Un tempo, e in certi paesi ancor oggi, nella notte della Befana venivano accesi enormi e bellissimi falò. Bruciavano sulle piazze, ma anche sulle aie di fattorie e cascine, o in cima alle colline, così che potessero essere visti anche da lontano: come doveva essere bello vedere in un solo momento tutti quei falò bruciare qua e là , e la notte rischiarata improvvisamente dai bagliori gialli e rossi delle fiamme. La gente raccoglieva sterpi, rami secchi, pezzi di legno, foglie di granoturco e tutto quello che poteva venir bruciato senza troppa fatica. Qualcuno aggiungeva anche dei rami di abete e di ginepro, perché bruciando dessero un buon profumo al falò.Quando le fiamme avevano bruciato la cattiva Befana e si spegnevano lentamente, si diceva che, morta la crudele "vecchia", da quel rogo rinascesse finalmente la Befana buona, portando un gran regalo per tutti: la speranza che il nuovo anno potesse essere migliore di quello vecchio e che per tutta quella gente raccolta attorno al fuoco potesse esserci pace, e prosperità .
Solo quando anche l'ultima fiammella si era spenta si poteva tornare a casa. Eccovi raccontata la storia della Befana che tutt'oggi brucia come questa fotografata a Verona poche ore fà .
un Buon proseguimento a tutti...
DUKE04
P.S. probabilmente non è là sezione giusta, ma l'hò inserito qùa per avere
più visibilità . (casomai spostatelo).