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grande gentile!!!!
La chiusura di esercizio si preannuncia in tenuta anche grazie alle attività non legate al settore turistico
Air Italy pronto alla svolta Prove tecniche per il 2011 Il consolidamento tra le priorità del vettore in vista dell'approdo a Piazza Affari
Una strategia di piccoli passi. Si potrebbe delineare così la crescita di Air Italy, che a soli 4 anni dalla nascita, avvenuta nel 2005, alza ancora il tiro e si prepara a sbarcare in Borsa. "Un'operazione che non prevediamo di portare a termine prima dell'esercizio 2011/2012" avverte il comandante Giuseppe Gentile, presidente e ceo della compagnia. Un nuovo traguardo per la sfida che Gentile lanciò dopo l'avventura in Air Europe negli anni '90 nelle vesti di fondatore e direttore generale. Ai vertici dell'azienda dalla sua creazione, Gentile è tornato in campo rilanciando sul segmento charter. "Il nostro business plan è decollato con l'obiettivo di arrivare a operare il 50 per cento di voli charter e il 50 per cento di servizi di linea. A oggi - aggiunge - la quota di linea è pari al 40-45 per cento, ma di certo non intendiamo fermarci qui". E infatti lascia trapelare la decisa intenzione di potenziare il network. Senza però giocare la carta di Milano: "Non ha più molto senso insistere sul corridoio Milano-Roma - ammette Gentile -: la concorrenza del treno è troppo serrata e preferiamo concentrarci su altri aeroporti". Ecco quindi gli assi su cui l'ulteriore sviluppo della compagnia potrebbe puntare: "Verona, dove ormai siamo il secondo operatore, più Napoli e Torino". R. P. (TTG Italia)
Una nuova ricetta per il mercato: «Alleanze per sconfiggere la crisi»
Consapevolezza e solidità . Sono questi i punti chiave dell'analisi che il comandante Giuseppe Gentile traccia a consuntivo della stagione.
Comandante Gentile, come definirebbe il 2009? Una sola parola: un annus horribilis per il comparto in generale, a cui si sono affiancate delle problematiche tipiche del mercato italiano. A che cosa si riferisce? In Italia il vero problema è l'overcapacity. È ovvio che molte aziende soffrano, in condizioni come queste. Crede esistano delle soluzioni? Creare delle alleanze. Si arriverebbe a ridurre la capacità , lavorando insieme. Specie per quanto riguarda i collegamenti a medio e lungo raggio, perché sullo short range la competizione con le low cost sarebbe difficile da reggere. State quindi pensando a dei partner per dare vita a questo progetto? Non ancora. La priorità , specie dopo un anno così complesso, è il consolidamento. Inoltre, al momento, non esistono degli interlocutori realmente interessati. Un consolidamento anche nell'ottica della quotazione in Borsa? Sì, su una doppia direttrice. Da un lato dando stabilità ai servizi sul lungo raggio, sia di linea sia charter. Dall'altro potenziando il network domestico. Senza contare troppo su Milano... Al momento siamo molto vicini al pareggio degli obiettivi da business plan, ma vogliamo ancora aumentare frequenze ed efficienza. Per ora guardiamo a Verona, Torino e Napoli. Quali altre mosse in vista di Piazza Affari? Anzitutto la solidità finanziaria. È una caratteristica su cui possiamo contare, e il fatto che le banche abbiano continuato a supportarci ne è la dimostrazione. Cosa non facile di questi tempi, con le vicende che accadono in giro... I nostri dati parlano chiaro: facciamo delle previsioni di pareggio per quest'anno, o al massimo di un leggero calo nel risultato dopo le imposte. Quanto stima di perdere sul fatturato? Forse 5-600mila euro. Ma il mese di ottobre può ancora riservare sorprese. Eppure anche voi avete subito delle cancellazioni da parte dei t.o.... Innegabile, ma la necessità aguzza l'ingegno. E proprio grazie alla riflessione che il 2009 ha portato con sè e all'esperienza alle spalle abbiamo scelto di percorrere anche strade parallele a quella turistica. Vale a dire? Dal 15 settembre abbiamo stipulato accordi con il Ministero della Difesa canadese per il trasporto dei militari, mentre dal primo ottobre è partita la collaborazione con l'omologo britannico. E questo basterà a non farvi chiudere in perdita? Come un po' tutto il comparto abbiamo rinegoziato i costi con i fornitori: questo ci ha portato a una netta riduzione sul fronte delle spese. Rita Pucci - TTG Italia
Allo studio l'avvio di una controllata nello Stato del Cearà , seguendo l'esperienza in Egitto e Polonia Prossima mossa: lo sbarco in Brasile
L´analisi di Gentile. "Uno dei problemi del mercato italiano - evidenzia il ceo ... Un vettore in Brasile nel futuro di Air Italy. Era stato annunciato come "un progetto che comporterebbe un impegno equilibrato e potrebbe avviarsi nell'estate 2010". Il condizionale era d'obbligo già questa primavera, e l'andamento dell'ultima stagione conferma la cautela preventiva che Giuseppe Gentile aveva adottato nel dare questo annuncio. Quel che è certo, però, è che non intende rinunciarvi. "Per ora l'avvio della nuova compagnia rimane a livello di studio insiema allo Stato del Cearà - precisa -, perché per ora ci siamo concentrati sul nostro consolidamento". La valutazione delle cifre si fa infatti necessaria: "Non vogliamo mettere troppa carne al fuoco". Già il controllo di altri due brand come Air Italy Polska e Air Italy Egypt deve comportare un bell'impegno: "Dalla prossima estate sull'Egitto sostituiremo il B757 con un paio di B737-800, aggiungendo quindi una macchina". Stessa sorte che toccherà alla consorella polacca: "Anche qui rinnoviamo il parco macchine - conclude Gentile - con l'avvio del mese di aprile: due B737-800 al posto dei B757. Il lungo raggio dalla Polonia lo effettueremo invece con macchine italiane". (TTG Italia)
fonte AV.CIV
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