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MessaggioInviato: 29/05/2013, 10:04 
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Prima di tutto ci vuole una bella pulizia e la cancellazione dei graffiti, poi bisogna creare un archivio di foto e video da mettere a punto anche con la collaborazione dei cittadini. Ma in previsione c'è pure un lavoro di modelli in 3d visibili sul web, un convegno internazionale per raccontare al mondo la loro storia e una mostra.


Con queste priorità e questi obiettivi, il comune di Bologna torna alla carica per candidare i portici della città a entrare nella lista dei beni patrimonio dell'umanità Unesco. Lo fa chiamando a raccolta enti e cittadini, per creare il dossier di candidatura, che deve dimostrare il loro valore come luogo di incrocio fra pubblico e privato, di commercio, artigianato, di incontro, di qualità architettonica e storica, di patrimonio materiale e immateriale. Per fare tutti questo, dopo la creazione di una cabina di regia col commissario Anna Maria Cancellieri, ci si mette al lavoro articolando le diverse azioni, come spiegano gli assessori comunali Matteo Lepore (marketing urbano), Riccardo Malagoli (lavori pubblici) e Patrizia Gabellini (ambiente) e quello provinciale al turismo, Graziano Prantoni.

Il centro Gina Fasoli e l'università di occuperanno degli aspetti storici-scientifici con una ricca documentazione e con
l'organizzazione di un convegno internazionale che si terrà in novembre in Comune, durante il quale si potranno mettere a confronto i portici bolognesi con quelli di altri luoghi del mondo, si narrerà la loro storia e si porrà evidenza il loro valore nelle letteratura di viaggio. Nello stesso periodo sarà allestita una mostra.

La società Tecnicoop, invece, avrà l'incarico di creare un piano di gestione per la tutela e la promozione dei portici coinvolgendo anche i cittadini. Nascerà anche una piattaforma grafica con la cartografia di tutti i portici e la modellazione in 3d, curata da Cineca che potrà usare materiali inviati dai cittadini. Va avanti, intanto, il progetto "adotta un chilomentro di portico" che vede l'aiuto e la collaborazione di soggetti privati e aziende locali che prendono in gestione la pulizia degli spazi con una frequenza di una volta alla settimana.

L'amministrazione, spiega poi Malagoli, sta già avviando sperimentazioni per la cancellazione dei graffiti e la manutenzione grazie a sistami innovativi.
La previsione, ricorda ancora l'assesssore, è di mettere a gara un servizio di pulitura aperto a cooperative del terzo settore con un corso di formazione preliminare. Questo, mentre gli uffici comunali stanno mettendo a punto una lista degli edifici da ripulire o ritinteggiare. Intanto, per raccontare a tutti la volontà della candidatura unesco e le basi dalle quali farla partire, il 31 maggio, durante la borsa del turismo delle cento città d'arte italiane che si terrà a palazzo re enzo, ci sarà un incontro ad hoc. Essere nella lista dell'unesco, ricorda prantoni, che oggi ha 911 luoghi e 148 paesi coinvolti, porta un aumento del turismo del 30% in dieci anni.


(28 maggio 2013)

http://bologna.repubblica.it/cronaca/20 ... -59846909/


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MessaggioInviato: 29/05/2013, 10:14 
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Era ora!
La parte più complicata sarà la pulizia e mantenerli puliti (purtroppo), ma i Portici devono esser patrimonio dell'umanità!!!

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MessaggioInviato: 29/05/2013, 17:32 
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Io lo darei non solo ai portici questo famoso timbro :mrgreen:

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Speriamo si avveri, anche perché i portici sono uno dei simboli di Bologna. Sì sarà difficile, ma non impossibile, mantenerli puliti e ben messi!

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MessaggioInviato: 29/05/2013, 20:14 
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Bologna lo meriterebbe lo dice la storia .


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MessaggioInviato: 22/11/2013, 11:48 
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Continua la lunga strada per i Portici!

http://virginiomerola.it/2013/11/bologn ... i-portici/


Che la notizia dei giorni scorsi sul fondo stanziato per la pulizia dei portici, abbia attinenza con la candidatura a Patrimonio Unesco?

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MessaggioInviato: 24/01/2019, 17:24 
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I portici patrimonio dell’umanità UNESCO, il Comune al lavoro per la candidatura

Il Comune di Bologna accelera sul riconoscimento dei 42 chilometri di portici cittadini a patrimonio dell’umanità UNESCO. Il Sindaco Virginio Merola ha costituito un gruppo di lavoro tecnico che si occuperà della redazione del dossier che in due anni porterà la candidatura al responso finale del Consiglio Internazionale dei Monumenti e dei Siti di Parigi (ICOMOS).

Dal 2006 i portici di Bologna sono inseriti nella tentative list italiana dei siti candidati a diventare patrimonio mondiale UNESCO. In questi anni si è svolto un lavoro di studio e promozione del progetto che ha coinvolto tutta la città e ora i tempi sono maturi per sottoporre la candidatura alla fase finale di valutazione.
Per dare alla candidatura, in quest’ultima fase, la massima spinta verso il riconoscimento, il gruppo di lavoro tecnico si avvarrà della consulenza di LINKS Foundation, per la realizzazione del dossier. LINKS è un soggetto non profit che opera a livello internazionale nell’ambito della ricerca applicata ai settori dell’ingegneria e dell’architettura, focalizzandosi in particolare su tematiche territoriali e ambientali, oltre che di informazione e telecomunicazione. È specializzata in particolare nella redazione di piani di gestione, dossier di candidatura e progetti di valorizzazione e che ha già concluso positivamente alcune candidature, tra cui l'ultima del 2017 (Fortezze veneziane).

A settembre 2019 una versione preliminare del dossier sarà consegnata al Consiglio di Parigi e da quel momento inizierà la fase delle osservazioni. La consegna definitiva del dossier è prevista per febbraio 2020. Poi, nell'autunno dello stesso anno, seguirà la visita degli ispettori. Infine, a febbraio 2021, la città avrà il responso della commissione valutatrice.

Le candidature avanzate dall’Italia sono valutate con particolare severità da parte di ICOMOS e UNESCO. L’Italia infatti è il Paese con il maggior numero di siti UNESCO al mondo (54). La lista è sempre più selettiva, per ottenere un bilanciamento tra i siti europei ed extraeuropei. L’Italia può dunque presentare a Parigi una sola candidatura all’anno.

Per questo motivo, tra i 10 criteri per l’inclusione dei beni nella lista del Patrimonio Mondiale, il Comune sta lavorando in particolare su due:

mostrare un importante interscambio di valori umani, in un lungo arco temporale o all’interno di un’area culturale del mondo, sugli sviluppi nell’architettura, nella tecnologia, nelle arti monumentali, nella pianificazione urbana e nel disegno del paesaggio;
costituire un esempio straordinario di una tipologia edilizia, di un insieme architettonico o tecnologico, o di un paesaggio, che illustri uno o più importanti fasi nella storia umana.
Contestualmente si sta anche lavorando sulla definizione di "Eccezionale Valore Universale". Tra i valori eccezionali la presenza pervasiva dei portici in tutta la città, sia in centro storico che in periferia, la legislazione secolare, lo stato di conservazione e il loro uso quotidiano.

Ancora, le antiche origini architettoniche, a partire dalle antiche civiltà occidentali (greca e romana), il portico ha costituito infatti il luogo del riparo e del decoro per eccellenza, reso disponibile per tutta la comunità. Infine l’aspetto sociale: dal Medioevo a oggi i portici rappresentano il luogo dell’integrazione per eccellenza, dove gli spazi civili e religiosi, le abitazioni private, appartenenti a tutti i ceti sociali, sono perfettamente integrati.

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MessaggioInviato: 22/01/2020, 10:55 
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Sono i portici di Bologna la candidatura italiana alla lista del patrimonio mondiale Unesco 2020

BOLOGNA - Saranno i portici di Bologna la candidatura italiana per il 2020 alla lista del patrimonio mondiale dell'Unesco. Lo ha deciso il Consiglio direttivo della commissione nazionale italiana per l'Unesco, che si è riunito questa mattina presso la sede del ministero dei Beni culturali. I portici di Bologna saranno la cartolina italiana, una "nomination" su cui ha lavorato intensamente il Comune; l'esito nel 2021, a Parigi. "Un grande e meritato traguardo per Bologna – dichiara il sindaco Virginio Merola – un risultato di tutta la città. Bologna, ancora una volta, ha saputo esprimere il suo carattere più profondo: la capacità di collaborare assieme e uniti per la nostra città. Ringrazio l’Amministrazione comunale, gli assessori impegnati in questo imponente lavoro e tutti gli uffici il cui apporto è stato e sarà determinante".

Nel dossier della candidatura sono stati messi in evidenza il portico di Santa Caterina, via Santo Stefano e la sua piazza, il Baraccano, via Galliera e via Manzoni, i portici del Pavaglione e di piazza Maggiore, via Zamboni, il portico della Certosa, piazza Cavour e via Farini, il quartiere Barca, l'edificio porticato del Mambo, strada Maggiore e, naturalmente, il portico di San Luca. I portici - che corrono per 62 km in città, di cui 42 soltanto nel centro storico - sono stati riconosciuti come risultato eccellente di un sistema di regolamentazione urbanistica delineato nel corso di nove secoli e come un modello architettonico e al tempo stesso sociale, un luogo di integrazione e scambio in cui i principali protagonisti della città (cittadini, visitatori, studenti) vivono e condividono idee e tempo. Il presidente della commissione nazionale, Franco Bernabè, ha dichiarato: "La presentazione della candidatura dei portici di Bologna alla lista del patrimonio mondiale per il ciclo 2020-2021, approvata dal Consiglio direttivo della commissione, rappresenta la conclusione di un lavoro corale tra società civile e amministratori locali. La candidatura mette in evidenza il valore universale del portico come elemento architettonico, culturale e identitario".

"Veramente una bella notizia per Bologna e per l'Italia. I portici sono straordinari e unici e sono sicuro che con la loro bellezza conquisteranno il mondo". Così il ministro per i Beni e le Attività culturali e per il Turismo, Dario Franceschini. "Questa candidatura- ha concluso Franceschini- è motivo di orgoglio anche perché nata grazie a una forte sinergia tra le istituzioni e la società civile ed è sentita e sostenuta da tutta la comunità bolognese".

I portici sono per Bologna una splendida cartolina ma anche un tema di dibattito e polemica perché spesso rovinati dai graffiti o dall'incuria. Per l'assessore competente Valentina Orioli, questa candidatura al patrimonio Unesco deve essere l'occasione per tenere "bene il nostro spazio pubblico, amandolo e vivendolo sempre di più e anche promuovendo la bellezza dei portici e di questa città nel mondo". La decisione della Commissione nazionale italiana per l'Unesco rappresenta "una grande notizia", sottolinea il collega di giunta Matteo Lepore rivolgendosi ai "bolognesi di tutto il mondo". A questo punto "abbiamo di fronte un anno di campagna per essere tra i beni riconosciuti a livello mondiale dall'Unesco, ce la battiamo con tante altre città del mondo e altri continenti. Quindi saremo la candidatura ufficiale italiana e avremo bisogno di tutto il vostro supporto", afferma l'assessore alla Cultura. "Dal 2018 ad oggi abbiamo lavorato intensamente- sottolinea Orioli- perché la candidatura dei portici di Bologna infine arrivasse a questo traguardo e oggi ci siamo, ce l'abbiamo fatta". La sfida è di fatto appena partita: "Durante il 2020, quando ci sarà anche l'ispezione dell'Unesco a Bologna- ricorda Orioli- dovrete e dovremo impegnarci tutti in questa candidatura di città".

Repubblica

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MessaggioInviato: 22/01/2020, 13:03 
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speriamo bene, dire che se lo meritano è poco essendo unici!

E soprattutto potrebbero arrivare tanti fondi per restaurarne alcuni tipo quello per San Luca

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