Due settimane fa, io ed Eleonora, abbiamo fatto una vacanza in montagna, stavolta abbiamo scelto la Val D’Aosta, non ci eravamo mai stati.
Partenza sabato 7 mattino, niente levataccia ce la siamo presa comoda, siamo arrivati a La Salle verso le undici, al residence Villamour dove abbiamo pernottato per una settimana.
Lasciato le valige in camera ripartiamo per andare ad Aosta.
Dopo aver mangiato un panino al volo, visitiamo la piccola città valdostana.
La Torre dei Balivi, in origine era solo una torre poi furono aggiunti gli edifici circostanti, oggi è la sede dell’istituto musicale di Aosta
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Da qui si vedono i resti dell’unica facciata rimasta integra del Teatro romano…la città ha origini romane
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Arco Augusto
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Alcuni resti delle mura che proteggevano la città
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La piazza principale, con il Municipio
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La Cattedrale di Santa Maria Assunta e San Giovanni Battista
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Con i suoi due campanili
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Porta Pretoriana
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Collegiata di Sant’Orsola
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Nel tardo pomeriggio siamo rientrati a La Salle.
Stanchi un po' dal viaggio decidiamo di mangiare a pochi minuti dal residence, a "la Jolie Bergere" un hotel ristorante situato a Planaval un po' più su di La Salle...infatti si stava più freschi
La domenica mattina ci siamo svegliati presto e, dopo una ricca colazione, ci siamo diretti verso la cascata di Lillaz, si trovano all'interno del Parco del Gran Paradiso.
Nel sentiero che si percorre a piedi per raggiungere la cascata, si possono vedere alcuni tipi di rocce...un piccolo "percorso geologico"
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Ecco la cascata in tutta la sua bellezza...ed anche freschezza!
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Scendiamo verso un’area pic-nic dove ci siamo fermati a mangiare un panino
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Un piccolo laghetto presente nell’area pic-nic
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Finita la nostra “pausa pranzo”, torniamo alla macchina e ci spostiamo in una zona sempre all'interno del Parco del Gran Paradiso dove abbiamo fatto una passeggiata in mezzo alla natura, peccato che il sentiero era prevalentemente al sole e faceva molto caldo
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Verso sera rientriamo a La Salle dove siamo andati a cenare alla “Trattoria Cheverel”, provando qualche piatto tipico valdostano
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Il lunedì abbiamo dedicato la giornata alla visita di alcuni castelli, partendo dal più lontano rispetto a dove alloggiavamo…il Castel Savoia.
Si trova a Gressoney-Saint-Jean ed è stata la dimora di villeggiatura della Regina Margherita di Savoia
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La visita all’interno del castello è guidata e ci vengono spiegati i particolari ed i vari aneddoti storici legati a questa regale dimora.
L’accesso avviene tramite una porta di servizio, l’entrata principale sarebbe questa, con due scale ai lati che portano al piano superiore, e da sul salone d’onore
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A piano terra c’è anche un biliardo, la regina amava questo gioco e se ne fece portare uno nella sua sala giochi
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Attraversiamo poi la grande veranda semicircolare, con una vista meravigliosa su montagne e bosco circostanti
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Su camini, muri e porte, sono presenti i simboli che contraddistinguono da sempre la famiglia Savoia
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Al piano superiore si ha accesso anche alla camera da letto della regina
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Con affianco il suo bagno personale, da notare la divisione a parte dell’angolo wc
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E sull’altro lato un piccolo studio/scrittoio
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Terminata la visita torniamo all’auto, ci fermiamo sempre a Gressoney-Saint-Jean per pranzare al "Ristorante Carducci".
Dopo pranzo ci dirigiamo verso il Forte di Bard, situato nell'omonimo paese, che il lunedì è chiuso...perciò una foto solo dall'esterno
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Il forte è famoso anche perchè sono state girate alcune scene del film "Avengers: Age of Ultron", gli amanti dei film della Marvel se lo ricorderanno sicuramente
Ci rimane ancora tutto il pomeriggio a disposizione e decidiamo di visitare un altro castello che si trova sulla strada del ritorno verso il nostro residence, il Castello di Fénis, uno dei più famosi della Valle d'Aosta
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Iniziamo anche qui la visita guidata al suo interno.
Questo è il cortile interno di forma quadrata, dalla foto non si vede molto bene, ma in ogni angolo superiore ci sono delle grondaie che fungevano da raccolta dell'acqua piovana, infatti sotto alla pavimentazione c'è un'enorme cisterna in pietra dove veniva raccolta e conservata l'acqua piovana da utilizzare in casi di emergenza
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Proseguendo il giro all'interno del castello, troviamo la cucina con un enorme camino dove venivano cucinati anche interi animali grazie alla sua grossa capienza
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Al piano superiore c'è la stanza da letto, è normale trovare letti molto corti nei castelli, questo perchè nel medioevo si dormiva non completamente stesi, questa posizione ricordava la morte e serviva respirare meglio data la presenza del fumo che arrivava dai camini nelle stanze
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E torniamo a La Salle, per poi la sera andare a cena nella vicina Courmayeur
Cena al ristorante "Cadran Solaire".
Poi una passeggiata digestiva per il paese
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Il martedì altro giorno dedicato alla visita di qualche castello.
Il primo che abbiamo visitato è stato il Castello di Sarre che fu la dimora di caccia di Vittorio Emanuele II e Umberto I di Savoia
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Prima di iniziare la visita guidata si può percorrere il piano terra dove in origine c'era l'appartamento del principe ereditario, quello del custode e una sala da pranzo collegata ai locali di cucina, dispensa e cantina del piano sotterraneo, ora invece vi è una mostra dedicata alla famiglia Savoia
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Il plastico del castello
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Iniziamo la visita guidata, dal primo piano
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In questo piano troviamo la Galleria dei Trofei, decorata con centinaia di corna di stambecco come ordinato dal re Umberto I
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A seguito di questa Galleria c'è la Sala dei Trofei ornata sia da corna che da teste imbalsamate di stambecchi e camosci. Preciso che al tempo non veniva praticata la caccia come passatempo o sporto, ma perchè si necessitava della carne degli animali per mangiare...metto solo questa foto della Sala
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Proseguendo arriviamo al secondo piano, dove troviamo esposto il vecchio tricolore
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La Prima Sala dedicata a Vittorio Emanuele III ed Elena di Montenegro, la Seconda Sala dedicata ad Umberto e Maria Josè del Belgio, e la Terza Sala dedicata ai figli di Umberto e Maria Josè
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Terminata la visita faccio qualche foto all'esterno, c'è una bella vista da quà sù
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Il giardino del castello
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E le montagne dietro al castello, che furono territorio di caccia di Vittorio Emanuele II ed Umberto I
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Torniamo all'auto ed andiamo a Saint-Pierre, dove si trova il Castello Sarriod de la Tour
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Da qui si vede anche il vicino Castello di Saint-Pierre che sarà aperto al pubblico nel 2020
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L’interno del castello Sarriod de la Tour è abbastanza vuoto, rimangono pochi resti…un particolare molto interessante è il soffitto di questa stanza ornato da piccole statue o facce, ognuna con un significato diverso
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Questo castello da un lato era in comunicazione con il Castello di Saint-Pierre, dall’altro con il Cstello di Chàtel-Argent in posizione molto più arroccata e difficile da raggiungere, infatti le visite guidate vengono effettuate solo su prenotazione
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Pranzo veloce alla “Locanda dei Sognatori” e poi di nuovo in viaggio verso il Castello di Issogne
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Sotto ai portici del cortile interno ci sono molti affreschi che rappresentano i mestieri del tempo
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Sala da pranzo
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Cucina, nei boccali ci sono ancora i loghi delle birre di quell'epoca
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La stanza del tribunale, da notare gli affreschi ai lati...le colonne sembrano vere
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Terminata la visita siamo tornati al Forte di Bard, stavolta aperto al pubblico. Devo dire che esternamente fa la sua bella figura scenografica, ma internamente pensavo meglio…è praticamente stato svuotato ed adibito a musei per ogni suo piano (dove non si possono fare foto).
Per salire abbiamo utilizzato i tre ascensori panoramici, mentre per scendere abbiamo percorso il tragitto pedonale
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Alla base del castello si trova il borgo medievale di Bard
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La sera ci siamo fermati a cena a Morgex, al ristorante “La Locanda”.
Il mercoledì gita nella vicina Francia, a Chamonix.
Volevamo visitare la grotta di ghiaccio scavata nel fianco del ghiacciaio della Mer de Glace, ci si può arrivare tramite la ferrovia Chamonix-Montenvers a cremagliera per poi continuare con una funivia o un percorso a piedi. La stazione da cui parte la cremagliera è affianco alla stazione ferroviaria principale di Chamonix, in biglietteria ci viene detto che la grotta è chiusa per manutenzione….decidiamo comunque di prendere il treno a cremagliera ed arrivare su dove c’è la funivia (chiusa anch’essa per manutenzione).
Mi metto dal lato finestrino per fare qualche foto, la ferrovia in alcuni punti si affaccia da un lato proprio sullo strapiombo
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Arriviamo alla fine del tragitto della cremagliera ed ecco lo spettacolo che si può godere da una terrazza panoramica proprio davanti al Massiccio del Monte Bianco
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La funivia che collega la terrazza alla grotta di ghiaccio
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Troviamo anche una piccola galleria di esposizione di diamanti
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Percorrendo un breve sentiero arriviamo ad un'altra piccola mostra di foto e storia del ghiacciaio del Monte Bianco e di altri monti. Ci fermiamo a pranzare in un bar ristorante vicino, poi riprendiamo il treno a cremagliera per scendere in paese.
Qualche foto dal finestrino
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Una foto scesi dal treno a cremagliera, composto da due carrozze...un vero pezzo di storia per questa antica linea ferroviaria
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In questa piccola stazione ci sono esposte alcune locomotive, vagoni ed attrezzature ferroviarie che venivano utilizzate tra gli anni trenta e sessanta (so che Beppe, e non solo, apprezzerà
)
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Da dietro la stazione nuova di Chamonix si può vedere il Monte Bianco con la sua lunga lingua del ghiacciaio che scende per molti metri
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Una passeggiata per la città…nell’area vicino al campo sportivo troviamo una gara di scalata
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Il fiume Arve che attraversa il paese
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La Chiesa di San Michele
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Particolare di questo palazzo ornato da disegni
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Da Chamonix parte la funivia, “Funivia dei Ghiacciai”, che permette di arrivare fino in cima al Monte Bianco per poi scendere fino a Courmayeur
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La sera ceniamo al ristorante “La Calèche”
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Dopo una passeggiata serale torniamo a La Salle.
Il giovedì mattina siamo andati al Parc Animalier d’Introd, dove si può vedere parte della fauna e flora che popolano la Val d’Aosta, in un ambiente il più vicino possibile al loro habitat naturale
Ricci
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Camosci
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Marmotte
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Rapaci notturni…come questa coppia di Barbagianni
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Cervi
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Cinghiali
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Lepri
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Volpi
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Tassi
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Stambecchi
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Ad Introd, oltre ad esserci questo bellissimo parco naturale, c’è anche la Maison Bruil, un’antica casa rurale dove tutti gli spazi necessari per la sopravvivenza erano racchiusi sotto lo stesso tetto.
Al piano più basso, sotterraneo, c'era la stalla
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La cantina per conservare il vino ed i formaggi
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Una stanza dedicata alle verdure
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Al piano terra c'erano le stanze adibite alla cucina per produrre il pane ed altri alimenti
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Nel sottotetto si conservavano uova, frutta, salsicce e pane
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Terminata la visita, pranzo veloce con un panino...per poi andare al vicino Castello di Introd
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Questo castello oggi è abitato dal Conte Caracciolo di Brienza, ma parte della sua proprietà è aperta al pubblico per visite guidate.
All'interno delle mura del castello c'è un cortile, con al centro l'unica torre presente
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Il salone
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Si può anche salire in cima alla torre, da cui si ha un'ottima vista
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Affianco al castello c'è l'antico fienile
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Più vicina alla strada c'è la scuderia di costruzione rinascimentale, oggi casa di proprietà
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Aspettiamo il passaggio dei ciclisti che stavano percorrendo il giro della Valle d'Aosta
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Prima di lasciare Introd fotografo questo ponte costruito nel 1915 per collegare il capoluogo con il resto del comune ed il fondovalle
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Non avevamo ancora visitato il paese di La Salle, il nostro residence si trovava fuori paese, così decidiamo di fare una passeggiata prima di andare a cena
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Venerdì, ultimo giorno intero per noi in Val d'Aosta...decidiamo di andare a farci una passeggiata in località Thumel, che si trova all'interno del Parco del Gran Paradiso
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Avvistiamo anche delle marmotte (nella foto non si vede bene perchè lontane)
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Pranzo al sacco in riva al lago di Pellaud
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E nel pomeriggio ripartiamo.
Di ritorno verso il residence, facciamo una veloce tappa all'aeroporto, Aeroporto regionale della Valle d'Aosta "Corrado Gex"...sì, non c'è praticamente nulla...però...già che c'eravamo
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Unico ospite in piazzale era questo elicottero
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Ultima tappa prima di tornare a La Salle è stata il ponte-acquedotto romano, nel villaggio di Pont d'Ael
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La sera cena a La Salle al ristorante "Petit Gourmet".
Il sabato mattina lasciamo la bellissima e calda Val d'Aosta ed andiamo a Torino, una piccola tappa di un giorno da amici di Eleonora.
Passeggiata nel Parco del Valentino, attraversato dal fiume Po
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Monumento all'Artigliere
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Ponte Umberto I
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Vicino al centro, sulle sponde del Po, ci sono i Murazzi
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Poi inizia a piovere e continuiamo la passeggiata sotto ai portici del centro storico di Torino.
La domenica mattina siamo ripartiti verso Bologna, concludendo così una bellissima e rilassante vacanza.
La Val d'Aosta mi è piaciuta molto con i suoi meravigliosi paesaggi ed i suoi storici castelli, il clima era più caldo di quel credevo ma non importa...ci siamo comunque divertiti e rilassati!