Cinture di ferro per curare l'AsinelliIl custode: «I turisti verranno lo stesso»
BOLOGNA - Ci è voluto un po’ perché i lavori partissero, ma dall’altro giorno sono finalmente comparsi i ponteggi attorno alla Torre degli Asinelli. Con il finanziamento di 450 mila euro della Fondazione del Monte, la più alta delle Due Torri verrà quindi consolidata. E, come la sua vicina Garisenda, verrà «imbrigliata» con cinture esterne di ferro, perché la struttura sia più sicura.
«Abbiamo suddiviso il finanziamento totale (di 1,7 milioni di euro, ndr) della Fondazione del Monte — spiega la dirigente dei Lavori pubblici del Comune, Raffaela Bruni — in un certo numero di anni: siamo partiti con il monitoraggio su tutte e due le Torri, poi siamo passati al consolidamento strutturale della Garisenda e adesso siamo finalmente arrivati al consolidamento della parte fuori terra dell’Asinelli».
Seguendo il progetto dell’ingegner Marino Gilberto Dalla Valle, quindi, «verranno rimesse in buona salute le parti murarie, soprattutto in quei punti in cui erano particolarmente ammalorate», spiega Bruni. Ci vorrà un anno perché i lavori siano completati, ma il Comune, oltre a garantire l’apertura al pubblico (tranne per il mese di novembre pare) ha cercato di fare un ponteggio il meno invasivo possibile. «Il ponteggio — spiega la Bruni — verrà montato e smontato sui diversi lati della torre man mano che i lavori proseguiranno, in modo che non sia troppo invasivo».
La viabilità comunque non subirà variazioni e i negozi alla base della torre continueranno a funzionare, «tranne per un breve periodo in cui dovremo far passare dall’interno di una delle attività un cavo di consolidamento», spiega Bruni. Il risultato finale sarà una Torre Asinelli con cinture di ferro, consolidata alla base, con il parafulmine ottocentesco rimesso a nuovo e muri ricoperti con nuove malte. «Sono partiti un po’ in ritardo rispetto ai tempi prestabiliti — dice Roberto Zazzeroni, dal ’99 custode della Torre Asinelli —: il progetto sarebbe dovuto terminare nel 2010, ma i lavori a questo punto termineranno solo l’anno prossimo». Una prospettiva che in realtà non spaventa Zazzeroni. «Non credo che i lavori in corso incideranno negativamente sull’affluenza dei turisti, anche perché, oltre alla chiusura di novembre, il resto verrà fatto la mattina presto e dopo le 17». Insomma, Zazzeroni spera di replicare l’andamento degli ultimi mesi, in cui «i turisti in visita alla torre sono aumentati del 40 per cento».
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