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Isole Gili paradiso (e inferno) terrestre
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Autore:  Lodo [ 10/08/2018, 15:16 ]
Oggetto del messaggio:  Isole Gili paradiso (e inferno) terrestre

Ciao a tutti, come promesso ecco un breve report colpevolmente carente di foto (sono pigrooo) sul viaggio in Indonesia di quest'estate.

Il presupposto era particolare e intrigante: mio fratello e la sua compagna avevano deciso di sposarsi a Bali ed io+family e qualche amico li abbiamo raggiunti per celebrare e festeggiare.

Partenza da BLQ e arrivo a DPS via DXB, viaggio impegnativo con due bimbi di tre anni e mezzo e uno e mezzo ma Emirates ha una politica attenta nei confronti dei piccoli ospiti quindi fra check-in automatico con posto dedicato, gadget e culletta l'abbiamo sfangata senza troppe brighe.

Abbiamo trascorso solo due giorni a Bali con matrimonio annesso - organizzato dallo staff del Mandira Resort di Kuta in maniera magistrale - poi ci siamo trasferiti alle isole Gili - prima Trawangan poi Meno - a mezzo di uno sgangheratissimo traghetto pubblico, l'unico autorizzato a navigare a causa del mare grosso.

Gili T è la più grande e popolata delle tre ed è famosa per le spiagge ed il turismo sottomarino ma anche per la movida animata da esuberanti ragazzi australiani che - diciamolo - abbassano un pò il livello del turismo. Noi ci siamo concentrati soprattutto sulle spiagge e sulle immersioni, facendo fruttare il brevetto per i 40m: la barriera corallina purtroppo è distrutta dalla scriteriata circolazione delle barche fino a riva e chissà da quali altre piaghe, ma la fauna marina è spettacolare. Avvistati squali, calamari mimetici, pesci scorpione, sting ray, insieme a una miriade di coloratissimi pesci tropicali.

Dopo una settimana a Gili T salutiamo la compagnia - di rientro in Italia - e mi trasferisco con famiglia a Gili Meno, molto più autoctona e autentica, selvaggia, con pochi resort e un piccolo insediamento di locali.

ImmagineIMG_1869-10-08-18-16-00 by Lodovico Bevilacqua, su Flickr

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Autore:  Lodo [ 10/08/2018, 15:52 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Isole Gili paradiso (e inferno) terrestre

Trascorriamo quattro giorni di riposo in un posto da sogno con ritmi bucolici, ma decidiamo di rientrare a Bali con un giorno di anticipo per separare il viaggio dalle Gili a Denpasar - una vera sfacchinata se le fast boats non possono circolare come è avvenuto in tutti questi giorni e sei costretto a ricorrere ai lentissimi e scomodissimi traghetti pubblici - e il viaggio di ritorno in Italia.

Anticipo previdente ma non sufficiente dal momento che il terremoto ci ha sorpreso proprio il giorno prima della partenza. Premetto che c'era già stata una scossa interessante (6.4 magnitudo) una settimana prima, ma l'intensità con cui si era percepita nell'arcipelago era minima. Questa volta la musica cambia ed ecco cosa capita:

alle sette e mezza di sera siamo a cena nel bellissimo patio del resort separato dalla spiaggia da appena una cinquantina di metri contenenti una piccola piscina e un vialetto di sabbia. Prima ancora di percepire la rumba io vedo un cameriere che comincia a correre nella nostra direzione urlando "earthquake" e quasi contemporaneamente comincia la scossa accompagnata da un rombo assordante e pervasivo; istintivamente prendo in braccio il grande e urlo alla mia compagna di prendere la piccola e cominciamo a correre verso la spiaggia. La terra trema fortissimo e sembra di camminare su una materasso ad acqua, in più il sussulto è talmente forte che l'acqua esce dalla piscina scaricandosi su di noi e buttandoci a terra. Ci rialziamo e riusciamo finalmente a raggiungere la spiaggia, facendo attenzione a non sostare sotto i cavi elettrici - la corrente era saltata appena è cominciato il terremoto e la semioscurità rendeva tutto più difficile e inquietante.

Ci ricompattiamo in riva al mare, un locale dello staff è gravemente ferito e viene adagiato su di un lettino, altri due o tre camerieri sono feriti in maniera più lieve (fratture?) alle gambe, la tensione rimane altissima anche a causa delle continue scosse di assestamento. Lo staff è encomiabile: rischiando grosso entrano nel magazzino per prendere delle coperte da offrirci e una volta fatto l'appello (uno di loro mancava, spero che siano riusciti a recuperarlo) ci conducono verso una radura al centro dell'isola, dove convergono la maggior parte dei turisti e dei locali. Passiamo la notte all'addiaccio bivaccando nel campo, rimanendo la tensione molto alta anche a causa delle frequentissime scosse minori e dei crolli continui che si sentono intorno allo spiazzo.

Poco prima delle sei albeggia e possiamo dunque ritornare vero il resort per tentare di recuperare il recuperabile. La luce svela il danno: ogni singola parete, tetto, muretto, struttura in mattoni o calcestruzzo è crollata, hanno resistito solo il legno e il bamboo immagino per una elasticità maggiore. Le villette del resort sono semidistrutte e il tetto del patio è in parte crollato; con diverse rapide incursioni nelle nostre stanze riesco a recuperare quasi tutto e ci incamminiamo verso uno sperone dell'isola segnalato come meeting point per l'evacuazione. La marina militare ha mandato una lancia a recuperare i profughi e a mezzo di un piccolo gommone piano piano ci caricano tutti e ci portano al porticciolo di Lombok. La situazione sul posto è apocalittica: camion da lavoro caricano feriti più o meno malmessi per portarli all'ospedale, migliaia di turisti affollano la banchina disorientati e spaventati, noi riusciamo a saltare su un camioncino diretto a Mataram approfittando della gentilezza di alcuni autoctoni. Il viaggio ci porta attraverso alla distruzione più totale: l'80% degli edifici è crollato, i sobborghi della costa brulicano come formicai calpestati e scene di devasto ci ammutoliscono durante il tragitto.

Verso l'interno la situazione migliora; a Mataram prendiamo un taxi che in venti minuti ci porta al porto dei traghetti, dove ci imbarchiamo su un catrame fatiscente alla volta di Bali. Il viaggio è un delirio, con onde di metri che paiono dover rovesciare il nostro sughero ogni volta che si alzano, ma sentiamo di essere in credito con la sorte e rimaniamo tranquilli. Dopo 5 ore arriviamo al porto di Bali e dopo averlo contemplato per altre 3 ore a 2km di distanza a causa della rottura dell'argano dell'ancora prima e del traffico in entrata poi, sbarchiamo e prendiamo una macchina in direzione Kuta, dova abbiamo previdentemente prenotato un hotel per l'ultima notte. Il giorno seguente ci rilassiamo a Bali e la sera andiamo verso Ngurah Rai per imbarcarci alla volta di Dubai. Il viaggio di ritorno trascorre senza intoppi e all'una e dieci il touchdown del triplo ci riconsegna all'abbraccio di Bologna dopo tante peripezie e ricordi, belli o brutti che siano, comunque indelebili.

Un abbraccio a tutti, vi lascio con la testimonianza del terremoto raccolta la mattina dopo presso il nostro resort.

ImmagineIMG_1888-10-08-18-15-49 by Lodovico Bevilacqua, su Flickr

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Autore:  Lorenzo BLQ [ 11/08/2018, 13:15 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Isole Gili paradiso (e inferno) terrestre

Mamma mia che esperienza terrificante dev'essere stata.. i piccoli come hanno reagito?

Davvero pazzesco come in pochi secondi un vero paradiso si possa trasformare in un inferno.. Dove eravate voi quanto distava dall'epicentro?

Autore:  Ciso [ 12/08/2018, 7:33 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Isole Gili paradiso (e inferno) terrestre

Una bruttissima esperienza...in un attimo si passa proprio dal paradiso all'inferno

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Autore:  Lodo [ 12/08/2018, 14:36 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Isole Gili paradiso (e inferno) terrestre

I bimbi sono stati molto bravi, ovviamente più che lo spavento è stato l'assorbimento emotivo di tutte le ansie e le isterie che li circondavano che li hanno un pò stressati.

L'epicentro del sisma è stato nel nord ovest dell'isola, quindi proprio dalla parte delle Gili, così a occhio direi una ventina di kilometri da noi. Considerate che il danno è stato notevolmente aggravato dalla scossa minore della settimana prima che aveva già compromesso diversi edifici pur causando danni completi molto più lievi.

Autore:  Zanfo [ 14/08/2018, 16:46 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Isole Gili paradiso (e inferno) terrestre

Il tuo racconto è così ben dettagliato che ho il batticuore.

Speriamo che la zona possa riprendersi al meglio :cry:

Autore:  Lorenzo BLQ [ 19/08/2018, 16:37 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Isole Gili paradiso (e inferno) terrestre

Purtroppo le scosse forti continuano senza sosta :(

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