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 Oggetto del messaggio: Re: Un pò di numeri.....
MessaggioInviato: 30/11/2010, 11:36 
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jjkfdk ha scritto:
fokker100 ha scritto:
Interessante...capisco solo che tra progettisti e piloti c'è un abisso incolmabile :mrgreen:
Buon lavoro :D


perchè?? sono curioso!! :D :D


Più che altro è una battuta :mrgreen:
Il lato serio di questa osservazione è che ci sono tanti modi di avvicinarsi al mondo aeronautico: tu parti dalle basi che portano a realizzare un progetto tecnico, io invece prendo quello che progetti tu e lo porto in volo (ma se la fusoliera è bilobata o no non è un gran problema :mrgreen: ).
A volte come pilota (con pochissima esperienza) trovo alcune soluzioni tecniche adottate su alcuni aeroplani un po'troppo complesse (un esempio è il propulsore TAE del DA40, un gioiello e un "delirio" insieme, o il suo impianto di alimentazione: il comando di Fuel Transfer è fatto in modo da dimenticarselo aperto, io non lo avrei mai progettato così :!: ).
Per un progettista magari la prospettiva è diversa...non so, tu che dici :?:

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 Oggetto del messaggio: Re: Un pò di numeri.....
MessaggioInviato: 30/11/2010, 11:48 
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fokker100 ha scritto:
jjkfdk ha scritto:
fokker100 ha scritto:
Interessante...capisco solo che tra progettisti e piloti c'è un abisso incolmabile :mrgreen:
Buon lavoro :D


perchè?? sono curioso!! :D :D


Più che altro è una battuta :mrgreen:
Il lato serio di questa osservazione è che ci sono tanti modi di avvicinarsi al mondo aeronautico: tu parti dalle basi che portano a realizzare un progetto tecnico, io invece prendo quello che progetti tu e lo porto in volo (ma se la fusoliera è bilobata o no non è un gran problema :mrgreen: ).
A volte come pilota (con pochissima esperienza) trovo alcune soluzioni tecniche adottate su alcuni aeroplani un po'troppo complesse (un esempio è il propulsore TAE del DA40, un gioiello e un "delirio" insieme, o il suo impianto di alimentazione: il comando di Fuel Transfer è fatto in modo da dimenticarselo aperto, io non lo avrei mai progettato così :!: ).
Per un progettista magari la prospettiva è diversa...non so, tu che dici :?:


I problemi di noi progettisti sono tanti, il primo è che studiamo tanta teoria ma abbiamo poca pratica, quindi applicando solo teoria e numeri escono poi le "cappelle progettuali". Tante volte mi sono trovato davanti pagine di numeri e conti che tornavano ma allo stato pratico erano cose irrealizzabili.
Se al progettista venisse data completamente carta bianca il tuo DA40 avrebbe dimensioni assai maggiori. La stessa cosa la si trova nelle auto, per un generale aumento della capacità interna del veicolo a parità di dimensioni esterne si deve compattare tutto il non abitabile e come diretta conseguenza, ad esempio, si diventa cretini per dover cambiare le lampadine dei fari anteriori, guardando però i numeri delle dimensioni degli spazi c'è sufficiente posto per poter cambiare la lampadina.

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 Oggetto del messaggio: Re: Un pò di numeri.....
MessaggioInviato: 30/11/2010, 13:32 
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Iscritto il: 23/02/2008, 14:44
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fokker100 ha scritto:
jjkfdk ha scritto:
fokker100 ha scritto:
Interessante...capisco solo che tra progettisti e piloti c'è un abisso incolmabile :mrgreen:
Buon lavoro :D


perchè?? sono curioso!! :D :D


Più che altro è una battuta :mrgreen:
Il lato serio di questa osservazione è che ci sono tanti modi di avvicinarsi al mondo aeronautico: tu parti dalle basi che portano a realizzare un progetto tecnico, io invece prendo quello che progetti tu e lo porto in volo (ma se la fusoliera è bilobata o no non è un gran problema :mrgreen: ).
A volte come pilota (con pochissima esperienza) trovo alcune soluzioni tecniche adottate su alcuni aeroplani un po'troppo complesse (un esempio è il propulsore TAE del DA40, un gioiello e un "delirio" insieme, o il suo impianto di alimentazione: il comando di Fuel Transfer è fatto in modo da dimenticarselo aperto, io non lo avrei mai progettato così :!: ).
Per un progettista magari la prospettiva è diversa...non so, tu che dici :?:


Mah sai....ci sono tanti punti di vista....io per esempio da aerodinamico farei le fusoliere larghe qualche cm...una decina ecco per non esagerare...le ali le farei con una lastra piana, spessa non più di qualche micron.....(1 micron è un milionesimo di metro, cioè un millesimo di mm).....poi devo sentire gli strutturisti che vogliono un'ala spessa 10 metri e una fusoliera bella grossa....poi c'è il direttore marketing che vorrebbe una fusoliera larga 20 metri....uff che "sboroni" tutte ste cose in grande....poi ci sono i motoristi e non ne parliamo....che vogliono mettere tanti motori grossi pesanti e aerodinamicamente dei ferri da stiro.... :evil: :evil: poi i passeggeri vogliono anche i finestrini!!! :evil: :evil: alla fine mi devo adattare....
La fusoliera bilobata è una rogna, perchè per calcolarmi la superficie esatta è abbastanza complesso....richiede così un modello di calcolo approssimato banale ma non esatto.
Comunque i dati che ho tirato fuori sono tutti coerenti, cioè è davvero possibile fare un'aereo così....tanto è vero che alla fine è quasi identico al a320....il mio progetto si basa su collaudatissimi modelli sviluppati dalla NASA che non ti fanno andare tanto in la con la progettazione. Cioè per intenderci, questo progetto non richiederebbe innovazioni sui materiali o suo motori, ma è possibile farlo con la tecnologia esistente oggi.
Sono in leggero disaccordo con te Jordy sul compito di un'ingegnere. Io penso che noi che dovremmo sapere maneggiare a dovere numeri formule e modelli, dobbiamo tirare fuori i numeri da dare poi allo specialista che ha il compito e le capacità di tradurre in pratica ciò che noi gli diamo da fare, o almeno questo è il compito del progettista.
Io nel mio esercizio di ideazione del mio velivolo sto facendo tutt'altro che teoria....tu per pratica cosa intendi? Il disegno al CAD del velivolo pezzo per pezzo, con le varie verifiche? Sulla progettazione di un velivolo quella parte normalmente è l'ultima fase del progetto, dove nel caso di un velivolo delle dimensioni del mio sono impiegate circa 8000-15000 persone per un tempo mediamente di 6-8 anni.....vi rendete conto che è una cosa che una persona sola può fare in circa 48000-120000 anni....un pò troppo. :mrgreen:

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 Oggetto del messaggio: Re: Un pò di numeri.....
MessaggioInviato: 02/12/2010, 11:09 
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Forse Jordy metteva in luce il fatto che spesso un ingegnere non è pilota (e viceversa) e quindi è normale che i progetti "numericamente perfetti" non possano trovare applicazione in campo pratico, perchè non rispondono ai requisiti effettivi di chi deve usare quella macchina.
Infatti molto spesso il pilota capo-collaudatore di un aeroplano, che segue il progetto in tutti gli sviluppi per poi portare l'aeroplano in volo, è anche ingegnere :wink:

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 Oggetto del messaggio: Re: Un pò di numeri.....
MessaggioInviato: 03/12/2010, 0:13 
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Il problema è che le cose numericamente perfette (a parte che non esistono...) ma non sono perfette se non sono realizzabili...e questo la teoria te lo dice, altrimenti il lavoro dell'ingegnere sarebbe totalmente inutile e tutto si realizzerebbe solo sul campo dal carpentiere che realizza il pezzo.....
Nel mondo aeronautico, almeno per quanto riguarda la progettazione, i modelli previsionali che usiamo sono altamente precisi, (per farvi un'esempio....io devo anche prevedere il numero del Crew dell'aeromobile, 2 piloti e 4 assistenti di volo, per poterne prevedere le spese e soprattutto il peso....e se considerate che questa è una fase di progettazione assolutamente iniziale si capisce bene quanto questo possa contare nelle fasi più avanzate....) anche perchè se così non fosse gli sprechi economici per fare tante prove e per pagare i tantissimi ingegneri che ci lavorano sarebbero soldi persi.
Cioè in poche parole, più si producono numeri che al lato pratico non danno dei risultati concreti più si perdono soldi.....e i costruttori di aeromobili che hanno il compito di produrre denaro (moltiplicatori di denaro, come ci definì il Prof.Piancastelli nella prima lezione che ho seguito con lui...) vogliono tutto ma non perdere 1 euro in più.

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