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Autore Messaggio
MessaggioInviato: 10/12/2016, 15:44 
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Iscritto il: 06/12/2007, 15:28
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Raccontare della propria esperienza ad Auschwitz come se ci si trovasse davanti ad un altro classico Trip Report è pressoché impossibile. Le emozioni che si provano camminando in questo luogo sono indescrivibili, così tante e così diverse, talmente profonde che sarebbe difficile parlare di questa visita come se si trattasse un qualsiasi altro luogo, museo o città.

Queste sensazioni sono assolutamente soggettive per cui come consiglio personale non posso far altro che dirvi: andateci, visitate Auschwitz e provatele anche voi.

Questo preambolo serve perché la descrizione del più importante dei Lager nazisti avverrà in modo più distaccato e "storico", cercando di spiegare come funzionava, come era organizzato e, tramite qualche foto, come si presenta oggi, 71 anni dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale.



Auschwitz-Birkenau. Due nomi per lo stesso campo? O sono due luoghi diversi?
Auschwitz è il nome tedesco della località polacca situata vicino al Lager, Oswiecim. A sud della cittadina era situata una caserma dell'esercito polacco che suscitò molto interesse sin dai primi giorni della guerra, nel Settembre 1939 dopo che la Polonia fu sottomessa dalla Germania. Le SS decisero di riutilizzare la caserma, anche per la posizione strategica che la cittadina polacca aveva: alla confluenza di due fiumi e vicina ad un importante nodo ferroviario.
Il campo KL (KonzentrationsLager) Auschwitz I divenne operativo dal 14 Giugno 1940.
Birkenau, o Auschwitz II, era situato invece a ovest di Oswiecim ed è entrato in funzione nell'autunno 1941, si trattava del più grande campo della galassia di Lager.
In questa mappa si possono notare le dimensioni dei campi e la loro locazione
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Il campo di Auschwitz I, più piccolo, arrivò ad un massimo di 20.000 detenuti contemporaneamente: si trattava per lo più di prigionieri o intellettuali polacchi, mendicanti, omosessuali, testimoni di Geova ed ebrei. Più tardi anche migliaia di prigionieri russi furono portati sia al campo I sia a Birkenau.
L'entrata al campo è dominata da una delle insegne più conosciute della storia: "Arbeit macht Frei" - "Il lavoro rende liberi"
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Filo spinato ed elettrizzato attorno al campo
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Il filo elettrico delle recinzioni era luogo di numerosi suicidi da parte dei detenuti che correvano a lanciarsi contro di esso come gesto estremo di liberazione dalle torture subite
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Il campo era diverso in diversi casermoni, chiamati Block. Famigerato è il Block 11, quello delle prigioni sotterranee dove vennero fatti anche i primi esperimenti di sterminio per mezzo di un gas, lo Zyklon B, impiegato poi in vasta scala nelle camere a gas di Birkenau.
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All'interno dei Block oggi si trovano diverse di esposizioni fotografiche e non che aiutano a capire le condizioni di vita nel campo, com'era la vita dei detenuti, le attività quotidiane, le torture, etc... Tutto estremamente toccante.
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Centinaia e centinaia di foto delle vittime (quelle che vennero schedate, molti ebrei quando la guerra prese una brutta piega venivano eliminati il più in fretta possibile)
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Nella zona nord-est del campo era situato un crematorio con obitorio a fianco. L'obitorio venne poi trasformato in camera a gas, la prima. I corpi venivano poi cremati in questi forni anche 3-4 alla volta. Impressionante
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Altro punto straziante è il muro tra il Block 10 e il Block 11 (le prigioni) dove si trova questo muro dove centinaia di detenuti furono fucilati.
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Dopo Auschwitz I la visita si sposta a Birkenau o Auschwitz II. Questa è un'immagine aerea del Gennaio 1945, pochi giorni prima che il campo venisse liberato dall'armata rossa.
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Ciò che colpisce maggiormente sono le dimensioni enormi di questo campo: 2.5 x 2 Km di superficie. Ma questo è nulla.. il numero più importante è 1 milione e 100.000, è il numero presunto di persone che ha perso la vita qui.

Le dimensioni sono amplificate dal fatto che di molte baracche non è rimasto nulla se non le fondamenta e il camino.
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La Bahnrampe era il fascio di binari che entravano nel campo dove venivano fatti arrivare i treni carichi di prigionieri. Qui venivano fatte le selezioni: uomini, donne, persone da mandare direttamente alle camere a gas.
L'entrata dei binari nel campo.
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Birkenau è divisa in vari settori, nella parte ovest c'è probabilmente l'area più triste e commovente. Quella delle camere a gas.
Questo è il Krematorium IV, distrutto durante una rivolta del Sonderkommando (unità di deportati che collaboravano nella gestione dei prigionieri le SS) di Auschwitz il 7 Ottobre 1944.
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Laddove erano situate le camere a gas oggi c'è una spianata-memoriale. Per non dimenticare mai.
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La zona ovest del campo
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Non dimentichiamo
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Grazie a Beatrice e Andrea per molte delle foto.

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MessaggioInviato: 10/12/2016, 17:44 
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Iscritto il: 12/12/2007, 20:46
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report molto bello per la conoscenza ma triste per i fatti , mio nonno era rimasto li per circa 19 mesi ,poi fu liberato.

bel lavoro lorenzo.

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MessaggioInviato: 11/12/2016, 9:22 
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Iscritto il: 04/07/2008, 19:12
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Davvero interessante questo racconto, ma anche molto triste, soprattutto quando si leggono certi numeri e certe barbarie che venivano fatte e francamente non so come facevano anche solo a pensarle.
Grazie per la spiegazione e le foto e, come hai scritto, "non dimentichiamo" !

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MessaggioInviato: 12/12/2016, 13:50 
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Iscritto il: 05/10/2007, 14:15
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Pur fortunatamente non avendo vissuto quel peiodo, mi mette una angoscia tale sapere cosa siamo capaci di fare noi "umani".
Non che ora siamo liberi da fatti simili...

Grazie mille per questo report

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MessaggioInviato: 28/12/2016, 8:28 
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No, anzi...La differenza è che mentre allora era brutalmente più organizzata, ora lo è meno...

BTW, ho in programma di visitarli anche io, prima o poi e penso che ognuno debba farlo, per capire bene di cosa si è trattato, perchè a leggerlo sui testi scolastici o vederlo da Piero Angela e co. non se ne capisce veramente il peso.
Ma ci sei andato direttamente da Cracovia?

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MessaggioInviato: 28/12/2016, 11:33 
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Iscritto il: 06/12/2007, 15:28
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Località: Bologna
tHOmMY ha scritto:
No, anzi...La differenza è che mentre allora era brutalmente più organizzata, ora lo è meno...

BTW, ho in programma di visitarli anche io, prima o poi e penso che ognuno debba farlo, per capire bene di cosa si è trattato, perchè a leggerlo sui testi scolastici o vederlo da Piero Angela e co. non se ne capisce veramente il peso.
Ma ci sei andato direttamente da Cracovia?



Sì, in città è pieno di agenzie che organizzano la gita in giornata con costo variabile tra 70 e 130 zloty a seconda che si voglia o meno avere la guida, pranzo incluso, etc.. Al mattino appuntamento in luogo prestabilito, pullmino e via (1 ora e mezza di tragitto)

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MessaggioInviato: 30/12/2016, 1:35 
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Iscritto il: 06/11/2007, 21:38
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Ci sono luoghi che semplicemente ti opprimono con tutta la carica di storicità che si portano dietro, in certi casi altamente drammatica.
Sono spesso edifici che sarebbero perlopiù insignificanti ma che parlano. Talvolta urlano o sospirano.

La reazione che possiamo avere non può che essere totalmente individuale.

Fa male, a volte, vedere gente scattarsi selfie come se fosse in gita di piacere o comunque ridere e sorridere.
Sarò forse io che la vivo male, da grande appassionato di storia.

In ogni caso credo che siano emozioni che vadano provate sulla propria pelle, anche perché conoscere e ricordare è assolutamente necessario.

E pur con tutti i gravissimi problemi del nostro tempo, dobbiamo ritenerci fortunati di vivere in questa epoca.
Pur se libera da queste atroci barbarie è solo la nostra parte di mondo.

Grazie per aver condiviso questo report.

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“Quella che lei chiama Bologna, è un cosa grande, che va da Parma a Cattolica. Dove davvero la gente vive a Modena, lavora a Bologna e la sera va a ballare a Rimini. E' una strana metropoli, che s'allarga a macchia d'olio tra il mare e gli Appennini.”


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