Il flop del Frecciarossa per Malpensa
"Quel treno è un grandissimo spreco"Presentato nello scorso settembre, non regge la concorrenza degli altri mezzi diretti all'aeroporto
La denuncia dei sindacati: "Questi collegamenti servono soltanto per tagliare i nastri inaugurali"All’inaugurazione del primo Frecciarossa a Malpensa, il 14 settembre di quest’anno, c’erano tutti: il sindaco Letizia Moratti; il governatore Roberto Formigoni; l’amministratore delegato delle Ferrovie, Mauro Moretti; l’assessore regionale ai Trasporti, Raffaele Cattaneo. C’era anche il presidente della Sea, Giuseppe Bonomi, ad attendere il convoglio alla stazione di Malpensa. E le dichiarazioni erano tutte dello stesso tenore: «Un ulteriore passo avanti per mettere in rete varie forme di trasporto» (Formigoni), «il trasporto ferroviario è una pedina fondamentale per aumentare l’accessibilità del nostro aeroporto» (Cattaneo), «vedere il Frecciarossa a Malpensa è una bella cosa» (Moretti), «abbiamo sempre creduto in Malpensa che è un punto di riferimento importante» (Moratti). Oggi però, a due mesi da quel roboante annuncio, i treni col muso rosso che arrivano (e ripartono) due volte al giorno nello scalo varesino sono praticamente deserti.
Abbiamo fatto alcune prove salendo sui Frecciarossa alla stazione di Milano Centrale: dei 611 posti disponibili su ciascun treno (203 di prima classe e 408 di seconda) ce n’erano 37 occupati sul treno delle 15.57 (28 in seconda e nove in prima) e soltanto 26 su quello della mattina (23 in prima e 3 in seconda). Di questi passeggeri, solo una manciata erano saliti a Milano Centrale, mentre nella maggior parte dei casi si trattava di famiglie o piccoli gruppi di amici saliti a Firenze e a Bologna e diretti in aeroporto per le vacanze. In media, un posto occupato ogni venti sedili. Numeri troppo bassi per rendere il servizio competitivo, soprattutto se si pensa che i treni super veloci che coprono la tratta Napoli-Roma-Firenze-Bologna-Milano, in genere, fanno registrare il tutto esaurito nonostante i prezzi dei biglietti non siano esattamente economici.
Quali sono le ragioni di questo flop? A giudizio di Nino Cortorillo, della Filt Cgil Lombardia, i problemi sono legati soprattutto alle sovrapposizioni dei vari servizi che collegano Milano allo scalo varesino. «I collegamenti con Malpensa sembrano servire più a tagliare nastri che a portare passeggeri, far arrivare un Frecciarossa non basta se inserito in un sistema di accesso scoordinato e inutile». In effetti il sistema dei trasporti che unisce la città all’aeroporto non è dei più razionali. Oltre ai due Frecciarossa che partono da Centrale, c’è il Malpensa Express che parte da Cadorna ogni mezz’ora (costo del biglietto 11 euro), ci sono i pullman che partono sempre da Centrale, ci sono alcune corse della linea S10 del passante che partono da Rogoredo e ci sono i treni in partenza da Milano per Gallarate dove, con la coincidenza di un pullman, si arriva ai Terminal 1 e 2.
Senza contare poi i 36 treni regionali targati LeNord che dal 12 dicembre di quest’anno collegheranno la stazione Centrale a Malpensa. «Avere tutti questi collegamenti oltre alla meteora del Frecciarossa è uno spreco — conclude Cortorillo — Si decida una volta per tutte di collegare l’aeroporto intercontinentale con la stazione Centrale in modo diretto».
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