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 Oggetto del messaggio: Alla scoperta di Bologna
MessaggioInviato: 19/09/2016, 12:29 
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In questo post vedremo e leggeremo a puntate la città di Bologna, il capoluogo dell'Emilia Romagna, ricca di storia, cultura ed importante punto di riferimento nel mercato, ma anche terra del buon cibo.
Seguite questo post che verrà aggiornato con foto, cenni storici e curiosità su Bologna! :D


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 Oggetto del messaggio: Re: Alla scoperta di Bologna
MessaggioInviato: 19/09/2016, 12:31 
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Località: Bologna
ImmagineBologna dall'alto
by alberto cisotto, su Flickr

[Bologna dall'alto]

I primi resti di civiltà bolognese sono stati ritrovati a Villanova, frazione di Castenaso, primo centro abitato dell’Emilia Romagna nell’età villanoviana.
Negli anni successivi fu abitata dagli Etruschi che la chiamarono Felsina, da qui la città divenne un centro urbano organizzato con abitazioni più complesse e simili a quelle trovate a Marzabotto, dove c’è anche un museo dedicato alla civiltà etrusca.
Felsina fu poi conquistata dai Boi, una tribù gallica del periodo celtico, questi furono sconfitti dai Romani che fondarono la colonia romana di Bononia.

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 Oggetto del messaggio: Re: Alla scoperta di Bologna
MessaggioInviato: 20/09/2016, 14:40 
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Località: Bologna
ImmagineMura selenite dentro all'Archiginnasio
by alberto cisotto, su Flickr

[Mura selenite dentro all'Archiginnasio]

Bologna è una città Medievale, all’epoca era protetta da una cinta muraria di selenite con quattro porte, in seguito ne furono aggiunte tre. Di queste prime mura difensive dell’antica Bononia si hanno pochi resti e anche poche informazioni, erano di forma quadrangolare e le prime quattro porte furono:
Porta Ravegnana o Porta Ravennate, situata nell’attuale zona di piazza Ravegnana, dove ci sono le Due Torri, sulla via in direzione Ravenna.
Porta di San Procolo o Porta Procola.
Porta Stiera o porta di San Sotero, si dice fosse posta in direzione Modena o su via Marsala.
Porta di San Cassiano o Porta di San Pietro, era vicino l’attuale Cattedrale.
Ne furono aggiunte altre tre:
Porta Nova di Castiglione.
Porta Nova, inglobata probabilmente nella torre Lapi.
Porta di Castello, da cui si accedeva al castello imperiale.
Di queste mura rimangono pochissime tracce, ad esempio in alcuni basamenti delle torri presenti in città, un pezzo lo si può trovare esposto dentro l’Archiginnasio.

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 Oggetto del messaggio: Re: Alla scoperta di Bologna
MessaggioInviato: 21/09/2016, 12:43 
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Località: Bologna
Nel 1200, con l’espansione della città, furono costruite altre mura: la Cerchia dei Mille.
La lunghezza della nuova cinta muraria era di circa 3,5 km, con 18 porte chiamate anche serragli o torresotti, perché ognuna di esse aveva una torre.
Di queste porte ne sono rimaste quattro integre, in origine erano le seguenti:
Serraglio di Strada Maggiore.
Pusterla del Borgo di San Petronio, detta anche Pusterla di San Petronio Vecchio o anche Pusterla della Paglia.
Serraglio di Strada Santo Stefano.
Torresotto di Castiglione, detto anche Voltone di Castiglione, è ancora visibile lungo la via omonima vicino al Teatro Duse

ImmagineTorresotto Castiglione
by alberto cisotto, su Flickr

[Torresotto di Castiglione]

Serraglio di San Procolo.
Serraglio o Pusterla di Val d'Aposa, detto anche Porta Mariana.
Pusterla di Sant'Agnese.
Serraglio del Borgo di Saragozza.
Serraglio di Berberia.
Serraglio di Porta Nova, detto anche Voltone di San Francesco o anche Serraglio del Pratello, ancora in parte visibile allo sbocco della via omonima su piazza Malpighi

ImmagineSerraglio Porta Nova
by alberto cisotto, su Flickr

[Serraglio di Porta Nova]

Serraglio di Porta Stiera.
Pusterla del Borgo delle Casse.
Serraglio del Poggiale.
Serraglio del Borgo di Galliera, detto anche Serraglio di Porta Galliera.
Serraglio di Porta Govese, detto anche Voltone di Piella o Torresotto dei Piella, è ancora visibile tra via Piella e via Bertiera.

ImmagineSerraglio di Porta Govese
by alberto cisotto, su Flickr

[Serraglio di Porta Govese]

Serraglio di San Martino dell'Aposa.
Serraglio di Strada San Donato.
Serraglio di Strada San Vitale, detto anche Voltone di San Vitale o "Torresotto di San Vitale", è ancora visibile lungo la via omonima dove si apre piazza Aldrovandi

ImmagineTorresotto San Vitale
by alberto cisotto, su Flickr

[Torresotto di San Vitale]

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 Oggetto del messaggio: Re: Alla scoperta di Bologna
MessaggioInviato: 22/09/2016, 12:53 
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Località: Bologna
L’ultima cerchia che è stata costruita a difesa di Bologna è la Circla che racchiude completamente la Cerchia dei mille. Essa è di forma poligonale e corrispondeva agli attuali viali, i suoi resti sono quelli più visibili nella città emiliana, era lunga 7,5 km circa ed aveva dodici porte tutte munite di ponte levatoio per attraversare il fossato che circondava la città.
Le dodici porte erano (visibili ancora oggi lungo la cerchia dei viali):

ImmaginePorta Galliera
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[Porta Galliera]

ImmaginePorta Mascarella
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[Porta Mascarella]

ImmaginePorta S. Donato
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[Porta San Donato]

ImmaginePorta S. Vitale
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[Porta San Vitale]

ImmaginePorta Maggiore
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[Porta Maggiore]

ImmaginePorta S. Stefano
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[Porta Santo Stefano]

ImmaginePorta Castiglione
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[Porta Castiglione]

ImmaginePorta San Mamolo (foto dal web)
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[Porta San Mamolo (foto dal web) ora ne rimangono solo le mura]

ImmaginePorta Saragozza
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[Porta Saragozza]

ImmaginePorta Sant Isaia (foto dal web)
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[Porta Sant Isaia (foto dal web) ora ne rimangono solo le mura]

ImmaginePorta S. Felice
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[Porta San Felice]

ImmaginePorta Lame
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[Porta Lame]

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 Oggetto del messaggio: Re: Alla scoperta di Bologna
MessaggioInviato: 22/09/2016, 13:00 
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Che belle le nostre porte! :oops:

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 Oggetto del messaggio: Re: Alla scoperta di Bologna
MessaggioInviato: 23/09/2016, 13:12 
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Località: Bologna
Come detto la Cerchia dei Mille era costeggiata dal fossato pieno d’acqua e questa arrivava dal fiume Reno, oltre ad alimentare il fossato l’acqua era utile anche come forza motrice per i mulini da grano e successivamente da seta.
A Bologna fu creato un sistema di canali per collegare la città al fiume Po, partendo dalla costruzione della Chiusa di San Ruffillo (sul torrente Savena) e quella di Casalecchio (sul fiume Reno)

ImmagineChiusa di Casalecchio
by alberto cisotto, su Flickr

[Chiusa di Casalecchio di Reno]

Il dislivello, da sud a nord, di circa 40 metri favoriva l’utilizzo dei mulini sfruttando la velocità dell’acqua, motivo principale per cui fu creato un sistema di canali che passavano attraverso il centro della città.
I canali principali sono ancora oggi visibili, anche se parzialmente interrati:

Il canale Navile, creato per la navigazione tra Bologna ed il fiume Po, con il suo Porto Navile

ImmagineCanale Navile
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[Canale Navile]

Lungo il Navile ci sono una serie di chiuse (sostegni) per regolare il livello dell’acqua, tra le quali quella del Battiferro

ImmagineChiusa del Battiferro
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[Chiusa del Battiferro]

Il canale Reno, distribuisce l’acqua in tutti gli altri canali

ImmagineCanale Reno
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[Canale Reno]

Il canale Savena, anche questo distribuiva l’acqua negli altri canali

ImmagineTorrente Savena
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[Canale Savena]

Il canale Cavaticcio, faceva funzionare i mulini ad acqua

ImmagineCanale Cavaticcio
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[Canale Cavaticcio]

Il canale delle Moline, anche questo per far muovere le pale delle ruote dei mulini ad acqua

ImmagineCanale delle Moline dalla finestrella di via Piella
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[Canale delle Moline]

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 Oggetto del messaggio: Re: Alla scoperta di Bologna
MessaggioInviato: 26/09/2016, 10:16 
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Località: Bologna
ImmagineTorrente Aposa (foto dal web)
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[Torrente Aposa (foto dal web)]

Collegato a questi canali c’è l’Aposa, un torrente naturale che passa sotto la città.
Come detto il Savena ed il Reno sono le principali fonti di alimentazione per questi canali, ma ci sono altri contribuenti, anche se con il tempo si sono mescolati all’Aposa, si tratta del Meloncello, Ravone, Vallescura e Grifone.
Il sistema di canali serviva anche per il commercio della seta, nel Medioevo l’allora Bononia era famosa per la produzione della seta grazie agli efficienti mulini ad acqua i “mulini alla bolognese”, che esportava via fiume, più veloce che via terra, in tutta Europa.

Un altro importante sistema di distribuzione dell’acqua è l’acquedotto romano, ancora oggi utilizzato.
Questo attingeva dal fiume Setta, i romani ritenevano che l’acqua di questa sorgente fosse di qualità migliore rispetto a quella del Reno, ed era lungo una ventina di metri con un dislivello di circa venti metri, passava da Casalecchio tramite gallerie sotterranee fino al fiume Aposa, dove una vasca di decantazione (castellum) schiariva l’acqua prima di distribuirla alla città ed alle terme mediante tubi di piombo o terracotta (fistulae aquariae).

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 Oggetto del messaggio: Re: Alla scoperta di Bologna
MessaggioInviato: 27/09/2016, 14:15 
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Località: Bologna
Dopo aver parlato del sistema idrico e delle mura difensive di Bologna, entriamo nel cuore del capoluogo emiliano, Piazza Maggiore

Immagine_DSC0382.JPG 1
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[Piazza Maggiore]

Nel 1860 Piazza Maggiore si chiamava Piazza Vittorio Emanuele II, con il suo monumento che nel 1943 fu spostato ai Giardini Margherita, anno in cui la piazza cambiò nome.

ImmaginePiazza Vittorio Emanuele II (foto dal web)
by alberto cisotto, su Flickr

[Piazza Vittorio Emanuele II (foto dal web)]

Piazza Maggiore è la prima ad essere stata costruita in Italia dopo la caduta dell’Impero Romano, è la principale circondata dai più importanti edifici della città medievale.

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 Oggetto del messaggio: Re: Alla scoperta di Bologna
MessaggioInviato: 28/09/2016, 11:26 
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Località: Bologna
A nord di Piazza Maggiore troviamo il Palazzo del Podestà

ImmaginePalazzo del Podestà notturna
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[Palazzo del Podestà]

Fu costruito insieme alla piazza come edificio per svolgere le funzioni pubbliche, per questo era la sede del podestà ed i suoi funzionari.
Attraversato da due strade che si incrociano sotto il Voltone del Podestà

ImmagineVoltone del Podestà da esterno
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[Voltone del Podestà]

ImmagineSoffitto Voltone del Podestà
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[Interno del Voltone del Podestà]

Il Voltone era noto come luogo dove venivano eseguite le impiccagioni, sono ancora visibili le travi a cui venivano fissate le funi. La particolarità dei quattro angoli del Voltone è che se ci si mette a parlare rivolti verso uno degli angoli, chi è rivolto verso quello opposto può sentire ciò che viene detto, sembra venisse utilizzato come luogo di confessione per i lebbrosi proprio per questa caratteristica.

ImmagineTorre dell'Arengo
by alberto cisotto, su Flickr

[Torre dell’Arengo]

Sopra al Voltone del Podestà c'è la “torre dell’Arengo”, con una campana (“il campanazzo”) che richiamava il popolo in caso di eventi straordinari.
All’interno del Palazzo del Podestà c’era l’aula di giustizia.

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Ultima modifica di Ciso il 24/04/2017, 10:49, modificato 2 volte in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: Alla scoperta di Bologna
MessaggioInviato: 29/09/2016, 10:38 
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In seguito fu costruito Palazzo Re Enzo, come ampliamento del Palazzo del Podestà

ImmaginePalazzo Re Enzo
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[Palazzo Re Enzo]

Questo palazzo è diventato famoso per essere stato la dimora forzata di Re Enzo di Sardegna, figlio di Federico II di Svevia, che fu fatto prigioniero durante la battaglia di Fossalta, dove i bolognesi sconfissero le truppe del Re che fu tenuto in prigionia prima nel castello di Anzola dell’Emila e poi a Bologna per ventitré anni.
Al piano terra del palazzo veniva custodito il Carroccio e le macchine da guerra, al primo piano c’erano gli uffici del pretore e la cappella, in seguito fu realizzata la Sala del Trecento, diventata poi archivio comunale.
Sulla destra del palazzo è rimasto l’accesso alla cappella di Santa Maria dei Carcerati, dove si recavano i condannati a morte.

ImmaginePalazzo Re Enzo e Piazza
by alberto cisotto, su Flickr

[Piazza e Palazzo Re Enzo]

ImmagineCortile palazzo Re Enzo
by alberto cisotto, su Flickr

[Cortile Palazzo Re Enzo]

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 Oggetto del messaggio: Re: Alla scoperta di Bologna
MessaggioInviato: 30/09/2016, 14:27 
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Ad ovest di Piazza Maggiore c’è Palazzo d’Accursio o Palazzo Comunale

ImmaginePalazzo d'Accursio e Sala Borsa
by alberto cisotto, su Flickr

[Palazzo d’Accursio]

All’inizio fu l’abitazione di Accursio, da cui appunto prese il nome, un giurista e maestro di diritto nello Studio Bolognese.
Fu la residenza degli “Anziani”, la massima magistratura del comune, diventò così la sede del governo cittadino.
In seguito fu aggiunta la Torre d’Accursio, dotata di orologio

ImmagineTorre d’Accursio
by alberto cisotto, su Flickr

[Torre d’Accursio]

Nella parte alta della facciata del palazzo c’è esposta un’opera in terracotta di Nicolò dell’Arca, “La Madonna di Piazza con Bambino”.
Il suo interno è diviso in sei sale:
La Sala del Consiglio Comunale, al primo piano.
La Galleria Vidoniana, dove son esposti dipinti, mobili e altre opere dell’Ottocento e primi del Novecento.
La Sala Farnese, al secondo piano, chiamata anche “sala regia” forse perché nell’attuale Cappella del Legato fu incoronato Re d’Italia Carlo V, le decorazioni di questa sala ripercorrono ciò che accadeva in città dal Medioevo al Seicento.
L’Aula Piana, fu costruita dal Cardinal Gaetano Bedini.
La Sala Urbana, ha le pareti ricoperte da affreschi con circa duecento stemmi, riferiti ai governatori dei legittimi pontefici della città dal XIV secolo in poi.
Sala Borsa, la famosa biblioteca del centro bolognese che sorge su antichi resti romani, forse coincidenti con il “foro” della città romana, visibili attraverso il suo pavimento trasparente

ImmagineSala Borse
by alberto cisotto, su Flickr

[Sala Borsa]

Dentro Palazzo d’Accursio sono conservati i documenti delle vicende storico-politiche di Bologna e c’è il Museo del pittore Morandi.

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 Oggetto del messaggio: Re: Alla scoperta di Bologna
MessaggioInviato: 04/10/2016, 9:46 
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A sud di Piazza Maggiore c’è la Basilica di San Petronio, la chiesa principale di Bologna

Immagine.
by alberto cisotto, su Flickr

[Basilica di San Petronio]

ImmagineBasilica San Petronio vista posteriore
by alberto cisotto, su Flickr

[Basilica di San Petronio, vista posteriore]

La sua costruzione è iniziata alla fine del 1300, doveva essere un tempio dedicato al Vescovo Petronio, attuale santo patrono di Bologna, e rappresenta il simbolo sia di fede religiosa che politica.
Nel progetto originale la Basilica doveva essere lunga 183 metri e larga 137 metri, a croce latina, a tre navate con cappelle laterali e quattro campanili.
Il costruttore della Basilica, Antonio di Vincenzo, è morto prima di terminare la sua opera, c’erano solo le due campate, le navatelle e le quattro cappelle laterali.
Venticinque anni dopo Jacopo della Quercia fu incaricato di decorare il portale maggiore (che si affaccia su Piazza Maggiore), opera che non fu terminata a causa della sua morte. Oggi possiamo notare che la facciata principale è fatta di due materiali e stili diversi

ImmagineBasilica di San Petronio facciata
by alberto cisotto, su Flickr

[Facciata principale Basilica di San Petronio]

Fu data la priorità alla costruzione di altri edifici attorno alla Basilica, fra cui l’Archiginnasio per dare una sede stabile allo Studium bolognese (antico nome dell’Università), fu costruito in un punto tale da dover sconvolgere la forma di come sarebbe dovuta essere San Petronio.
I lavori della Basilica finirono nel 1662, tra il cambio di vari costruttori e anche lo stravolgimento del progetto iniziale.
Il campanile possiede quattro campane la “grossa”, la “mezzanella”, la “piccola” e la “mezzana”, queste sono suonate manualmente dalle associazioni campanarie cittadine, secondo l’antica tecnica tradizionale bolognese. Una curiosità è che la “mezzanella” è detta la “scolara”, perché scandiva l’inizio delle lezioni universitarie all’Archiginnasio.

ImmagineCampanile Basilica San Petronio
by alberto cisotto, su Flickr

[Campanile della Basilica di San Petronio]

La Basilica ha in entrambi i lati una serie di finestre vetrate circolari, questo accorgimento permette l’entrata della luce in tutto l’arco della giornata.
All’interno della Basilica troviamo la Meridiana di Cassini, lunga circa 66 metri ed è tutt’oggi la meridiana più grande al mondo.
Al suo interno è custodito il più antico simbolo della fede cristiana in Bologna, le Quattro Croci.

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 Oggetto del messaggio: Re: Alla scoperta di Bologna
MessaggioInviato: 05/10/2016, 9:53 
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Ad est di Piazza Maggiore c’è il Palazzo dei Banchi

ImmaginePalazzo dei Banchi
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[Palazzo dei Banchi]

Fu costruito davanti alcune vie e botteghe già esistenti, infatti in alcuni punti dei portici che lo costituiscono si affacciano le strade storiche di Bologna. Al suo interno operavano banchieri e cambiavalute.
Da palazzo dei Banchi parte il portico più famoso della città, il “Pavaglione”, che collega Piazza Maggiore all’Archiginnasio.

ImmaginePavaglione dall'esterno
by alberto cisotto, su Flickr

[Pavaglione, visto dall’esterno]

ImmaginePavaglione
by alberto cisotto, su Flickr

[Pavaglione, visto dall’interno]

Il “Pavaglione” era considerato come il salotto della città, questo termine ha origine dalla fiera dei bachi da seta che c’era nel 1449 nell’attuale Piazza Galvani, questo mercato era sotto ad un tendone che veniva chiamato “Pavaglione” cioè padiglione o tenda.

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 Oggetto del messaggio: Re: Alla scoperta di Bologna
MessaggioInviato: 06/10/2016, 10:51 
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Dietro al Palazzo dei Banchi, troviamo l’antico Mercato di Mezzo, una serie di vicoli, che si affacciano su Piazza Maggiore tramite i portici, dove fin dal Medioevo c’era il mercato cittadino, infatti se percorriamo queste vie troviamo molte botteghe di prodotti tipici bolognesi e le vie riportano i nomi delle antiche attività commerciali (orefici, pescherie…)

ImmagineVia delle Pescherie Vecchie
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[Via delle Pescherie Vecchie]

ImmagineVia degli Orefici
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[Via degli Orefici]

Da pochi anni è stato aperto un edificio moderno sviluppato su due piani, chiamato Mercato di Mezzo e situato nell'omonima zona, che racchiude tante piccole aree dove poter acquistare e gustare i tipici prodotti Bolognesi.

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