La mattina del 2 di Gennaio per la nostra amica è tempo di tornare al lavoro, per l'ultima notte ci trasferiamo allo Sheraton Stockholm, strategicamente piazzato per raggiungere in pochi minuti la stazione ferroviaria e con tutte le principali attrattive a distanza di una piacevole passeggiata.
Dalla finestra della nostra stanza, l'ennesima vista dell'onnipresente Gamla Stan
Interessante questo aspetto: su tutte le rive cittadine è possibile praticare gratuitamente la pesca, vengono anche consigliate le zone ed i momenti più pescosi. Quanto mi piacerebbe catturare un bel salmone
Un fast food per pennuti di ogni ordine e grado è ben frequentato dagli avventori...
...anzi, è decisamente sotto assedio
Casomai qualcuno fosse smemorato, piccoli dettagli provvedono a ricordare il vigente sistema monarchico.
Tante imbarcazioni storiche sono ormeggiate attorno all'isoletta di Skeppsholmen sede del museo di arte moderna.
E' Natale, tempo di attrezzare polene in tema.
Da Speppsholmen la fermata del traghetto è su richiesta. Schiacciamo il pulsante ed in pochi minuti eccolo che arriva.
Ci porterà dall'altro lato della baia. Dove sorgono diversi musei ed il parco divertimenti Tivoli/Gronja Lund.
Uno spiraglio di sole illumina i moli, scattano numerose macchine fotografiche.
La bellezza delle linee primonovecentesche del Sankt Erik, ormeggiato a poca distanza dalla nostra destinazione principale di oggi: Il Museo del Vasa.
Il Vasa fu anzi E', un galeone risalente al 1628 epoca in cui la Svezia era in pieno periodo imperialista (periodo che sarebbe terminato attorno a metà settecento) per l'egemonia sul Baltico. Il Vasa doveva rappresentare figurativamente e concretamente l'espressione massima della potenza militare svedese.
Macroscopici errori costruttivi ed un pessimo zavorramento ne compromisero il bilanciamento, condannando il galeone ad un tragico ed immediato affondamento post-varo. Una incredibile figuraccia.
Figuraccia cui si pose rimedio definitivo nel 1961, grazie al magnifico (e splendidamente descritto nel museo) recupero del galeone, sottoposto poi ad anni di trattamenti conservativi per renderlo idoneo ad un'esposizione ai posteri.
E' enorme. Non c'è foto, non c'è inquadratura che possa rendere l'idea. Per un appassionato di storia come chi vi scrive, è un tuffo al cuore. Un vero e proprio viaggio nei secoli.
L'infinito castello di poppa.
Usciamo dal museo ormai a pomeriggio inoltrato ed andiamo a gustarci un'ultima cena a base di polpette svedesi per lei e cozze in brodetto, con patate fritte, per il sottoscritto.
Il mattino successivo la sveglia è presto. Prendiamo l'Arlanda Express ed attorno alle 07:30 siamo già in aeroporto.
Abbiamo il volo alle 9:00 ed intenzionalmente ci siamo presi 7h di scalo a Copenaghen, per "assaggiarla" prima di rientrare.
Il nostro 321 si presenta al gate.
A bordo saremo in una manciata, nonostante tutto viene fatto rispettare l'imbarco per file e l'ordine di entrare dalla porta posteriore scendendo in piazzale.
Sicuramente discutibile e poco flessibile, tuttavia indubbiamente è anche così che si educa l'utenza a rispettare le procedure.
Peccato che la tempesta Eleanor stia arrivando con tutta la sua forza. Il volo è un continuo balletto, atterrati a CPH, piove.
Piove a dirotto
Prendiamo la metro e scendiamo a Nyhavn.
Pranziamo rifugiati al calduccio con vista sul porto.
Tutto molto pittoresco.
Ovviamente buone le birre, ed ottima la possibilità di gestire i "picchi di carico" senza soluzioni di fortuna
Una splendida nave faro fa bella mostra di sè.
La metro è automatica, ovviamente non potevo mancare il posto del fu macchinista
Nel tardo pomeriggio imbarchiamo per Bologna. Ci condurrà lì un "sigarone", prima volta per me sul CRJ
LF ottimo, vuote solo le ultime 3 file.
Non sono stati giorni tranquilli per volare, affrontiamo l'ennesimo volo totalmente turbolento ed atterriamo in orario al fido BLQ a concludere anche questa esperienza.