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 Oggetto del messaggio: Re: Alla scoperta di Bologna
MessaggioInviato: 14/01/2018, 16:01 
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Chiesa del Sacro Cuore di Gesù

ImmagineChiesa Sacro Cuore
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[Chiesa del Sacro Cuore di Gesù]

La Chiesa fu costruita agli inizi del Novecento, poco dopo l'espansione fuori dalle mura della città da parte dei Salesiani di San Giovanni Bosco nel quartiere Bolognina, tutt'oggi i Salesiani gestiscono la parrocchie e le scuole.

ImmagineCupola Sacro Cuore
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[Cupola Sacro Cuore di Gesù]

Il Tempio del Sacro Cuore di Gesù si trova poco dopo il ponte di via Matteotti, in direzione nord, ed ha dimensioni molto grandi con l'enorme cupola alta 60 metri, e la facciata principale con la scritta "Divino Cordi Iesu Redemptoris" ed un mosaico raffigurante Gesù che indica il suo Sacro Cuore.
L'interno è composto da un'unica grande navata con quattro cappelle, sulla sinistra una dedicata alla Sacra Famiglia ed una a San Giovanni Bosco il fondatore dell'Ordine Salesiano, sulla destra una dedicata al Transito di San Giuseppe ed una raffigurante la Madonna col Bambino ed un Crocifisso. Il retro dell'altare è decorato da più di 130 vetrate.

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 Oggetto del messaggio: Re: Alla scoperta di Bologna
MessaggioInviato: 14/01/2018, 16:54 
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Sacro Cuore uber alles!

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 Oggetto del messaggio: Re: Alla scoperta di Bologna
MessaggioInviato: 15/01/2018, 13:24 
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Lorenzo BLQ ha scritto:
Sacro Cuore uber alles!


La nostra amata Bolognina! :D

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 Oggetto del messaggio: Re: Alla scoperta di Bologna
MessaggioInviato: 09/02/2018, 15:20 
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Non molto distante dalla Chiesa del Sacro Cuore di Gesù, troviamo Piazza dell'Unità, l'ultima piazza prima di allontanarsi dal centro di Bologna.

Sempre in zona, tra via di Saliceto e via Ferrarese, c'è il Parco della Zucca dove si può visitare il Museo per la Memoria di Ustica, realizzato dall'Associazione dei Parenti delle Vittime della Strage di Ustica ed aperto al pubblico a metà del 2007.

ImmagineMuseo memoria Ustica (foto dal web)
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[I resti del DC-9 Itavia (foto dal web)]

Al suo interno troviamo i resti dell'aereo DC-9 Itavia ricostruito, che fu colpito da un missile che causò la morte di 81 persone, oggi ricordate in questo museo.

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 Oggetto del messaggio: Re: Alla scoperta di Bologna
MessaggioInviato: 09/02/2018, 17:51 
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Tornando verso il centro, dal ponte di via Matteotti si vede la Stazione di Bologna Centrale, principale stazione ferroviaria del capoluogo emiliano.

ImmagineStazione Centrale da Ponte Matteotti
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[Stazione Bologna Centrale dal ponte di via Matteotti]

Si tratta di uno degli snodi ferroviari più importanti dell'Italia settentrionale, grazie al punto strategico in cui si trova, da qui si prosegue lungo la linea appenninica per Firenze e Roma, lungo la linea adriatica per Ancona, Pescara, Bari e Lecce.
Nel 1851 fu stipulato un accordo internazionale fra lo Stato Pontificio e l’Impero austriaco, questo prevedeva la costruzione di una strada ferrata da Piacenza a Firenze passando per Bologna, allora seconda città dello Stato Pontificio dopo Roma.
La Stazione Bologna Centrale è sempre stata dove la vediamo oggi, ovvero vicino Porta Galliera e all’ultima cerchia muraria.
Nel 1859 fu inaugurata la linea Piacenza-Parma-Reggio Emilia-Modena-Bologna, circa 150 km di ferrovia gestita dalla Società Ferrovie Alta Italia, con questa linea Bologna fu collegata direttamente con Torino e Genova, grazie allo snodo di Piacenza. Dopo un paio di anni fu costruito un ponte in legno sul fiume Po per permettere il collegamento tra Bologna e Milano, inoltre fu costruita la linea Bologna-Ancona gestita dalla Società Ferrovie Romane. L’anno seguente ci fu il collegamento con Ferrara, Pontelagoscuro e in seguito, grazie alla realizzazione del ponte sul fiume Po, ci fu la linea per Padova e Venezia. Nel 1864 fu inaugurata la Ferrovia Porrettana collegata con la linea Pistoia-Prato-Firenze.
Con la creazione di queste ferrovie la stazione di Bologna centrale diventò il nodo principale da nord a sud.
L’aumento del traffico ferroviario, soprattutto in direzione di Firenze, comportò il rifacimento della stazione.
Il nuovo progetto comprese la realizzazione del ponte dell’attuale via Matteotti ed il sottopassaggio dell’attuale via Zanardi, per permettere il passaggio di persone e carri senza intralciare i percorsi dei treni, la ristrutturazione del piazzale esterno l’attuale piazza Medaglie d’oro, che fungeva da smistamento dei viaggiatori da e per la città con due linee prima di omnibus e poi di tram, e dei fabbricati. Era presente anche la torre dell’orologio, distrutta dai bombardamenti durante la guerra. Il piazzale ferroviario aveva cinque binari per i treni passeggeri, coperti da una tettoia collegata direttamente al fabbricato adibito ai viaggiatori, e due binari di servizio per il transito dei treni merci. Sull’altro lato del piazzale c’erano dei capannoni ed il deposito locomotive, mentre a nord era chiuso dall’attuale via De’ Caracci.

ImmagineLocomotiva al d.l.f.
by alberto cisotto, su Flickr

[Dopolavoro ferroviario]

Il deposito locomotive si trovava vicino l’attuale via Stalingrado e fu parzialmente demolito per permettere l’elettrificazione della linea ferroviaria, i suoi resti possiamo trovarli alla sede del Dopolavoro Ferroviario.
L’elettrificazione fu fatta principalmente per favorire il traffico ferroviario della linea Porrettana, essendo in salita le locomotive a vapore facevano fatica a compiere il percorso, questa modernizzazione fece aumentare notevolmente il transito dei treni, rendendoli più veloci ed efficaci.
A Bologna fu creato il primo Nucleo Dirigenti Centrali d’Italia per gestire il traffico ferroviario.

Negli anni trenta Bologna Centrale fu migliorata nella sua struttura, la tettoia fu sostituita da pensiline, i binari del piazzale furono aumentati fino a sedici, fu costruito un doppio binario indipendente per lo spostamento dei locomotori dal deposito, furono costruite tre cabine elettriche per automatizzare gli scambi ed altre operazioni manuali.

ImmagineStazione Bologna-Arcoveggio (non più in uso) by alberto cisotto, su Flickr

[Stazione Bologna Arcoveggio]

Lo Scalo Merci di Bologna Arcoveggio, poco a nord del piazzale interno di Bologna Centrale, fu adibito allo scarico/carico delle merci destinate al Mercato Ortofrutticolo, grazie alla creazione di grandi impianti frigoriferi.
Furono installati dei convertitori reversibili al mercurio per recuperare l’energia elettrica generata dai treni che percorrevano la Direttissima (Bologna-Firenze) in discesa.

ImmagineScalo merci S. Donato dall'alto
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[Scalo merci Bologna San Donato, visto dall'alto]

Fino ad allora lo scalo Ravone accoglieva tutti i treni merci che sostavano a Bologna, ma dal 1941 fu attivata la Stazione di Bologna San Donato, all'epoca il più grande d’Europa, lasciando allo scalo Ravone solo il traffico merci locale e regionale.

ImmagineStazione Centale 1
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[Stazione Bologna Centrale e Piazza Medaglie d’oro]

Anche Piazza Medaglie d’oro fu ristrutturata con al centro una fontana, tolta dopo un pesante bombardamento che distrusse la stazione ed una vasta area circostante.
A fine anni sessanta fu introdotto l’impianto di Comando Centralizzato del Traffico (C.T.C. sigla internazionale), nato negli U.S.A. e primo in Italia, che permetteva a due operatori di gestire il traffico dell’intera Linea di Cintura (Bologna-Milano), mentre prima necessitava di decine di capistazione e ausiliari, successivamente fu inserito un C.T.C. per gestire il traffico della Galleria Appennino per poi estenderlo all’intera linea Bologna-Prato.

ImmagineStrage 2 Agosto 1980
by alberto cisotto, su Flickr

[Strage 2 Agosto 1980 alla Stazione Centrale di Bologna (foto dal web)]

Doveroso è il ricordo indelebile della strage del 2 Agosto 1980 quando alla Stazione Bologna Centrale, alle ore 10.25, fu fatta esplodere una bomba uccidendo più di 80 persone e ferendone oltre 200.
La parte di stazione distrutta è stata ricostruita, mantenendo lo storico orologio con le lancette ferme sulle 10.25 il momento in cui si bloccò a causa dell’esplosione…per non dimenticare quella tragedia.

ImmagineAV Bologna
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[Stazione sotterranea alta velocità]

Tra il 2008 ed il 2009 sono state attivate le linee alta velocità di Milano-Bologna e Bologna-Firenze, percorse da treni che possono arrivare ad una velocità di 300 km/h.

ImmagineStazione Bologna Centrale via Caracci
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[Stazione Bologna Centrale ingresso via De’ Carracci]

La maggior parte di questi treni sono accolti nella stazione AV sotterranea che fa sempre parte di Bologna Centrale, l’ingresso diretto lo troviamo lungo via De’ Carracci, ed ha quattro binari esclusivamente dedicati ai treni ad alta velocità. Per la sua realizzazione sono stati tolti cinque binari (i più lontani dal fabbricato della stazione) e, per smistare meglio il traffico ferroviario, sono stati aumentati fino a sette i binari del piazzale ovest, adibito ai treni regionali.
La stazione sotterranea AV è raggiungibile anche in auto tramite il tunnel della zona kiss & rider, vi si può accedere dalla zona dietro al "nuovo Comune", tra via De’ Caracci e via Fioravanti, ed ha un’uscita su via De’ Caracci ed una su via Serlio.

ImmaginePiazza Memoriale della Shoah
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[Piazza Memoriale della Shoah]

Nel 2016 è stata inaugurata la Piazza Memoriale della Shoah, all'angolo tra il ponte di via Matteotti e l'uscita della stazione AV di via Carracci.

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 Oggetto del messaggio: Re: Alla scoperta di Bologna
MessaggioInviato: 11/02/2018, 17:40 
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Vicino la Stazione Bologna Centrale, troviamo l’Autostazione.

ImmagineAutostazione
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[Autostazione]

Qui arrivano/partono gli autobus del servizio urbano ed extraurbano della provincia di Bologna, ora gestiti da TPER (Trasporto Passeggeri Emilia Romagna), ma anche autobus da tutte le principali città italiane ed europee. Inoltre è un centro di accoglienza per i bus turistici.

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 Oggetto del messaggio: Re: Alla scoperta di Bologna
MessaggioInviato: 16/08/2018, 16:02 
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Ferragosto in città. La nostra Bologna dai tetti è sempre uno spettacolo

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 Oggetto del messaggio: Re: Alla scoperta di Bologna
MessaggioInviato: 20/08/2018, 12:14 
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Davvero bella vista!!!! :shock: :shock: :shock: :shock: :shock:

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 Oggetto del messaggio: Re: Alla scoperta di Bologna
MessaggioInviato: 29/09/2018, 9:47 
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A Proposito di vedute dall'alto, bellissime, a sovrastare la città bolognese c'è il Santuario della Madonna di San Luca

ImmagineSan Luca dall'alto
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[Santuario della Madonna di San Luca dall’alto]

A sud-ovest dal centro di Bologna troviamo il Colle della Guardia con in cima il Santuario della Madonna di San Luca, è un luogo di culto cattolico mariano importante per la città emiliana, uno dei suoi simboli, al suo interno è custodita la Vergine con il Bambino detta “Madonna di San Luca”.
Il santuario si può raggiungere attraversando i portici che partono da porta Saragozza fino ad arrivare in cima, alle porte di San Luca.
I portici attraversano via Saragozza grazie all’Arco del Meloncello, da li in poi inizia la lunga e ripida salita.
La storia di questo Santuario è legata al dipinto della Madonna col bambino custodito al suo interno, dando origine alla leggenda sulla sua fondazione e diventando una meta di pellegrinaggio.

ImmagineSantuario San Luca
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[Santuario della Madonna di San Luca]

Attualmente il Santuario della Madonna di San Luca è costituito principalmente da una grossa cupola con sopra una lanterna, l’accesso principale è protetto da un avancorpo ovvero una sorta di porticato in stile ionico con un’enorme arco posto davanti l’entrata. Ai lati della facciata due portici curvilinei racchiudono il piazzale e terminano con due tribune pentagonali ad edicola. Affianco al portale d’ingresso troviamo due statue una di San Luca ed una di San Marco, mentre il lato sud è composto dal monastero domenicano ed il campanile.
All’interno, sopra l’altare, c’è il famoso quadro della Madonna col Bambino, numerosi affreschi ed opere.

ImmaginePortici San Luca
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[Portici di San Luca]

Alla fine del 1500 la via del colle della Guardia che porta fino al Santuario era fatta di ciottoli ed i pellegrini avevano l’abitudine di appendere le immagini con i Misteri del Rosario agli alberi presenti lungo il percorso, per questo motivo dopo cinquant’anni furono costruite quindici cappelle lungo la via.
Con l’aumento dei pellegrini furono costruiti i portici, per proteggerli dalla pioggia.

ImmagineArco del Meloncello
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[Arco del Meloncello]

Nel 1721 fu progettato l’Arco del Meloncello, costruito nel punto dove inizia la salita verso il Santuario.

ImmaginePortici via Saragozza interno
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[Portici di via Saragozza]

Il portico è formato da 666 archi e 15 cappelle ed è il più lungo al mondo (quasi 4 km), il tratto in pianura inizia dall’Arco Bonaccorsi, di fronte Porta Saragozza, ed arriva all’Arco del Meloncello da cui poi inizia il tratto collinare fino al Santuario, in quest’ultimo tratto troviamo le quindici cappelle poste ogni 20 archi. Lungo il portico troviamo lapidi ed epigrafi commemorative.
Si dice che il numero 666, gli archi del porticato, sia un simbolo diabolico, il “serpente” ovvero il demonio, sia per la forma creata dai portici sia perché terminando ai piedi del Santuario ricorda la tradizionale iconografia del diavolo sconfitto e schiacciato dalla Madonna sotto il suo calcagno.

ImmagineIcona Madonna di San Luca dal web
by alberto cisotto, su Flickr

[Icona della Madonna di san Luca, (foto dal web)]

Una volta all’anno “l’Icona della Madonna di San Luca” viene trasportata giù dal colle durante una processione a lei dedicata. Questa celebrazione nacque nel 1433, durante una primavera estremamente piovosa che rischiava di rovinare i raccolti il giureconsulto Graziolo Accarisi promosse la “discesa dell’Icona della Madonna col Bambino” per chiedere la grazia per la fine delle piogge davanti all’immagine attribuita a San Luca. Quando L’Icona entrò in città la pioggia cessò e si fece una grande festa con una processione di tre giorni per la città, poi si riaccompagnò l’immagine al Santuario. Da allora per voto cittadino queste celebrazioni furono ripetuto ogni anno.
Attualmente le celebrazioni iniziano il quinto sabato dopo Pasqua, dove l’Icona viene portata a Bologna attraverso il portico di San Luca in una processione di clero e fedeli fino a raggiungere la cattedrale. Il mercoledì precedente la “discesa” l’immagine viene portata processionalmente alla Basilica di San Petronio, da cui dal 1588 viene fata la benedizione alla città. L’Icona dopo una settimana, sempre con una processione, viene riportata al Santuario. Solo due volte non fu possibile l’Ascensione della Madonna di San Luca, nel 1849 durante l’occupazione austriaca del colle e nel 1944 durante la Seconda Guerra Mondiale.

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 Oggetto del messaggio: Re: Alla scoperta di Bologna
MessaggioInviato: 29/09/2018, 9:48 
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Nel 1888 per agevolare la salita dei pellegrini verso San Luca fu costruito un impianto per una funicolare parallela al porticato, ma questo funzionò per poco tempo.

ImmagineFunivia San Luca (foto dal web)
by alberto cisotto, su Flickr

[Funivia di San Luca (foto dal web)]

Nel 1928 la SACEF (Società Anonima Costruzioni ed Esercizio Funivie) costruì un impianto per una funivia, collaudata due anni dopo e aperta al pubblico il 21 Aprile 1931. Oltre che dai pellegrini fu utilizzata anche da chi abitava sopra al colle per arrivare in città.
La funivia aveva un impianto di 1328 metri con un dislivello di più di 220 metri, le cabine potevano portare fino a venti persone e la velocità era di circa 4 m/s. la stazione a monte era raggiunta con due campate, sorrette da un unico pilone di cemento alto 25 metri, mentre il capolinea a valle si trovava vicino la fermata Meloncello dell’ex tranvia Bologna-Casalecchio-Vignola.
Negli anni settanta la società che gestiva la funivia cominciò ad indebitarsi a causa dei lavori di manutenzione e la diminuzione di passeggeri che preferivano il trasporto privato. L’ATC, la società che gestiva il trasporto pubblico a Bologna, rifiutò la gestione della funivia, perciò nel 1976 la funivia fu demolita.

ImmagineResti pilone Funivia di San Luca (foto dal web)
by alberto cisotto, su Flickr

[Resti piloni funivia (foto dal web)]

Ancora oggi possiamo vedere i resti abbandonati della stazione della funivia sul colle, vicino al Santuario, e dei piloni di sostegno, mentre la stazione a valle è stata trasformata in condominio mantenendo la struttura originale.

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 Oggetto del messaggio: Re: Alla scoperta di Bologna
MessaggioInviato: 01/10/2018, 8:26 
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Ciso lancia un assist malizioso con la funivia di San Luca.
Proprio pochi giorni fa, è ritornata fuori la questione della funivia e del rimetterla in funzione.

Da un punto di vista potrebbe essere anche un'idea interessante, visto l'aumento del turismo in città.
Bisognerebbe capire l'impatto economico e se verrebbe realmente utilizzata.

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 Oggetto del messaggio: Re: Alla scoperta di Bologna
MessaggioInviato: 26/10/2018, 14:13 
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Un altro edificio storico presente a Bologna è il Cassero, gestito dall’associazione Arcigay

ImmagineCassero a Porta Saragozza
by alberto cisotto, su Flickr

[Cassero a Porta Saragozza]

Il 26 Giugno 1982 il cassero di Porta Saragozza fu concesso dal comune al “Circolo di cultura omosessuale XXVIII Giugno”, primo centro di politica e cultura gay riconosciuto in Italia.
All’interno del cassero troviamo il Museo della Beata Vergine di San Luca.

ImmagineCassero
by alberto cisotto, su Flickr

[Cassero Parco del Cavaticcio]

Proprio a Porta Saragozza nel 1985 nacque l’associazione nazionale Arcigay, la sua sede rimase li fino al 2002 anno in cui fu spostata vicino al Parco del Cavaticcio.
Quando l’Arcigay si trovava a Porta Saragozza durante la processione dell’Ascesa della Madonna di San Luca non ci si fermava più in quel punto e si proseguiva fino Porta Sant’Isaia, in seguito fu pian piano reintrodotta nel percorso.

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 Oggetto del messaggio: Re: Alla scoperta di Bologna
MessaggioInviato: 26/10/2018, 14:41 
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Poco distante dalla Stazione di Bologna Centrale, in via Fioravanti, nacque negli anni quaranta il Mercato Ortofrutticolo

ImmagineMercato ortofrutticolo [foto dal web]
by alberto cisotto, su Flickr

[Mercato Ortofrutticolo, (foto dal web)]

Questo luogo è nato per lo stoccaggio e distribuzione della frutta e verdura che arrivava a Bologna, la merce principalmente arrivava via ferrovia dall’adiacente stazione ferroviaria Arcoveggio poi veniva smistata e distribuita tramite carri e in seguito camion.
Con il passare del tempo fu trasferito all’interno dell’attuale CAAB, più in periferia, e le strutture presenti in via Fioravanti furono pian piano abbandonate.

Immagine20171117_192249
by alberto cisotto, su Flickr

[Fico Eataly World]

Attualmente, affianco al CAAB, troviamo Fico Eataly World, un nuovo mercato “a cielo aperto” con la possibilità di entrare, vedere, comprare e gustare i prodotti distribuiti dalle aziende che compongono il complesso.

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 Oggetto del messaggio: Re: Alla scoperta di Bologna
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Un altro mercato importante, dal punto di vista storico, per Bologna è il Mercato delle Erbe

ImmagineMercato delle erbe (foto dal web)
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[Mercato delle Erbe (foto dal web)]

Questo edificio fu progettato nel 1910 per ospitare le bancarelle dei commercianti ambulanti che erano state allontanate da Piazza Maggiore (dette le treccole).
Durante la Seconda Guerra Mondiale fu gravemente danneggiato e fu riaperto ristrutturato solo nel 1949. Nel secondo dopoguerra furono costruiti gli edifici sui cui si appoggia attualmente il Mercato delle Erbe.
L'interno presenta una pianta a croce greca con una struttura di copertura in ferro e vetro.
Dal 2014 è stato modernizzato con la presenza di ristoranti, bar, pizzerie, friggitorie e pinacoteche, pur sempre mantenendo vive le vecchie botteghe di frutta e verdura, salumi e carni, pani e dolci, e del pesce.

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ImmagineNuovi uffici Comune
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[Uffici comunali in Bolognina]

Dal 2008 parte degli uffici Comunali di Bologna si trovano in una nuova grande struttura nel quartiere Bolognina.
Questa nuova struttura, affianco all'entrata dell'ex Mercato Ortofrutticolo, è costituita da tre enormi palazzi di vetro nella nuova Piazza Liber Paradisus, zona adiacente all’entrata del “Kiss & Rider” della Stazione ferroviaria AV.

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