VolaBologna Forum

E' a rischio il progetto per lo sviluppo dell'aeroporto, l'accordo territoriale che ha disegnato i confini del futuro Marconi per aiutarlo, sotto il profilo urbanistico, a raggiungere i suoi obbiettivi di crescita, tra i quali i possibili "10 milioni di pax" nel periodo 2022.
Il deputato di An Pdl Enzo Raisi, ha infattitra le mani i documenti ricevuti in risposta a una sua interrogazione alla commissione trasporti della camera, dove appunto chiedeva diversi chiarimenti sul documento, firmato da Regione, Provincia, Comuni di Bologna e Calderara, e da SAB.

E li -afferma l'onorevole-le informazioni sono precise.
Primo: all'ENAC, l'ente che dovrà approvarlo, non è mai arrivato il piano di sviluppo.
secondo:la Difesa afferma che quel progetto non tiene conto della presenza del presidio militare e che non va bene. Insomma , cosi com'è quel progetto non si fa.

L'accordo territoriale, firmato il 15 luglio, è articolato su più punti ed interventi. Tra questi la realizzazione di una nuova aerostazione passeggeri e l'allargamento del territorio occupato dallo scalo da 242 a 312 ettari.
E' proprio questa espansione, però aveva avvertito Raisi, taglia fuori il presidio militare che non avrà più accesso diretto alla pista.
Concetto sottolineato anche dalla Difesa: il progetto di ampliamento dell'aerostazione civile impedirebbe l'accesso alla pista di volo, utilizzata dai velivoli dell'Esercito.
Questo costituirebbe un grave impedimento al reparto militare e quindi è necessaria una revisione del progetto.
Nella lettera firmata ENAC viene invece spiegato che non è stata presentata nessuna ipotesi di piano di sviluppo aerportuale, nonostante i solletici.

Duro il commento di Raisi che dice, si è delineato un progetto senza fare i conti con chi doveva approvarlo, ENAC appunto.
Va all'attacco della presidente di SAB Giuseppina Gualtieri:" Deve dimettersi, per come ha gestito la situazione.
Si è costruito un progetto, lo si è presentato e poi si scopre che chi ne è responsabile non ne sa nulla. Anzi qualcuno come i militari, chiede di modificarlo".
L' onorevole aveva avvertito infatti, che il piano di sviluppo andava prima esaminato da ENAC, oltre che dai responsabili delle strutture militari presenti nell'area aeroportuale.


Resto del Carlino

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azz.....quanto lo odio

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http://it.youtube.com/watch?v=z2BY9qsiV0M

Strano che qualcuno non mettesse dei paletti ad un progetto così tanto ambizioso ed importante per lo sviluppo della città di Bologna.
A quanto pare, questa mentalità chiusa alle innovazione, al progresso, l'è dura a morire. Non basta vedere coi propri occhi come in termini di infrastrutture siamo rimasti indietro di almeno 30 anni.
Bologna deve prendere esempio dalle moderne città europee come ad esempio Barcellona, Madrid, Monaco e tante altre, e non restare malinconicamente a guardare dalle foto com'era bella la nostra città all'inizio del secolo passato (dove però qualche spunto potremmo comunque prenderlo, basta guardare Piazza Maggiore e le rotaie del tram - per certe cose erano più moderni allora).

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Si fosse Cecco com'i' sono e fui,
torrei le donne giovani e leggiadre:
le zoppe e vecchie lasserei altrui.

Cecco Angiolieri

AEROPORTO DI BOLOGNA: NESSUNO STOP ALLO SVILUPPO

In relazione a quanto riportato nei giorni scorsi da alcuni quotidiani, la società Aeroporto G. Marconi di Bologna precisa che il proprio Piano di Sviluppo non ha mai subito interruzioni per presunte carenze nel rispetto degli obblighi nei confronti di Enac e del Ministero della Difesa.

In proposito, la società ritiene utile rendere noto quanto segue:

- il Piano Industriale di Sab, pur non richiedendo approvazioni da parte di Enac, è stato presentato ai referenti nazionali dell’ente in via informale prima della presentazione ufficiale al territorio e alla stampa;
- l’atto che invece richiede formale approvazione da parte di Enac è il Masterplan, che come previsto e annunciato pubblicamente nel febbraio 2008 prevede un importante lavoro tecnico avviato già dai primi mesi dell’anno e che ha portato ad incontri operativi con i referenti di Enac a Roma. Il lavoro realizzato con il supporto di società specializzata è ormai completato e verrà consegnato ufficialmente seguendo il percorso di approvazione stabilito da Enac e comune a tutte le società di gestione aeroportuale.
- Diverso è il tema dell’Accordo Territoriale recentemente siglato da Sab con gli enti locali. Si tratta di un documento di pianificazione urbanistica che definisce il perimetro del polo funzionale. Come ben chiaro nel testo dell’accordo, esso riguarda la programmazione degli aspetti urbanistici di pertinenza degli enti locali e non interviene in ambiti di specifica competenza degli enti di settore.
- In merito alla presenza dell’importante presidio militare nell’area adiacente l’aeroporto, la società sottolinea che il Piano Industriale di Sab e l’Accordo Territoriale rispettano appieno i confini attuali delle aree militari e non prevedono nessuna richiesta di riduzione o spostamento degli spazi. Per ciò che riguarda il passaggio degli aeromobili e degli elicotteri militari dalle aree di loro pertinenza a quelle civili aeroportuali si precisa che Sab nei mesi recenti ha studiato le modalità per garantire la servitù di passaggio area militare-area civile tutt’ora in essere. In vista della nuova configurazione aeroportuale prevista al 2022, è stato contattato l’ufficio infrastrutture dello Stato Maggiore dell’Esercito e si è concordato di dare avvio a settembre ad un tavolo tecnico per le opportune verifiche.

Sab, mai interpellata direttamente da chi ha denunciato i supposti problemi sopra citati, auspica che tali chiarimenti siano utili ad evitare fraintendimenti o strumentalizzazioni.

Bologna, 1 agosto 2008
L’UFFICIO STAMPA SAB