Per me il problema non è tanto nel numero di aeroporti e di aerei, ma nel modo in cui essi vengono gestiti.
Ci sono zone, specialmente al centro e al sud di'Italia dove l'aeroporto civile più vicino si trova a distanze molto elevate e senza collegamenti efficienti.
Questo penalizza tutto il settore, che avrebbe invece possibilità di crescita interessanti soprattutto in zone come queste.
Chiudere gli aeroporti non mi sembra una soluzione logica, perchè nel prossimo futuro potrebbero essere la rampa di lancio per l'economia di molte zone.
Senza contare la necessità di avere scali più moderni ed efficienti, problema sentito ad esempio a Napoli, dove spesso nelle ore di punta a Capodichino non è possibile trovare un parcheggio libero nemmeno per un aeroplano leggero.
Di conseguenza questo limita anchel'economia della zona, che potrebbe ricevere più voli se avesse più posto in aeroporto.
Considerando che l'ingrandimento delle strutture di Capodichino è quasi impossibile, è stato deciso di aprire l'aeroporto di Salerno, in modo da offire alla zona un aeroporto di referenza vicino e con possibilità di espansione in termini di voli.
Quale aeroporti conoscete dove non ci sia la minima attività di volo?
Avete idea del potenziale turistico ed economico che avrebbe la realizzazione di una nuova pista a Firenze o l'apertura al traffico commerciale dell'aeroporto di Siena? o di Grosseto in estate?
Per me più che chiudere e ridurre è necessario razionalizzare ed espandere, evitando che scali vicinissimi e "in conflitto" tra loro possano offire settori di mercato specifici e differenziati.
Ecco perchè ero e resto contrario all'avvento delle compagnie low cost a BLQ: rischiamo, se il tutto non verrà gestito con i guanti d'oro, di creare conflitti interni tra compagnie che potrebbero portare ad un peggioramento.
Ovvio che il denaro pubblico non si deve sprecare, ma ricordiamoci che in un futuro potrebbero servire più soldi per costruire un nuovo aeroporto che per ingrandirne uno esistente.