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Autore Messaggio
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Intanto si cerca di procedere

Dall’Ara, il nodo è la capienza
Versione 4.0 pronta a fine febbraio
Svelati alcuni rendering, club e Comune smentiscono. Zavanella: «I posti saranno circa 28 mila»

BOLOGNA - Arrivato quasi al termine l’iter preparatorio della lettera d’intenti che il Bologna invierà al Comune relativa allo stadio e alle aree compensative, il Carlino ha pubblicato alcuni rendering del progetto di restyling del Dall’Ara. Immagini e testi bollati dal club come non più attuali già dalla mattinata di ieri, in una lunga nota di smentita in cui la società rossoblù spiega di aver già effettuato gran parte dei lavori citati (gli spogliatoi, lo Sky Lounge nella torre di Maratona, l’area stampa) e di non avere ancora svelato il progetto finale di ristrutturazione, mentre gli interventi ancora da real i z z a r e « h a n n o s u b i t o importanti variazioni progettuali ».

Al Bologna ha fatto sponda l’assessore Matteo Lepore, che ha confermato la comunicazione del club. Insomma il Dall’Ara sarà diverso rispetto a quelle immagini, relative a disegni del 2015, e uno dei nodi più grandi da sciogliere riguarda la capienza. «Tema ancora da definire — spiega l’architetto Gino Zavanella, che cura il progetto — ma di certo quel numero di 23 mila non sarà quello finale. È un dato superato, la capienza sarà maggiore, probabilmente circa 28 mila».

Il Bologna ha consegnato alla Soprintendenza una versione aggiornata, ma ne esiste una terza già sul tavolo di Joey Saputo e Claudio Fenucci in cui vengono apportate alcune migliorie per raggiungere l’equilibrio richiesto tra sedute e aree dedicate al commerciale. Ciò che ha spinto il Bologna a ritoccare e cambiare le varie versioni è ovviamente la necessità di non far lievitare i costi — e questo obiettivo è stato raggiunto — garantendo anche il risultato finale: avere uno stadio moderno, comodo, con il giusto mix tra capienza e attività collaterali. Quando tutto sarà pronto, tra la fine di febbraio e i primi di marzo, partirà la lettera d’intenti al Comune e verrà realizzata una versione definitiva, una sorta di Dall’Ara 4.0 che dovrebbe poi essere fedelmente riprodotto nella realtà dai lavori di ristrutturazione, la cui partenza è prevista per l’estate 2019.

La capienza è ovviamente la questione più spinosa: il Bologna intende alzare il «load factor» — il parametro di riempimento dello stadio — senza precludersi l’opportunità di ampliare in futuro il numero di tifosi «dal vivo». All’interno, al Dall’Ara saranno aggiunti nuovi bar e ristoranti panoramici nelle bretelle che collegano gli angoli dei vari settori, mentre ancora non è definita per certo la copertura della fetta di tribuna sotto la torre di Maratona. «Al primo progetto consegnato alla Soprintendenza — prosegue l’architetto — abbiamo apportato modifiche rispetto alle interessanti richieste fatte dalla commissione ministeriale. Poi è stata realizzata anche una terza versione». Nel frattempo, sono quasi ultimati i lavori di restyling del centro tecnico di Casteldebole. Proprio ieri Zavanella era in città per supervisionare le opere finali: tutto dovrebbe essere completato a fine mese e consegnato al club.

10 febbraio 2017 © RIPRODUZIONE RISERVATA

http://corrieredibologna.corriere.it/bo ... 7310.shtml

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MessaggioInviato: 12/02/2017, 11:02 
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Si inizia anche a parlare dei terreni compensativi

Ai Prati di Caprara
ecco Despar e The Mall
In pista un supermercato e l’outlet di lusso nelle aree compensative legate al restyling dello stadio. Una newco per il progetto con Invimit e Sapaba

BOLOGNA — Verrà spedita entro la fine del mese la lettera con cui il Bologna comunicherà all’amministrazione comunale non solo di aver felicemente individuato le aree compensative, ma anche cose intende realizzarci e con chi. Siamo ai Prati di Caprara, i partner sono il gruppo Maccaferri e Invimit proprietaria dei terreni, un albergo, un centro commerciale e un outlet di lusso sono alcune delle opere che nasceranno nell’ex area militare a ovest dell’Ospedale Maggiore già dotata di Poc.

Non solo: il Bologna avrebbe già individuato anche alcuni degli acquirenti finali: Despar per quanto riguarda la grande distribuzione e The Mall per l’abbigliamento e la moda. Il marchio nato in Olanda nei primi anni 30 rinforzerà la sua presenza in città, dove al momento ha solo due punti vendita, mentre è una new entry quella dell’outlet di lusso (con tutti i marchi top, da Armani a Versace e con il Caffè Ristorante Gucci) che opera a Reggello, nell’hinterland di Firenze e che presto aprirà a Sanremo. Uno degli snodi più delicati dell’affaire Dall’Ara dunque si sta sciogliendo. Dopo aver superato positivamente lo scoglio Soprintendenza e ora quello delle aree compensative grazie alle quali il club rossoblù prevede di recuperare almeno il 30% dell’investimento finale (fra i 60 e gli 80 milioni), tutto è pronto per la presentazione entro l’estate del progetto esecutivo del restyling e l’avvio del conseguente percorso burocratico-edilizio.

Per l’inizio lavori occorrerà attendere il 2019, dopo il campionato europeo under 21. E in quel frangente, cioè per la stagione sportiva 2019-2020, la squadra rossoblù dovrebbe giocare lontano dal cantiere e al momento la prima opzione è il Braglia di Modena: i rapporti con la tifoseria gialloblù sono pessimi, ma con la stazione ferroviaria a 400 metri dallo stadio (biglietto a 3 euro circa, 20’ di viaggio) sembra la soluzione migliore. La svolta è avvenuta con i Prati di Caprara, quindi con una disponibilità di Invimit a partecipare al progetto e poi con il coinvolgimento della Sapaba di Maccaferri che da poco ha acquistato anche il Cierrebi, molto vicino al Dall’Ara e con possibili coinvolgimenti nel progetto. I tre soci, chi con capitale chi con diritti di varia natura (terreni e concessioni), dovrebbero condividere il rischio d’impresa di tutta l’avventura (quindi anche lo stadio) con una struttura socio-finanziaria, di fatto un fondo, per poi dotarsi di una società di gestione dell’operazione che segua tutti gli iter (un po’ come sta avvenendo per Fico).

http://corrieredibologna.corriere.it/bo ... 1235.shtml

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MessaggioInviato: 14/02/2017, 19:15 
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Interessanti le operazioni potenzialmente previste ai Prati di Caprara. Facendo il paio con FICO avremmo due aree attrattive di assoluto livello.

Per quanto riguarda lo stadio, non vedo l'ora di saperne di piú,
Importante sapere che la capienza sará nella fascia 27-30mila.

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“Quella che lei chiama Bologna, è un cosa grande, che va da Parma a Cattolica. Dove davvero la gente vive a Modena, lavora a Bologna e la sera va a ballare a Rimini. E' una strana metropoli, che s'allarga a macchia d'olio tra il mare e gli Appennini.”


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MessaggioInviato: 01/03/2017, 16:53 
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Altri importanti passi avanti.

BOLOGNA — Il sindaco dà il primo via libera a Saputo per la riqualificazione dello stadio. In una lettera al presidente del Bologna Calcio, infatti, Virginio Merola ha infatti risposto alla manifestazione di interesse ricevuta il 23 febbraio scorso.
LO STADIO E LE AREE CIRCOSTANTI — «Nella lettera al presidente Saputo, il sindaco esprime soddisfazione e vivo interesse per la determinazione manifestata dal Bologna FC 1909 di volere avviare un processo di ammodernamento dello stadio Renato Dall’Ara che, oltre valorizzare un così importante bene architettonico della città, possa portare a un miglioramento sostanziale dell’impatto che lo stadio stesso ha sul contesto circostante. Inoltre, aspetto fondamentale, la lettera del Bologna FC 1909 evidenzia un obiettivo che collima con quelli della giunta e, più in generale, della città: l’avvio di un’operazione che consenta una radicale rigenerazione delle aree attinenti allo stadio e della zona ovest di Bologna, sia sul piano urbanistico che della viabilità».

PRATI DI CAPRARA — Uno dei motivi più forti per cui l’amministrazione ha già dato il suo primo «sì» a Saputo è la riqualificazione dell’area dei Prati di Caprara, da anni ferma dopo il passaggio dell’ex area militare al Demanio e poi al Comune. «La proposta avanzata dal Bologna FC 1909 nell’ambito della Legge 147/2013 — scrive Palazzo d’Accursio — riguarda infatti aree strategiche che il Comune ha già inserito nel Piano operativo comunale per la rigenerazione dei patrimoni pubblici approvato dal consiglio comunale nel marzo 2016. Come ipotizzato dalla manifestazione di interesse presentata dal Bologna FC 1909 e come previsto dalla legge sugli stadi, la combinazione del progetto per l’ammodernamento dello stadio con quello per la trasformazione dell’ex area militare Prati di Caprara Ovest (gestita da un fondo immobiliare che fa capo a Invimit Sgr) e i relativi interventi per il miglioramento dell’accessibilità, consentiranno una valorizzazione in termini sociali, economici, occupazionali della zona».

TAVOLO TECNICO — A questo proposito, sottolinea il Comune, «sarà importante il coinvolgimento dei Quartieri, ai quali dovranno essere sempre fornite tutte le informazioni, così da permettere anche il costante coinvolgimento dei cittadini secondo le modalità che questa amministrazione è solita attuare, a cominciare dall’associazionismo sportivo presente nelle strutture interessate. Il Comune si dichiara quindi disponibile ad avviare un tavolo tecnico per lo sviluppo del progetto urbanistico complessivo e dei progetti di trasformazione».

PROSSIME TAPPE — Quindi adesso la palla ripassa a Saputo che dovrà presentare al Comune uno studio di fattibilità, «a valere quale progetto preliminare», corredato da un piano economico e finanziario. «La manifestazione di interesse del Bologna FC 1909 – dichiara il sindaco – apre la strada a un processo di rigenerazione urbana potenzialmente in grado di cambiare volto e di migliorare una vasta e importante area della nostra città. Come ho detto anche al presidente Saputo, che ho sentito telefonicamente questa mattina, sono certo che la collaborazione con il Bologna sarà intensa e proficua. Il Comune ha sempre puntato sulla ristrutturazione dello stadio Dall’Ara, un vero e proprio monumento allo sport, ed è significativo che questo iter prenda avvio proprio nell’anno in cui la gloriosa struttura compie novant’anni».

(Corriere di Bologna)

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“Quella che lei chiama Bologna, è un cosa grande, che va da Parma a Cattolica. Dove davvero la gente vive a Modena, lavora a Bologna e la sera va a ballare a Rimini. E' una strana metropoli, che s'allarga a macchia d'olio tra il mare e gli Appennini.”


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MessaggioInviato: 02/03/2017, 9:31 
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Anche quì non ci si sperava più!

Sarebbe un altro bel passo in avanti, non solo per lo stadio, ma per alcune aree che ormai sono diventate puro degrado.

Bologna ha una grande potenzialità nei prossimi cinque anni!

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