No alla fusione, il Marconi scarica Forlì e RiminiLo scalo non vuole accollarsi i debiti delle due società romagnole: a maggio il cda dovrebbe ufficializzare il rifiutoBOLOGNA - Nel risiko delle fusioni Bologna abbandonerà al loro (triste) destino Rimini e Forlì. Una mossa nell’aria da tempo e che dovrebbe essere ufficializzata a inizio maggio, forse già mercoledì 2. La scelta quindi non è ancora stata messa nero su bianco ma ormai il futuro degli scali romagnoli sembra sempre più segnato.
La loro ancora di salvezza non arriverà da sotto le Due Torri. Il consiglio d’amministrazione del Marconi si è riunito lunedì e ha esaminato i dati di bilancio dell’anno passato e, soprattutto, la relazione dell’advisor sulla possibilità di creare un’unica società a due (a tre) degli scali regionali. A quanto pare lo studio che è stato presentato spiega che Sab, la società di gestione dello scalo bolognese, non avrebbe nessun vantaggio a farsi carico delle perdite del Ridolfi forlivese (circa un milione nei primi due mesi dell’anno) e del Fellini di Rimini che, comunque, non avrebbe inviato tutta la documentazione necessaria per la relazione.
Nei prossimi giorni il documento verrà mandato anche agli azionisti del Marconi: Camera di commercio (50,5%), Comune di Bologna (16,75), Provincia (10) e Regione Emilia-Romagna (8,8). L’assemblea dei soci dello scalo bolognese, invece, si dovrebbe svolgere il 2 maggio. All’ordine del giorno l’approvazione del bilancio 2011 e poi proprio la discussione sulla relazione che è stata presentata lunedì nel board di via del Triumvirato. Ma è assai difficile che i soci di Sab siano in grado di ribaltare il verdetto dello studio.
Da quanto si apprende il documento dell’advisor spiegherebbe con una mole enorme di dati tutti gli aspetti negativi di un’eventuale fusione degli scali regionali. Proprio per questo motivo, arrivati a questo punto, le quotazioni dell’integrazione tra Bologna e Forlì (ed eventualmente Rimini) sono in fortissimo ribasso. Il Fellini sconta un’eccessivo indebitamento mentre Forlì ha tutto contro. Nei primi due mesi dell’anno la perdita è stata di poco inferiore al milione, la proiezione su tutto l’anno si attesta su meno 4,2 milioni. L’anno scorso è andata anche peggio: perdita d’esercizio da 5,6 milioni coperta parzialmente con aumenti di capitali e quant’altro 3.985.320. E ad attenuare le sofferenze dello scalo non sarà nemmeno l’ultima ricapitalizzazione (al minimo legale) da 120.000 deliberata dai soci nell’ultima assemblea degli azionisti. La dead line della chiusura, il 30 aprile, verrà prorogata in attesa del verdetto di Bologna che arriverà dall’assemblea dei soci del Marconi. «Questa è la road map e tutto è trasparente — ha spiegato in consiglio comunale il sindaco di Forlì, Roberto Balzani — formalmente la chiusura era entro aprile ma subito dopo il primo maggio la posizione sarà definita».
http://corrieredibologna.corriere.it/bo ... 9755.shtml Ovviamente aspetterò l'ufficialità del tutto, ma io ho già messo lo champagne in fresco e organizzato un party di addio...Ovviamente sulla pista del Ridolfi
Tanto più che con la chiusura di Windjet, anche Rimini finirà nel baratro..