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 Oggetto del messaggio: Re: Alla scoperta di Bologna
MessaggioInviato: 03/11/2018, 16:11 
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Dal punto di vista storico/sportivo c’è lo stadio Dall’Ara, dove vengono disputate le partite di calcio, quando gioca in casa, della squadra del Bologna FC

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by alberto cisotto, su Flickr

[Stadio Dall’Ara dall'alto]

Il Dall’Ara è il primo stadio costruito in Italia e fu usato come modello per la costruzione di tutti gli altri, fino a metà degli anni venti gli stadi erano dei campi con delle impalcature come tribune.
La costruzione dello stadio iniziò il 12 Giugno 1925, gli ordini furono impartiti da re Vittorio Emanuele III mentre l’idea dello Stadio Littoriale fu di Leandro Arpinati, vicesegretario del Partito Nazionale Fascista ed in seguito podestà di Bologna.
I lavori finirono un anno dopo circa e lo stadio Littoriale fu inaugurato da Benito Mussolini con la sua entrata a cavallo all’interno.
Lo stadio poteva accogliere circa cinquantamila persone, i muri furono realizzati con mattoni rossi e finestre ad arco, nel 1929 fu ultimata la costruzione della Torre di Maratona, presente nel settore opposto alla tribuna coperta, con nel suo pennone la statua che rappresenta la Vittoria alata con fascio littorio, mentre nella nicchia c’era la statua equestre di Mussolini. Infine lo stadio fu collegato all’antico portico di San Luca.
Lo Stadio Littorale fu un campo di livello internazionale, uno dei più grandi e moderni dell’epoca, nel 1983 fu cambiato definitivamente il nome in Renato Dall’Ara, in memoria del presidente che diresse il Bologna calcio dal 1934 al 1964.

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by alberto cisotto, su Flickr

[Torre di Maratona]

La Torre di Maratona fu costruita come simbolo della competizione e della resistenza degli atleti, innalzata nel luogo in cui avvenne l’esecuzione di Ugo Bassi. La torre è alta e larga poco più di 40 metri, composta da sei livelli con due terrazze panoramiche poste sui primi due livelli, al terzo piano si trova la sala comando dell’impianto luci dell’impianto sportivo. I piani son collegati da delle scale e due ascensori, uno interno ed uno esterno.
Sul pennone, oltre la statua, c’è la bandiera della Regia Marina.

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by alberto cisotto, su Flickr

[Stadio Dall’Ara, interno]

Dopo la ristrutturazione per i Mondiali di calcio del 1990, la sua capienza aumentò fino a poco più di 38000 posti a sedere, la curva nord fu intitolata nel 2009 a Giacomo Bulgarelli, capitano della squadra di calcio del Bologna FC, prima questa curva si chiamava Andrea Costa dall’omonima strada che passa adiacente quella parte di stadio, mentre la curva sud si chiama “San Luca”.

Principalmente lo Stadio Renato Dall’Ara viene utilizzato per eventi calcistici, ma viene ed è stato utilizzato anche per Rugby, Football americano, Atletica leggera, Pugilato e Ciclismo.
Inoltre si sono esibiti in concerto numerosi artisti musicali internazionali, come Vasco Rossi, Elton John, U2 e tanti altri.

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 Oggetto del messaggio: Re: Alla scoperta di Bologna
MessaggioInviato: 03/11/2018, 16:14 
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Un altro simbolo della storia sportiva di Bologna è il PalaDozza

Immagine20181030_202506
by alberto cisotto, su Flickr

[PalaDozza, interno]

Si tratta di una costruzione del 1956, progettata da Francesco Allegra, che oggi ospita gli eventi sportivi di pallacanestro, con una capienza attuale di 5570 posti a sedere.
Dedicato nel 1996 a Giuseppe Dozza, il sindaco di Bologna che ne volle la costruzione, è conosciuto come il "Madison" di Piazza Azzarita, prima le partite di basket venivano fatte nell'arena della Sala Borse.
Il PalaDozza è stato inaugurato con la partita internazionale Italia - polonia, conclusasi 70 a 54, il 2 Settembre 1956, per poi ospitare le principali squadre cittadine della Virtus e della Fortitudo fino agli anni novanta quando queste si trasferirono al PalaMalaguti (attuale Unipol Arena) di Casalecchio di Reno.
Nel 1999 la società della Fortitudo ottenne la gestione del PalaDozza per una ventina di anni e dalla stagione 2005/2006 è sponsorizzato dalla Land Rover e denominato come Land Rover Arena.

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by alberto cisotto, su Flickr

[Maxischermo, sopra al campo di basket]

L'anno successivo è stato ristrutturato aggiungendo, sopra il parquet di gioco, il maxischermo più grande d'Europa dove vengono visualizzate le statistiche delle squadre in campo e le immagini della partita stessa, proiettate in quattro schermi, intervallate da diverse pubblicità. Lo stesso hanno è stata eliminata la pista di atletica indoor che correva nel seminterrato dell'impianto.
la struttura possiede anche un maxischermo esterno che proietta direttamente su Piazza Azzarita, trailers sugli eventi del PalaDozza.
Nell'Ottobre 2009 la società della Fortitudo non pagò una rata del mutuo che aveva con il Credito Sportivo per la ristrutturazione dell'impianto, perciò il Comune di Bologna, in qualità di garante, versò oltre sei milioni di euro per sanare i debiti della società sportiva.
I mancati pagamenti da parte della Fortitudo Pallacanestro Bologna, costrinsero il Comune di Bologna a pubblicare un'ordinanza di sgombero per il PalaDozza nei confronti della squadra di basket bolognese, richiedendo l'immediata riconsegna dell'impianto.
Nel 2011 il Comune di Bologna consegnò le nuove chiavi della struttura al proprietario della Pallacanestro Budrio Giulio Romagnoli e, l'anno successivo il PalaDozza tornò a completa gestione comunale.
Dalla stagione sportiva 2013/2014, l'impianto ospita le partite casalinghe della Fortitudo Pallacanestro 103, l'erede della fallita Fortitudo Pallacanestro, mentre dalla stagione seguente ospista le partite casalinghe di Euroclub della Reggiana.
Dalla stagione 2017/2018 la squadra della Virtus Bologna torna a giocare le partite casalinghe al PalaDozza.

In questa struttura, oltre ad eventi sportivi, vengono effettuati anche concerti un esempio sono quello di Antonello Venditti, Ligabue, Muse, Luca Carboni e tanti altri.

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 Oggetto del messaggio: Re: Alla scoperta di Bologna
MessaggioInviato: 05/11/2018, 23:34 
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 Oggetto del messaggio: Re: Alla scoperta di Bologna
MessaggioInviato: 10/11/2018, 17:57 
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In questo "racconto di Bologna" ho messo numerose foto dove, in alcune, si vedono i famosi portici di Bologna che ne sono simbolo insieme alle numerosi torri della città emiliana.

ImmaginePortici via Farini
by alberto cisotto, su Flickr

[Portici di via Farina]

Bologna è la prima città al mondo con il maggior numero di portici, tutti insieme misurano in lunghezza più di 38 chilometri solo nel centro storico, contando quelli fuori porta si arriva ad una lunghezza di circa 53 chilometri. Sono considerati patrimonio dell'umanità dell'UNESCO.
La prima testimonianza dei portici risale al 1041, dove avevano lo scopo di aumentare gli spazi abitativi per far fronte al forte incremento della popolazione, dovuto all'arrivo di studenti e dotti presso l'Università di Bologna ed alla immigrazione dal contado.
Inizialmente furono ampliati i piani superiori delle case con la creazione di sporti in legno sorretti dai prolungamenti delle travi portanti del solaio e, in caso di forte sporgenza, da mensole dette "beccadelli". Con il tempo gli sporti aumentarono di grandezza rendendo necessaria la costruzione di colonne di sostegno dal basso, perchè non crollasse tutto, ed è così che nacquero i portici.
Nati in maniera spontanea i portici offrivano riparo dalle intemperie e dal sole, permettendo di percorrere le strade con qualsiasi condizione atmosferica, inoltre diedero la possibilità di espandersi alle attività commerciali ed artigianali e tenevano puliti i pianterreni.
Dal 1288 il Comune stabilì che tutte le case nuove dovevano essere costruite con il portico, mentre per quelle già esistente doveva essere aggiunto, dovevano essere alti e larghi almeno 7 piedi bolognesi (2,66 metri) per permettere il transito di un uomo a cavallo, misure non rispettate nelle zone più povere dove le altezze erano minori. Nel 1352 le misure furono aumentate fino a 10 piedi bolognesi (3,60 metri) per i nuovi edifici.

Inizialmente i portici furono costruiti in legno per poi essere realizzati in laterizio o pietra, oggi possiamo ancora ammirarne alcuni costruiti in legno risalenti all'epoca medievale.

ImmaginePortico Chiesa dei Santi Bartolomeo e Gaetano (foto dal web)
by alberto cisotto, su Flickr

[Portico Chiesa dei Santi Bartolomeo e Gaetano (foto dal web)]

Nella seconda parte del XVI secolo furono costruiti alcuni dei più importanti portici-loggia di Bologna come quello che sostiene e nasconde la Chiesa dei Santi Bartolomeo e Gaetano in Strada Maggiore ed il loggiato di Palazzo del Monte in via Galliera.
Alcune nobili famiglie della città vollero distinguersi e seguire la "moda romana" e chiesero la dispensa per evitare di costruire la propria casa con portico, un esempio ne sono i palazzi Davia-Bargellini, Fantuzzi, Bivilacqua, Bentivoglio.

ImmaginePortico Casa Isolani (foto dal web)
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[Portico Casa Isolani (foto dal web)]

Un esempio famosissimo di portico medievale è casa Isolani in Strada Maggiore, sorretto da altissime travi di legno (circa 9 metri) ed eretto intorno al 1250. Si tratta di una delle poche costruzioni civili bolognesi rimaste, risalenti al XIII secolo ed in stile romanico-gotico.
Altri esempi ne sono quelli di casa Grassi e delle case dirimpetto in via Marsala, casa Azzoguidi in via San Niccolò e casa Ramponesi in via del Carro.

ImmaginePalazzo e Corte Isolani
by alberto cisotto, su Flickr

[Portici di Palazzo e Corte Isolani, in piazza Santo Stefano]

Bologna è anche piena di portici rinascimentali, come quello laterale della Basilica di San Giacomo Maggiore in via Zamboni, il palazzo Bolognini-Isolani e le case Beccadelli in piazza Santo Stefano, le arcate decorate con motivi floreali del Palazzo del Podestà e l'altissimo portico "dei Bastardini" in via D'Azeglio, sede dell'orfanotrofio della città fino al 1797.
Un altro portico importante per Bologna è il Pavaglione, di cui ne ho già parlato, che fiancheggia la via dell'Archiginnasio e Piazza Luigi Galvani, inizialmente fu costruito in legno.
Fuori dalla cerchia delle mura c'è il portico più antico di Bologna quello degli Alemanni, lungo 650 metri con 167 archi e fu costruito tra il 1619 ed il 1631. Collega la Chiesa di Santa Maria Lacrimosa degli Alemanni a Porta Maggiore.
Anche del Portico di San Luca ne ho già parlato e si tratta del portico più lungo di Bologna ma anche del mondo con i suoi 3796 metri di lunghezza e 666 arcate, partendo dall'Arco Bonaccorsi a Porta Saragozza fino alla cima del Colle della Guardia dove vi è il celebre Santuario della Madonna di San Luca.

ImmaginePortico della Basilica di Santa Maria dei Servi (foto dal web
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[Portico della Basilica di Santa Maria dei Servi (foto dal web)]

Il portico più largo di Bologna è quello della Basilica di Santa Maria dei Servi, in strada Maggiore.
Il portico più alto è quello del palazzo dell'Arcidiocesi di Bologna, in via Altabella, di circa 10 metri di altezza.
Il portico più stretto si trova in via Senzanome, nel quartiere Saragozza, ed è largo 95 centimetri.

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