Casaralta, demolizione al via
Presto uffici e laboratoriLa demolizione riguardera’ circa il 60% del complesso, mentre parte dei capannoni sara’ usata per stoccare il materiale del cantiere edile. Le opere partono dopo due anni di bonifiche del sottosuolo e della struttura del vecchio stabilimento
Bologna, 21 gennaio 2010 - E’ iniziata oggi la demolizione delle ex Officine Casaralta di via Ferrarese. Nella storica fabbrica, teatro nella seconda meta’ degli anni ‘90 di un’intesa battaglia sindacale (che porto’ a Bologna per un corteo anche l’allora leader della Cgil Sergio Cofferati), questa mattina sono entrati poliziotti e vigili seguiti dagli operai: ora dunque partiranno i lavori di demolizione di circa la meta’ del complesso. Si interviene su un primo lotto di 10.500 metri quadrati dell’area destinati, un domani, ad ospitare uffici e laboratori. Con questo intervento scatta quindi un altro tassello della riqualificazione delle aree ex industriali del Navile, dopo quelli all’ex mercato ortofrutticolo e alla Sasib.
Il 22 dicembre scorso la proprieta’ della Casaralta aveva ritirato la concessione edilizia e pagato gli oneri di urbanizzazione, una prima tranche di 320.000 euro piu’ altri 965.000 euro coperti interamente con una fidejussione. Ora i lavori di demolizione andranno avanti per 2-3 mesi, spiega Claudio Mazzanti, presidente del quartiere Navile, oggi sul posto ad assistere all’avvio delle operazioni. La demolizione riguardera’ circa il 60% del complesso, mentre parte dei capannoni sara’ usata per stoccare il materiale del cantiere edile. Le opere partono dopo due anni di bonifiche del sottosuolo e della struttura del vecchio stabilimento: lavori che hanno permesso di asportare oltre 24.000 metri quadrati di pannelli contenenti amianto. Il secondo lotto dell’intervento sull’area sara’ oggetto di un laboratorio di urbanistica partecipata aperto ai cittadini.
Di recente, le Officine Casaralta facevano notizia per i blitz delle forze dell’ordine che sgomberavano chi vi si rifugiava (ultimo caso il 28 gennaio scorso quando dentro furono trovati 14 rumeni e sette senegalesi tutti poi denunciati per invasione di terreni ed edifici).
“Questa mattina gli agenti hanno trovato una sola persona - riferisce Mazzanti - anche perche’, nelle ultime due settimane, Polizia e vigili entravano due volte a settimane nello stabile e quindi chi lo occupava deve aver capito che non era piu’ il caso di andarciâ€.
Per il presidente del Navile oggi la riqualificazione urbanistica del quartiere fa un altro passo avanti importante: “Ora all’appello mancano solo la caserma Sani, per la quale il Demanio deve bandire un’asta, le Officine Cevolaniâ€. Tra l’altro, non piu’ tardi di 10 giorni fa, era stato raggiunto l’accordo per trasformare in pista ciclabile l’ex binario ferroviario della Bologna-Malalbergo iniziando proprio dalla zona della Casaralta (per 800 metri: primo tratto da via Sebastiano Serlio, al confine dell’area militare ex Caserma Sani; in parallelo saranno realizzati spazi verdi e l’impianto di illuminazione).
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