Ieri, accompagnando l'utente Uazzap ad una visita oculistica mi sono fermato in un luogo particolare di Modena.
La "Stazione Piccola" oggi nota come "Modena Piazza Manzoni" a lungo capolinea della ferrovia per Sassuolo, prima che questa venisse direttamente allacciata alla rete FS.
Una stazione monumentale e gigantesca. A chi non conosce la sua storia sembrerá sproporzionata.
Forse non tutti sanno che la stazione è il risultato dell'elettrificazione e trasformazione a scartamento ordinario della rete SEFTA (societá emiliana ferrovie tranvie ed automobili) che comprendeva diverse linee:
- Tranvia Modena-Maranello (con prolungamento mai completato per Pavullo)
- Ferrovia Modena-Vignola (con diramazione Spilamberto-Bazzano)
- Ferrovia Modena-Mirandola (con diramazione Cavezzo-Finale Emilia)
- Ferrovia Modena-Sassuolo
- Tranvia Castelfranco-Bazzano.
Una rete caratterizzata da alto traffico passeggeri e merci, con una lunga ed affascinante storia.
Purtroppo la rete non ha goduto di gestioni lungimiranti e non ha superato le sfide poste dalla motorizzazione di massa, venendo progressivamente ridotta al solo tratto Modena-Sassuolo.
Alla stazione piccola sono stati asportati i primi due binari e diversi fasci secondari di sosta, mentre ancora sopravvivono le officine.
Si respira un'atmosfera sonnacchiosa di altri tempi e resistono ancora elementi (come un paio di pali della linea aerea) risalenti al 1932.
Lascio parlare alcune foto.
Inutile pensare cosa avrebbero significato oggigiorno queste linee per la mobilitá locale se solo fossero sopravvissute.
Esterno
La fantastica sala biglietteria
Interno con i primi due binari asportati e dedicati oggi alle corriere
I binari: notate la palificazione originale in primo piano
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