Il complesso produttivo della Manifattura Tabacchi, tra le vie Stalingrado e Ferrarese, realizzato tra il 1949 e il 1954 da Pierluigi Nervi, ospiterà entro poco tempo il più grande tecnopolo della Regione Emilia-Romagna, a seguito di un complesso processo di riqualificazione, che si è avviato – coi primi indirizzi progettuali – già da qualche mese.
Si tratta di un complesso industriale – dismesso dal 2007 - di grandi dimensioni e potenzialità (anche per la collocazione strategica a nord del centro, tra la Tangenziale, un ramo ferroviario, la Fiera) che si estende su oltre 100 mila mq di Superficie per più di mezzo milione di metri cubi edificati..
Di proprietà della Regione Emilia-Romagna – che l’ha acquisita per 19 milioni di Euro dalla multinazionale del tabacco BAT – l’area industriale verrà riconvertita con un intervento che prevede di insediare enti e società di ricerca (tra cui l’ENEA e l’Istituto Ortopedico Rizzoli), un centro per la comunicazione scientifica e una vasta gamma di servizi accessori (foresteria, commercio, ristorazione ecc.).
Un rilevante investimento pubblico (150 milioni di Euro, provenienti dal POR del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale), con tappe di sviluppo forzate: l’avvio del concorso internazionale di progettazione architettonica per la ristrutturazione dell’intero complesso – che dovrà conservare e valorizzare gli edifici di Nervi - tra la fine del 2009 e i primi mesi del 2010, e il completamento di tutti i lavori entro fine 2013.
Dal sito dell' Urban Center di BolognaUno stralcio della presentazione dell'intesa tra la Regione Emilia Romagna e la BAT (British American Tobacco)nel 2009:
“A Bologna - ha ricordato ancora Campagnoli -il Tecnopolo realizzerà un altro risultato esemplare: la riuscita di un progetto di riconversione industriale per affrontare una dismissione produttiva come quella della Manifattura promosso con l’Accordo raggiunto tra Istituzioni, Regione Comune e Provincia, la BAT e le Organizzazioni sindacali per individuare una nuova soluzione di occupazione e sviluppo. Questo Accordo ha sancito così un significativo impegno di responsabilità sociale di anche di una grande multinazionale, a sostegno e risarcimento di un territorio: con il reinsediamento di una nuova impresa che ha già riassunto i lavoratori rimasti della Manifattura ora già impegnati in un percorso di qualificazione professionale per la nuova attività ; e con la cessione dell’area con modalità utili a favorire effettivamente un progetto di originale riconversione produttiva e di grande interesse pubblico come la realizzazione nell’area della Manifattura, al posto della produzione di sigarette, di un grande polo di strutture per la ricerca industriale.â€
“Il prezzo di acquisizione dell’area - ha sottolineato Campagnoli - è stato infatti di meno della metà dei valori di mercato individuati dalle perizie effettuate.â€
La ricerca al Tecnopolo“Intanto - ha concluso Campagnoli - con la consegna delle manifestazioni di interesse presentate in rapporto al Bando programma aperto dalla Regione, per le quali sono già attivati i confronti con i presentatori che si concluderanno appunto entro giugno, si delineano già gli insediamenti scientifici e di ricerca del Tecnopolo.
Il primo a concludere un accordo con la Regione per la sua partecipazione è già l’Istituto Rizzoli, che prevede l’insediamento di 6 suoi laboratori dedicati alle applicazioni delle scienze della vita come la medicina rigenerativa per i tessuti ossei, bioinformatica e materiali protesici; l’Università di Bologna ha previsto l’insediamento di 6 centri interdipartimentali creati ex novo per la ricerca industriale nei campi della automazione, tecnologie energetiche, nuovi materiale e di nuovo scienze della vita. Al Tecnopolo si trasferirà anche il Parco dell’Università per ospitare nuove imprese che nascono da attività di ricerca, gestito ora al Caab dal Consorzio AlmaCube. Enea con una delibera del Consiglio di Amministrazione ha formalizzato l’avvio del confronto per la realizzazione della sua nuova sede bolognese al Tecnopolo.
Anche Unindustria ha presentato un progetto per la partecipazione al Tecnopolo con l’insediamento e lo sviluppo del centro di trasferimento tecnologico T3Lab già creato con l’Università e con il sostegno della Regione; Collegio Costruttori e Legacoop progettano la realizzazione di un centro dedicato alle nuove tecnologie delle costruzioni. Al Tecnopolo si collocheranno poi Aster, la società avviata dalla Regione con le Università e gli Enti di ricerca che ha il compito di regia e coordinamento della Rete dei Centri regionali; e Lepida la società per la rete telematica che assicurerà al Tecnopolo anche la dotazione delle connessioni telematiche più avanzate. Altri progetti di insediamento ancora sono allo studio ed altre manifestazioni di interesse sono state presentate; cosiccome si prevederà nell’area della Manifattura la realizzazione anche di strutture dedicate a tutte le iniziative (esposizioni, convegnistica, incontri, ecc.) per la comunicazione scientifica e tecnologica.
A Bologna assieme all’insediamento alla Manifattura Tabacchi sarà realizzato con il Programma regionale anche un “Tecnopolo 2†con nuovi capannoni nell’area CNR al Navile dedicata alla realizzazione delle attività di ricerca industriale CNR verso micro e nano tecnologie e tecnologie per il controllo ambientale. Con i progetti presentati si può già stimare una presenza di quasi 1000 ricercatori. E quindi si dovrà forse pensare ad un ulteriore sviluppo del Tecnopolo che segna un ulteriore vocazione di tutto il quadrante. Il Tecnopolo di Bologna potrà e dovrà essere davvero una nuova fabbrica dell’innovazione, un grande centro di Bologna città dell’industria innovativa e della nuova Manifattura e anche un hub proiettato verso l’Europa ed il mondo di tutta la grande Rete tecnologica regionaleâ€.
Il Programma per la realizzazione del TecnopoloIn questi mesi per la realizzazione del Tecnopolo di Bologna non si è definita soltanto l’acquisizione dell’area ma si è già delineato con il Gruppo di lavoro congiunto insediato tra Regione e Comune, con la partecipazione della Provincia, presieduto dall’Assessore Campagnoli e dall’Assessore Merola il programma per la realizzazione del Tecnopolo.
Nel Protocollo d’intesa sottoscritto con la Regione nel luglio 2008 il Comune ha stabilito di mettere a disposizione per parte sua, intanto, le aree occupate dalle 2 palazzine contigue alla Manifattura per le quali quindi è già stata avviata in questi mesi - come previsto - la ricollocazione degli inquilini, cosiccome di aree del Parco Nord.
La Regione d’intesa con Comune ha affidato alla Finanziaria Bologna Metropolitana l’incarico di definizione delle Linee guida progettuali e della conduzione dei lavori. “Finanziaria Bologna Metropolitana - ha riferito il Direttore Generale dott. Cabutto - sta già lavorando e ha predisposto un crono programma che prevede entro l’estate la definizione del piano dettagliato degli insediamenti e delle Linee guida di progettazione; poi l’indizione di un concorso internazionale per la progettazione architettonica e entro il prossimo marzo 2010 la conclusione dell’affidamento dei lavori per la ristrutturazioneâ€.
Si prevede che il Tecnopolo potrà essere interamente realizzato alla fine del 2013 ma una prima parte degli insediamenti si concluderà già alla fine del 2010.
La Manifattura TabacchiIl complesso della Manifattura Tabacchi si estende su una superficie territoriale di quasi 101.000 mq. di cui 91.000 mq. di edificato lordo, pari a 515.860 metri cubi. L'area è delimitata a sud dalla cintura ferroviaria urbana che collega la stazione alla zona fieristica, a nord da via della Manifattura, a est e ovest rispettivamente dalle vie Stalingrado e Ferrarese.
La parte edificata è composta da tredici costruzioni principali, tra le quali sette grandi capannoni, di cui cinque con volta a botte, e da numerosi edifici minori. Il complesso è dotato di vasti piazzali e aree a verde per una superficie totale di quasi 47.000 mq. Tra via Ferrarese e la Tangenziale è presente un ampio parcheggio.
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