Ecco un breve resoconto del mio viaggio.
Di solito non do indicazioni di viaggio, ma data la meta penso possa interessare a molti.
Non esistono Tour operator italiani che vendano quest'isola (ed infatti non ho trovato italiani a St Maarten: e questo per me è un gran bene!). Ho provato ad organizzare il viaggio in autonomia come spesso faccio (albergo cercato via internet e volo con una tra KLM, AirFrance, AirCaraibes, CorsarFly) ma mi veniva troppo costoso.
Allora ho provato a rivolgermi ad alcun TO olandesi e francesi ed alla fine (un po' per i prezzi, un po' per l'assistenza) mi sono appoggiato a loro:
http://www.nouvellesantilles.com/Mi son trovato molto bene e, se vi capita, provateci.
N.B. in questo TR troverete foto fatte sia con le mie due Reflex che con la compattina ma anche con il BBerry. Talvolta la qualità è quel che è...
Veniamo al viaggio:
Si parte il 26 novembre da Trento destinazione MXP. Usciamo di casa alle prime luci del giorno e per poco non mi tocca spalare la rampa del garage per poter uscire!
C'è molta neve sulla A4, per fortuna i miei nuovi Pirelli Pzero lavorano alla grande ed arriviamo a MXP con buon anticipo.
Abbiamo tre borse, due bagagli a mano, una bimba di un anno ed il suo passeggino: gli spostamenti non sono agevoli e veloci!
Perciò lascio la famiglia al T1, parcheggio al Low Cost e torno al terminal da solo: questa è l'immagine di MXP dalla passerella
Ci aspetta il 319 LHI per CDG. Spendo solo una breve parola per definire la mia soddisfazione per aver volato con loro: mi sono trovato davvero bene ad un prezzo ottimo. Parlo di quelle piccole sfumature ed attenzioni nei confronti del passeggero che ti fan sentire un cliente e non un passeggero trasportato da A a B.
(Sarà che sono abituato a volare low cost/charter...)
Voliamo con "Genova", gli interni:
Arriviamo a Parigi, Terminal 1 (il cilindro di cemento). Neanche il tempo di aspettare il passeggino ed arrivare ai nastri che tutti i bagagli son già stati recuperati e gli altri passeggeri già spariti!
Ora dobbiamo trasferirci ad Orly da dove decolleremo la mattina dopo.
Per vari motivi scegliamo il trasporto di superficie (bus, 19 euro) ma la scelta si rivelerà sbagliata perché tra la neve che cade ed il traffico assurdo dei boulevard peripherique ci mettiamo una vita!
Prima che cali il buio tra un palo ed un TIR faccio un pezzo di Concorde
All'arrivo siamo talmente stanchi che decidiamo di cenare in albergo (mica male, però!) ed andare subito a nanna.
Sabato 27 novembre, Finalmente è ora di partire!
Un attimo prima del check-in faccio una foto all'Orlyval, la sopraelevata automatica che collega i due Terminal di Orly con la metro di Parigi.
Con un po' di ritardo, lasciamo Orly. La rotta è molto semplice: una retta drittissima dal nord della Francia ai Caraibi, il che vuol dire: 9 ore di oceano. Il 332 di AirCaraibes è in configurazione 3-3-3 daventi e 2-3-2 dietro. Niente IFE individuale nella parte anteriore dove siamo seduti noi (poco male, tanto i film sono solo in francese).
Alla fine il tempo lo passiamo guardando la bimba che dorme o facendole fare i suoi passetti lungo i corridoi.
Quasi inaspettatamente arriva il momento che tanto desideravo, ora tocca a me: questo è il mio turno di atterrare pochi metri sopra Maho Beach e farmi guardare con stupore dai clienti del Sunset!!!
Finalmente: ci siamo! siamo tutti e tre molto felici di essere a St. Maarten! (Io più di tutti come potrete immaginare...
)
Prendiamo la macchina a noleggio, recuperiamo le chiavi dell'appartamento e, visto che abbiamo 5 ore di fuso in più rispetto all'ora locale, mangiamo qualcosa ed andiamo a dormire.
La mattina successiva, la prima cosa che faccio è ammirare il panorama che si vede dalla nostra camera di letto al piano di sopra: non male!
Scendiamo al piano di sotto e cerchiamo di studiare la cucina: c'è proprio tutto, perfino l'angolo bar come a casa nostra!
Non abbiamo niente per colazione, bisogna fare la spesa... ma abbiamo veramente una gran fame!
Decidiamo allora di andare al Sunset a studiare la location e guardare i primi atterraggi.
Ecco il mitico e tanto sognato Sunset Beach Bar dall'interno:
Ed ecco la nostra colazione:
Ed ecco invece quello che si vede dal tavolo, da un qualunque tavolo!
Ma il Sunset non è certo l'unico posto da dove fotografare: questa è la spiaggia di Simpson Bay:
a chi non piacerebbe fare spotting in spiaggia???
...anche se dal quel punto ho visto un'immagine un po' inquietante...
Ecco il vostro spotter accanto al cartello che avvisa dei pericoli del Jet-blast
Alla piccola Margherita gli aerei piacciono molto (poteva essere diverso?). Ma la corsa di decollo di un MD80 è davvero troppo per le sue piccole orecchiette!!!
St Maarten, la parte olandese dell'isola (dove c'è l'aeroporto) è molto chiassosa, artificiale ed invasa dal turismo americano. La valuta prevalente è il dollaro e la lingua principale è l'inglese americano.
Ecco gli Yankees che festeggiano Natale in spiaggia:
Le targhe delle automobili della parte francese sono identiche a quelle in Francia, le targhe olandesi sono invece molto più carine!
La parte francese invece è caraibica allo stato puro ma molto legata alla madre-Francia sia per la cucina che la lingua.
E la valuta corrente è l'Euro.
La spiaggia di Grand Case
Quando vado in giro una foto alla birra locale la faccio sempre:
Pensiero di Margherita: ahhh! Che bel posto... caldo, mare, mamma e papà tutto il giorno, taaaanti aerei...
ma perché dobbiamo tornare a casa???
Un po' di immagini sparse di mare...
Del viaggio di ritorno poco da dire. Ho dormito tutto il tempo tranne durante lo scalo a Guadalupa (PTP) e per cena e colazione (ma mi hanno dovuto svegliare!) Questi gli interni di F-ORLY
Arriviamo alle 10 del mattino successivo. Il trasferimento a CDG questa volta è senza problemi di traffico, 319 LHI ("Roma") molto puntuale e poi a casa quando è ormai ora di cena.
E buon Natale a tutti!!!
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