In attesa di un racconto più dettagliato:
Investimenti per 200 milioni di euro Si punta su riqualificazione e low cost La società prevede, come prima tranche, investimenti finalizzati alla riqualificazione del Terminal Passeggeri, alla costruzione di un nuovo molo imbarchi, all'ampliamento dei piazzali aeromobili e dei parcheggi auto, alla realizzazione della stazione del People Mover e alla attivazione di un nuovo sistema automatizzato di smistamento bagagli Commenta
Un piano di investimenti per 200 mln di euro per lo sviluppo del traffico, soprattutto low cost, nel rispetto della sostenibilità ambientale e con attenzione alla qualità del servizio, produzione di ricchezza per il territorio e per il sistema imprese, creazione di valore per gli azionisti: sono i tre obiettivi prioritari contenuti dal nuovo Piano industriale 2008-2012 dell'Aeroporto 'Guglielmo Marconi' di Bologna, presentato oggi dal presidente Giuseppina Gualtieri e dal direttore generale Armando Brunini. «Abbiamo pensato ad un piano - ha spiegato Gualtieri -che, pur affrontando i temi più urgenti, tenga anche conto delle possibilità di sviluppo di lungo periodo, anticipando quelli che potrebbero essere i bisogni futuri del territorio. Inoltre, consapevoli delle difficoltà competitive che riguardano anche le società aeroportuali, abbiamo puntato non solo allo sviluppo del traffico, ma anche alla parte non aviation del business, perchè l'aeroporto possa perseguire concretamente obiettivi ambiziosi e diventare protagonista del valore che crea». «Con questo piano, che ha linee di indirizzo chiaro e obiettivi ambiziosi, l'azienda - ha aggiunto Brunini - vuole assumere un ruolo da protagonista. Adesso le nostre energie saranno focalizzate sull'implementazione di quanto programmato e sul conseguimento degli obiettivi che ci siamo prefissati». La crescita della scalo passerà attraverso l'ampliamento e la riqualificazione delle infrastrutture, il consolidamento del traffico business accompagnato da uno sviluppo del traffico low cost (oggi al 12,4% del totale passeggeri), l'incremento del business non aeronautico (attestato al 40% del totale dei ricavi), il miglioramento della qualità del servizio (che comunque registra già livelli di soddisfazione superiore al benchmark del 5%), dell'efficienza e della produttività . Nel dettaglio, la società prevede investimenti sino ad un massimo di 200 milioni di euro, finalizzati alla riqualificazione del Terminal Passeggeri, alla costruzione di un nuovo molo imbarchi, all'ampliamento dei piazzali aeromobili e dei parcheggi auto, alla realizzazione della stazione del People Mover e alla attivazione di un nuovo sistema automatizzato di smistamento bagagli. A questa prima tranche di interventi, programmata per i prossimi cinque anni, se ne potrà aggiungere un'altra, volta alla costruzione di un nuovo Terminal in un'area coerente con l'ipotesi di Polo funzionale del Piano territoriale di coordinamento provinciale e del Piano strutturale del Comune di Bologna. Tali investimenti consentiranno all'Aeroporto di avere una capacità finale di oltre 10 milioni di passeggeri. Rispetto al quadriennio, la società prevede una crescita media annua del traffico del 4,2% per arrivare nel 2012 a 5,3 milioni di passeggeri che, nell'ipotesi di un deciso sviluppo del low cost (che diverrebbe pari al 28% del traffico totale), salirebbero a 6,3 milioni, con un incremento annuo dell'8,1%. Sul fronte economico, la società prevede che i ricavi possano crescere del 6% all'anno, passando dagli attuali 54,3 milioni di euro (preconsuntivo 2007) a 72 milioni nel 2012, mentre il Mol dovrebbe aumentare del 9% annuo, da 18,5 a 27,9 milioni di euro. Dopo l'approvazione del Piano da parte del Cda, sono ora da affrontare alcuni punti essenziali per il via operativo: l'ottenimento della Valutazione Ambientale Strategica e il consenso degli stakeholder allo sviluppo del traffico e delle infrastrutture, l'approvazione del Master Plan e la finalizzazione del Contratto di Programma con Enac (per definire puntualmente gli investimenti e per adeguare le tariffe, ferme dal 2000), lo sviluppo della cultura di gruppo e la definizione della strategia di finanziamento del piano di sviluppo.
Il Resto del Carlino
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