PUNTATA 1: 9-10 APRILE 2016Sono fatto così:
ho una lista preferenziale di posti in cui vorrei mettere piede (Nuova Zelanda, Yellowstone, Islanda, Alaska tanto per dirne qualcuno) e sono inizialmente scettico quando mi capita di dover programmare qualcosa che ne vada al di fuori.
Poi, però, succede che pur nello scetticismo io mi carichi come una molla, acquisendo informazioni su informazioni.
Finchè, fatalmente, non mi ingolosisco, finchè non mi immagino già sul posto.
In definitiva, che il posto sia in lista o no, accade che alla fine io sia sempre contento di viaggiare
Vicina o lontana che sia la meta, il viaggio è una delle cose più belle della vita e sono felice di avere l'opportunità di poterlo fare abbastanza di frequente.
Va bene, non dilunghiamoci oltre.
Succede che uno dei miei amici d'infanzia giunga a coronare il suo percorso formativo con una meritata laurea magistrale e se ne esca così: "Rod, mi piacerebbe un sacco che mi organizzassi un bel viaggio in Giappone, che ne dici
"
Penso, in maniera venale, che sia certamente una bella vendita
.
Mi metto all'opera, studio qualche itinerario e lo sottopongo alla sua attenzione.
"Ma... scusa, e tu non vieni ? "
"A dire la verità credevo che
..."
"Sei un ciaf*
andiamo tutti insieme!"
* il termine ciaf, secondo l'ultimo parere dell'accademia della crusca, è un semionomatopeico che indica con accezione benevola una persona che si macchi di momentanea cioccapiattaginePer farla relativamente breve, mi si accende la
e fiero dell'invito che non avevo colto nella sua implicità comincio ad entrare nel circolo virtuoso descritto in apertura fatto di immaginazione ed ingolosimenti e metto in moto la macchina
organizzativa.
Visto il mio mestiere ed i rapporti che mi legano a tutti, vanto l'incondizionata fiducia di tutti quanti e programmo a mio piacimento l'itinerario che ritengo più consono al nostro modo di vivere le mete ed al tempo a disposizione.
In questo mi è fondamentale, anche in virtù del mio tempo estremamente limitato, il supporto logistico di Alidays Travel Experiences dove trovo sempre persone estremamente competenti e che hanno vissuto la destinazione in prima persona, fornendo quindi un vero valore aggiunto.
Saremo in 4: il sottoscritto, la mia compagna (utente Uazzap), il laureato, il mio compagno di viaggio in Australia 2014.
Volare con LH+NH mi sarebbe costato qualche decina di € in più a fronte di diverse ore di viaggio in meno.
Chiunque altro avrebbe scelto questa soluzione probabilmente.
Io no
Nella duplice veste di operatore e di appassionato-affezionato al "mio" Marconi decido, invece, che non c'è occasione migliore per provare un collegamento che era diventato storico prima ancora di iniziare ad operare.
Scelgo quindi che il giorno 9 Aprile 2016 mi sarei trovato a questo check-in:
In tutta la mia vita non sono mai stato così emozionato per una partenza.
E sì che il B777 di EK, lavorando anche in piazzale, non era certo una novità per me, non in sè e per sè.
Però mi torna in mente quando anche solo 4-5 anni fa parlando fra di noi chiunque avesse mai farneticato a proposito di un volo di linea giornaliero simile sarebbe stato accolto con un "bav meno!".
Ora tutto questo è incredibilmente realtà e ci scopriamo nemmeno troppo sorpresi a constatare quanto il volo vada bene.
Tant'è.
Per l'imbarco Marconi Handling dedica un gate a First e Business ed un'altro all'Economy, imbarcando a gruppi.
La cosa, per quanto semplicissima, è evidentemente alquanto difficile da afferrare per tanti non abituati a volare e si crea un imbottigliamento notevole, accentuato dall'arcinota problematica di spazio della sala extra-schengen.
In futuro prossimo, con gli allargamenti già in progetto, queste situazioni di congestione sono finalmente destinate a sparire.
Nel frattempo siamo già sotto sua magnificenza
"Soccia s'è grosso!"
è stata una delle prime frasi ad aver accolto il primo atterraggio del triplo il 3 di Novembre 2015, e resta una folkloristica cantilena più o meno frequente ad ogni imbarco EK, d'altronde le dimensioni si notano tutte rispetto alla media di B737 o A320 family che costituisce la stragrande maggioranza del nostro traffico.
Si vola su A6-EGS, un giovanotto di 4 anni, configurato a 12/42/304.
Gli interni sono nuovissimi, con IFE "I.C.E." di ultima generazione dotato una quantità smisurata di contenuti fra cui scegliere (difatti la scelta di cosa guardare o ascoltare spesso porta via da sola più di un'ora
)
Come sempre quando volo su tratte intercontinentali tento di accaparrarmi le ultime file con posti da 2, ed anche questa volta ho successo.
Spingiamo in orario ed andiamo a decollare per 30.
Ottimo il servizio, che sarà costante e puntuale.
Prima di decollo ed atterraggio vengono servite le hot towels, la consegna del pasto e ritiro dei rifiuti è molto veloce, ed infine, prima dell'arrivo viene servito un gelato di Haagen Dasz.
Atterriamo a Dubai e sbarchiamo al finger.
L'aeroporto si presenta pulito, ordinato e dotato di indicazioni chiare e coordinate, l'ideale insomma per un transito. L'aspetto in sè non è nulla di particolare se paragonato ad altri grandi poli come ad esempio HKG o SIN.
Per motivi probabilmente anche climatici mancano grandi vetrate e fotografare non è facile.
Poco male, devastato come sono dal carico lavorativo della settimana pre-partenza, dormo come un sasso in attesa del mio successivo volo per NRT, dove sarà lui a condurmi.
Non ho preso la registrazione, ma la macchina per quanto ben tenuta ha diversi anni in più della precedente e li mostra tutti: nella comodità inferiore delle sedute con spazio leggermente minore e nel sistema di intrattenimento più lento.
Il confronto con il volo precedente è perdente, ma il prodotto di economy resta comunque assolutamente superiore alla media di altre compagnie.
Il volo sarà lungo una rotta a meridione dell'Himalaya e si rivelerà uno dei voli più turbolenti della mia "carriera", lo scombussolamento è senza tregua e rende difficile anche godere dei pasti e riposare bene.
Può succedere e non è colpa di nessuno, la meta finale è comunque un premio che vale tutto
Arriviamo a Tokyo alle 17:35 alquanto frastornati e sotto un non troppo benaugurante cielo plumbeo.
Siamo venuti per la fase finale della celebre fioritura dei ciliegi e non è esattamente il benvenuto che ci aspettavamo.
Scambiamo il nostro preziosissimo Japan Rail Pass, un abbonamento turistico vendibile solo al di fuori del Giappone e che consente viaggi illimitati su tutta la rete ferroviaria statale (eccezion fatta per pochi servizi top) inclusi gli Shinkansen, e ritiriamo un altro strumento fondamentale: un mini router wi-fi portatile che ci sarà di molto aiuto.
Narita è oltre 70km fuori città ed arriviamo al quartiere di Shinjuku quasi alle 21.
Il quartiere, che si affolla attorno alla stazione più labirintica e trafficata al mondo (oltre 2 milioni di utenti. Giornalieri!
) offre una quantità proporzionalmente illimitata (oltre 8000
recita Trip Advisor) di ristoranti di ogni ordine, cucina ed orientamento.
Scegliamo una piccola
rameneria e ci divertiamo ordinando dalle macchinette automatiche corredate da disegni e rappresentazioni del piatto. Si paga e si consegna poi il foglietto con l'ordine ai cuochi.
Per questo piatto gustoso e completo ho speso meno di 5€ e, al di là del costo, il primo impatto assoluto con un piatto giapponese del primo ristorante pescato a caso a Shinjuku è un diluvio di sensazioni, sapori e varianti completamente diverso rispetto a quanto siamo abituati nelle sfocate repliche occidentali (peraltro spesso opera di cinesi).
Sarà la suggestione, sarà la fame ma il piatto è eccellente.
Merita subito il bis.
Rifocillati, rincasiamo verso il Keio Plaza, l'hotel-città dove soggiorniamo.
Inizia a tirare un vento assassino.
Il meteo a Tokyo cambia con una rapidità impressionante. La temperatura crolla, piove.
E' il preludio ad una tempesta che farà volare via gran parte dei fiori di ciliegio della città
(lo scopriremo la mattina dopo)
Ma noi non siamo certo tipi da farci buttare giù per "due petali in meno"
Impossibile arrabbiarsi per quelle che, a tutti gli effetti, diventano cavolate (peraltro fuori dal controllo di chiunque) quando l'ultimo scorcio che gli occhi catturano prima di addormentarsi è questo...
(continua...)
Trip Report a puntate. Link a tutte le puntate successive a questa:
2) Tokyo quartieri Ueno, Marunouci, Ginzaviewtopic.php?f=7&t=13215#p1125492 3) Monte Fuji, Tokyo quartieri Tsukiji, Asakusa.viewtopic.php?f=7&t=13215#p1125818 4) Kanazawaviewtopic.php?f=7&t=13215#p11261265) Takayamaviewtopic.php?f=7&t=13215#p11266066) Kyoto e Naraviewtopic.php?f=7&t=13215&start=15#p11275387) Hiroshima, Miyajima, Okayama, Osakaviewtopic.php?f=7&t=13215&start=15#p1127658