca il contributo del pubblico. Le istituzioni hanno così fiducia nel progetto che il Comune di Casalecchio ha rinunciato a 4,5 milioni di euro di oneri di urbanizzazione. L'amministrazione incasserà comunque 280.000 euro all'anno di Ici, 50mila di canone per il diritto di superficie e alla fine del periodo di concessione diventerà proprietario della struttura commerciale.
Le gru in autunno. Con la firma dell'accordo territoriale, siglato oggi dalla Provincia, dai Comuni di Casalecchio, Zola Predosa e dell'Unione della Valsamoggia, si apre la strada alla conferenza dei servizi che dovrà dare il via libera per i lavori. Sabatini, proprietario della grande arena di Casalecchio, che con Coop costruzioni realizzerà il mega-complesso dell'entertainment, parla del prossimo autunno.
La differenza con Romilia. "Abbiamo discusso per anni di progetti dal respiro un pò corto, qui si parte da un contenitore che esiste", nota il sindaco di Casalecchio Simone Gamberini. Il pensiero va a Romilia, il mega-progetto di Alfredo Cazzola naufragato perchè completamente al di fuori dalla programmazione territoriale e privo dei requisiti infrastrutturali di accessibilità che rendono realizzabili i piani di Sabatini (che non prevedono un metro quadrato di residenziale). "L'accordo - sottolinea il vicepresidente della Provincia di Bologna, Giacomo Venturi - testimonia il rapporto virtuoso tra pubblico e privato, nel rispetto degli strumenti di programmazione che non sono un vincolo allo sviluppo"
Quì sotto i disegni
http://bologna.repubblica.it/cronaca/20 ... 8745026/1/