In questo articolo scrivono tutto sulla nuova alitalia,ma ci sono anche tante cavolate,tipo che l'alitalia ha 240 aerei....
scrivono anche le basi che avrà l'alitalia e tra queste non c'è bologna
Nuova Alitalia, ecco il piano
pochi voli a lungo raggio
Una hostess Alitalia
LA nuova Alitalia che nascerà dalle ceneri del suo fallimento e dalle nozze con AirOne sarà una compagnia in scala ridotta, "focalizzata su breve e medio raggio". Molto più piccola della somma dei due predecessori (il 36% di aerei e il 28% delle destinazioni in meno) ma anche più economica (il costo del lavoro dovrà calare da 1.200 a 705 milioni già nel primo anno). Destinata a perdere ancora nel 2009 - il rosso operativo dovrebbe assestarsi a 260 milioni - ma con l'obiettivo nel 2013 di guadagnarne 200 e consentire ai nuovi soci - contabilizzano un po' sibillini gli advisor - di "uscire dall'investimento dopo 4,5 anni" con un ritorno medio tra il 14,1% e il 25%.
Il futuro delle nostra aerolinea di bandiera è chiuso in un fascicolo ad anelli di poco più di ottanta pagine. Copertina in cartone blu, titolo in bella evidenza - "Progetto Fenice" - e a fondo pagina il logo degli autori, Intesa San Paolo e Banca Imi. Grafici e tabelle su cui in questi giorni stanno lavorando agli ultimi ritocchi Rocco Sabelli e Roberto Colaninno e che disegnano il primo identikit della creatura destinata a nascere - se tutto va bene - tra pochi giorni.
Le condizioni dell'offerta. La cordata italiana farà una proposta "per i nuclei valorizzabili di Alitalia ed Air One" grazie al miliardo di euro stanziato dai soci. L'operazione è vincolata a quattro condizioni: l'individuazione delle attività in salute di Alitalia, l'accordo con i fornitori, l'intesa con i sindacati e la certezza che "persone, attività , passività e contratti" non previsti dall'acquisto resteranno a capo della vecchia società . In sostanza a Commissario e stato.
Il network. La nuova Alitalia partirà con il profilo basso. Si concentrerà - scrive il piano Fenice - "sui voli a breve e medio raggio che contano per l'85% del traffico italiano", creando "un network punto a punto". Sparisce - almeno fino alla partnership internazionale - il concetto di hub. L'attività sarà "decentrata su sei basi" (Milano, Roma, Venezia, Torino, Napoli e Catania) con "conseguente dislocazione del personale sul territorio". Nascerà "un campione nazionale, leader sul mercato domestico, con ambizioni intercontinentali da sviluppare grazie a un'intesa internazionale". Il numero di destinazioni dovrebbe crollare dalle 195 circa del 2008 alla 140 dell'anno successivo. Per l'alleanza sono in pista Air France e Lufthansa. Se dovesse passare l'ipotesi francese, Fiumicino dovrebbe avere 12 destinazioni a lungo raggio contro le 3 di Malpensa. In caso di scelta tedesca, Milano avrà dieci voli intercontinentali e Roma 5.
Perimetro e flotta. La nuova Alitalia nascerà molto più snella della sua antenata. Nel perimetro aziendale dovrebbero entrare piloti, assistenti di volo, manutenzione line e light e l'handling. Restano fuori manutenzione pesante, call center e informatica. Il cargo dovrebbe essere "valorizzato", cioè venduto. La flotta scenderà da 240 aerei circa a 153 già nel 2009. La newco comprerà una serie di aerei da Alitalia (c'è un'ipotesi di rilevarne 43 per circa 770 milioni accollandosene più di 500 di debiti) o li affitterà dalle aziende di leasing. E prenderà in affitto una parte degli Airbus Air One. Le macchine a lungo raggio dovrebbero scendere da 27 a 18.
Tagli a costi e personale. Il piano non quantifica gli esuberi, da definire nei negoziati sindacati-governo. Ma indica qualche cifra che consente di avere un'idea dei sacrifici che saranno chiesti al personale. Il costo del lavoro dovrà ridursi del 40% nel 2009, molto più del taglio del 28% all'offerta, grazie anche "a un nuovo contratto per tutti". Le ore lavorate per equipaggio dovranno salire del 30% nel primo anno. "Il network sbagliato penalizza l'efficienza degli equipaggi", spiega il progetto ricordando che la produttività dei piloti (posti offerti per milioni di chilometri) è di 27 a testa, il secondo peggior dato in Europa dopo Austrian e molto meno del 49 di Lufthansa. Anche gli aerei dovranno essere utilizzati meglio: oggi - spiega un grafico - volano 8,7 ore al giorno contro le 11,4 di Air France. Terapia d'urto anche per i costi amministrativi che pesano per l'8% sui ricavi Alitalia contro il 3% Lufthansa.
Il fronte del nord. "Malpensa verrà rivalorizzata in funzione anche di interventi strutturali". In realtà - soprattutto in caso di accordo con Air France - Milano rimarrà con un numero irrisorio di destinazioni intercontinentali. Il destino di Linate dipenderà dalla scelta del partner. Comunque è previsto un deciso ridimensionamento che nel caso estremo potrebbe lasciare al Forlanini solo la navetta Milano-Roma.