Eccomi a raccontare la settimana di vacanza nelle bellissime isole delle Seychelles, in compagnia di JoanaJoe.
Dopo qualche settimana di studi e ricerche con anche il buon Rod, la nostra scelta come isola in cui passare più giorni, è ricaduta in La Digue. Mentre a Mahè abbiamo passato l'ultimo giorno e mezzo.
EK94 piena a tappo in economy e full in business, mentre la first per mezz'ora è toccata a noi
Dopo poco più di due ore di viaggio, siamo sopra una parecchio perturbata Turchia
La first invece era vuota. Il buon Sebastien ci ha fatto passare una buona mezzoretta di relax.
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Avvicinamento in una sempre "poco luminosa" Dubai
Dopo 2 ore e mezza di transito, ci imbarchiamo nel 777 che ci porterà a SEZ. Con estrema sorpresa, scopriamo che è lo stesso aereo del BLQ-DXB. Mica facile
L'alba all'equatore, vale da sola il prezzo del biglietto.
E anche le nuvole danno spettacolo in avvicinamento a SEZ
Neanche il tempo di atterrare e fare le pratiche doganali, che siamo già a bordo della parte più bella del viaggio, ovvero il mitico Twin Otter della Air Seychelles. Il piccolo bimotore collega con più di 10 voli al giorno Mahè con Praslin.
La mitica manetta, l'unica, l'originale
Arrivati quasi per ultimi al check-in, ci troviamo verso il fondo. Ma ci rifaremo al ritorno.
Dopo circa 15 minuti di volo, inizia la discesa verso Praslin
Mi sono già innamorato di questo aereo. Un'altra "bandierina" immancabile da provare per un appassionato
Il terminal di Praslin
Ma la nostra meta finale non è neanche Praslin. Vogliamo un'isola ancora più piccola e con ancora meno gente. Quindi ci armiamo di aliscafo e dopo 20 minuti siamo a La Digue.
In questa isola non puoi noleggiare auto. Ha un'area di 10,08 km² e si gira benissimo in bici (giusto qualche strappetto, ma niente di che).
La nostra "camera" al La Digue Island Lodge
Intanto prendiamo confidenza con i tantissimi granchi presenti praticamente in ogni spiaggia
Una delle tappa imperdibili a La Digue è indubbiamente andare a Anse Source d'Argent. Una delle spiagge più sceniche e fotografate nel mondo. Una delle spiagge utilizzate anche nel set del film "Cast Away".
Per arrivarci devi passare da l'Union Estate, un’ex piantagione di cocco e vaniglia che permette di farsi un'idea del passato coloniale di La Digue. Bisogna pagare un biglietto d'entrata e francamente lo fai volentieri, in quanto cercano di preservare al meglio la flora e la fauna presenti.
Tra questi, una bellissima colonia di tartarughe
Si continua poi 5 minuti in bici, per arrivare poi al parcheggio e inziare a godersi lo spettacolo di Anse Source d'Argent.
So che sembrano le solite parole, ma le foto non rendono quanto ciò che vede l'occhio.
E un po' di snorkeling!
Bella, ma meglio stare a distanza di sicurezza. Per le bruciature ci aveva già pensato il sole
Pesci simpaticissimi che mi scortavano durante la nuotata. Ogni tanto smordicchiavano, ma dettagli
Il giorno dopo ci dirigiamo verso nord dell'isola, nella spiaggia di Anse Patates.
Già quì non c'è la barriera corallina e l'oceano ma sopratutto le correnti, sono più importanti.
E spostandoci verso nord est, la situazione è più o meno la stessa. Spiagge vuote ma scenari bellissimi.
Proprio quello che volevamo.
Però mi raccomando seguite le indicazioni dei cartelli per la balneazione, se no si rischia di fare la fine di un signor inglese che stava per lasciarci le penne.
Altre presenze fisse in alto tra alberi e pali della luce. Acchiappa insetti perfetti
Tantissime piante e fiori, che riempiono di colori l'isola.
Per rimanere in tema di colori, che dire dei tramonti? Il sole si nasconde dietro a Praslin, regalando momenti che ti lasciano a bocca aperta.
La gita più "impegnativa" ma assolutamente da non perdere a La Digue, è raggiungere la spiaggia di Anse Cocos.
Per raggiungerla, si arriva in bici a Grande Anse. Da lì poi inizia l'avventura a piedi passando per Petit Anse per poi inoltrarsi nella foresta per circa una 30 minuti di scalata e sucessiva discesa verso la spiaggia.
Il caldo e l'umidità si fanno sentire (nonostante giugno sia inverno e quindi meno umido), ma verrete ripagati da un posto magico e con poca gente.
Anche quì, come tutta la parte est dell'isola il bagno è vietato. Le correnti e la mancanza della barriera corallina rendono l'oceano pericoloso. Però ad Anse Cocos c'è una sorta di piscina naturale creata da degli scogli, come in foto
Con annesso pesce che guarda male
Il resto, bastano le foto...
E dopo la fatica nella foresta, un altro tramonto magico ci tiene a bocca aperta per 15 minuti
Dopo 5 giorni, torniamo a Mahè. Eccoci all'aeroporto di Praslin.
Stavolta al check in siamo arrivati per tempo e ho chiesto la fila 1B. Ho davvero poche foto, perchè sono rimasto incantato a guardare i piloti e tutte le varie procedure.
Cockpit
Però questo bellissimo arcobaleno non ci è sfuggito
Ci aspetta l'ultimo giorno e mezzo di vacanza nell'isola principale. Abbiamo una discreta voglia di perderci con i locali, quindi quale modo migliore di prendere il bus pubblico per andare alla capitale?
Esperienza mistica con i mitici bus Tata. Notare anche il sistema di condizionamento a bordo
La capitale da offirre ha davvero poco, ha un traffico pauroso anche perchè c'è solo una strada a una corsia per marcia.
Comunque un giro al mercato è una tappa fissa in ogni posto che visitiamo.
Inoltre volevamo vedere questo particolare tempio indu, il Arul Mihu Navasakthi Vinayagar, costruito nel 1992
E la zona del porto
La cucina è varia con le culture creole, indiane ed europee che si contaminano tra loro.
Non ho molte foto, ma giusto questo piatto che loro chiamano fish kebab.
L'ultimo giorno è quello della giornata di meteo che quando ti capita non puoi farci nulla. Uno scroscio d'acqua bella intenso ogni mezz'ora/ora. Difficile davvero poter fare qualcosa. Essendo inverno non ci lamentiamo, considerando che tra l'anno scorso e quest'anno è successo solo per un giorno.
Quì è la vista ad Anse Royal, dove all'orizzonte si vedevano arrivare tutte le nuvole. In fin dei conti un'esperienza anche questa
Giusto il tempo di riuscire a beccare a distanza decente i famosi pipistrelli delle Seychelles. Grandicelli e purtroppo sempre meno.
Ed è arrivato il momento di tornare a Bologna.
La Digue isola spettacolare. Se scegliete le Seychelles, non accontentatevi di fare la gita in giornata in questa isola.
Il terminal di Mahe non è chiuso verso l'esterno ed è davvero piccolo. Forse uno tra gli aeroporti più piccoli dove EK opera.
SEZ-DXB volo notturno, mentre il DXB-BLQ giusto un incontro ravvicinato con un Norwegian
E gli aeroporti di Rimini e Forlì durante l'avvicinamento
Grazie Seychelles!