Faccio il succo da una notizia dell'Agenzia Dire:
Scatta l'allarme per il passaggio di Bologna al digitale terrestre. Il 60% delle antenne sotto le Due Torri non e' idoneo alle nuove trasmissioni, afferma Gianluca Mazzini, direttore generale di Lepida spa, la societa' della Regione che si occupa delle infrastrutture di telecomunicazione in Emilia-Romagna. Dal 21 ottobre al 25 novembre ci sara' il passaggio al digitale terrestre anche della provincia di Bologna, "senza gradualita' il rischio e' di un aumento del divario tecnologico", il cosiddetto digital divide. Il problema, non riguardera' infatti solo la risintonizzazione dei canali, ma in molti palazzi bisognera' intervenire sull'antenna e in molte zone, soprattutto in montagna, serviranno impianti nuovi. Cambiando la tecnologia, i vecchi ripetitori smettono di funzionare e molte zone quindi resteranno scoperte dal segnale. L'adeguamento degli impianti sara' un intervento costoso e non e' chiaro chi dovra' farsene carico. Il problema grosso sono le antenne il 60% degli impianti a Bologna non e' idoneo. Il capoluogo e' il territorio piu' difficile e sfortunato di tutta l'Emilia-Romagna", dal momento che in altre province le antenne non idonee sono solo il 10%. Sono soprattutto le emittenti locali ad essere a rischio, perché servono grossi investimenti per fare il passaggio dall'analogico al digitale. In ogni caso molte zone rischiano di rimanere scoperte. Poi ci sono gli abusivi, che magari hanno installato un antenna in cima a un albero o su un palo della luce: dopo lo switch-off non vedranno piu' nulla. E' esclusa comunque la costruzione di nuovi tralicci, perche' costano 50.000 euro e non si farebbe in tempo. Gli enti locali dovranno anche farsi carico di informare i cittadini sui problemi a cui vanno incontro. Ai Comuni si chiede anche di attivare il volontariato per l'assistenza soprattutto agli anziani. Il livello di guardia contro le truffe andrà tenuto alto, che nellebaltre regioni sono state tantissime. In molti, infatti, hanno approfittato dello switch-off per spacciarsi da antennisti o messi comunali e svaligiare le case. Non mancano pero' gli aspetti positivi. Il passaggio al digitale terrestre e' infatti l'occasione per bonificare gli impianti sul territorio ed eliminare qualche antenna. Per trasmettere la Rai, ad esempio, invece dei tre impianti che servono ora (uno per canale) dopo lo switch-off ne bastera' uno soltanto. Inoltre, il passaggio al digitale permette di abbassare di quattro volte la potenza delle emissioni. C'e' poi la questione del tg regionale, che al momento e' visto dal 65% della popolazione in Emilia-Romagna, mentre Rai3 e' ricevuta dal 100% degli utenti. Il passaggio al digitale terrestre sara' l'occasione per aumentare la percentuale di persone che vedono il tg Rai dell'Emilia-Romagna e Lepida e' gia' al lavoro in questo senso con l'emittente di Stato.
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